Corsa al Riarmo, le Aziende dell’Industria Bellica in Toscana: Cosa Fanno, Dove Sono e Quanti Dipendenti Hanno


Non solo vigneti e opere d’arte rinascimentali. La Toscana è anche terra di industria bellica, con la presenza non solo di due giganti del settore, Leonardo e Fincantieri, ma con almeno altri quattro grandi gruppi, che producono prevalentemente nel centro-nord della regione, avvalendosi di un indotto di centinaia di aziende locali e migliaia di addetti. Una fetta di industria per la quale la chiamata al riarmo che arriva da Bruxelles, con gli 800 miliardi di euro annunciati dalla presidente della Commissione Ue von der Leyen, per l’acquisto di armamenti, rappresenta un’occasione di business, al fianco della produzione in campo civile. Gli indici di Borsa dei due principali gruppi con sedi in Toscana, Leonardo e Fincantieri, in netto rialzo da giorni, promettono un balzo degli affari.

Leonardo

In termini di addetti, produzione e prodotti, in cima alla lista c’è Leonardo. In Toscana impiega circa 1.770 persone in quattro siti produttivi: Campi Bisenzio (Firenze) dove lavorano 1.100 addetti, Montevarchi (Arezzo), con quasi 450 addetti, Pisa, con circa 120 addetti, e Abbadia San Salvatore (Siena) con circa 100 addetti. La sua filiera, composta da più di 300 aziende locali, «genera occupazione altamente qualificata per un totale di oltre 6.400 addetti complessivi», spiega la stessa Leonardo.

A Pisa Leonardo produce l’elicottero senza pilota AWHero, concepito per svolgere missioni di sorveglianza, monitoraggio confini, supporto alle operazioni di salvataggio e di protezione civile, valutazione dei danni in caso di disastri, monitoraggio ambientale e delle infrastrutture critiche, oltre a software per le comunicazioni sicure e di supporto missione e apparati elettro-ottici. Il sito di Campi Bisenzio è dedicato alla progettazione e produzione di sistemi elettro-ottici per applicazioni avioniche, navali, terrestri e spaziali, oltre a radar e apparati per le comunicazioni professionali sicure. Sempre qui produce, tra le altre cose, i sensori di assetto e gli strumenti elettro-ottici per missioni spaziali. A Montevarchi produce sistemi di interfaccia uomo-macchina, pannelli di controllo, unità elettroniche e schermate cockpit per aerei civili e militari, tra i quali l’Eurofighter Typhoon e l’F-35. Il sito di Abbadia San Salvatore è dedicato ai test di comunicazioni sicure e test di tecnologie radar e avioniche.

Fincantieri

Di scenari sottomarini, settore considerato cruciale per il futuro della sicurezza – si pensi ai cavi di comunicazione sottomarini, ai gasdotti e agli elettrodotti adagiati sui fondali, che possono essere attaccati e devono essere protetti – si occupa Fincantieri a Livorno, sede, sin dagli anni Trenta del Novecento, dello storico silurificio Whithead- Motofides, nato a Fiume nella seconda metà dell’Ottocento. Lo scorso 25 gennaio Fincantieri ha acquisito il business subacqueo Uas di Leonardo costituendo la Wass Submarine Systems, che conta 370 dipendenti. Sottomarini, siluri, sonar, reti lancio e contromisure sono il cuore della produzione livornese.

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In Toscana Fincantieri è presente anche a Pisa con Fincantieri NexTech, specializzata nello sviluppo di soluzioni innovative in ambito maritime, defence, unmanned & underwater, lifecycle management, digital e cyber security, insieme con la storica società controllata Ids (Ingegneria dei sistemi) leader nelle nuove tecnologie subacquee.

La mappa di Ires-Cgil

Per tracciare i confini della mappa dell’industria militare toscana, viene in aiuto una prossima pubblicazione della Ires-Cgil Toscana, per Futura Edizioni, attesa per il 2025: “L’industria militare europea ai tempi della guerra”, a cura di Chiara Bonaiuti e Achille Lodovisi. Il capitolo “Atlante The weapon watch” sulla produzione militare in Italia, di Gianni Alioti e Carlo Tombola, oltre a Leonardo e a Fincantieri, cita altri quattro gruppi operanti anche in Toscana: Kme Group, Baglietto, Engineering Ingegneria informatica e Almaviva che, oltre che nel settore civile, operano anche in quello militare. Il gruppo europeo Kme, con sede a Francoforte, uno dei maggiori produttori mondiali di prodotti in rame e di leghe di rame, è presente a Lucca. Baglietto, marchio storico della cantieristica navale, con sede a La Spezia, ha un altro cantiere a Carrara dove si producono sia yacht, sia imbarcazioni militari. Il gruppo Engineering Ingegneria Informatica opera invece nel settore del software e dei servizi di information technologies.

Quartier generale a Roma, ha 70 sedi con 15mila occupati in tutto il mondo, di cui 12.100 in Italia, dove è presente, oltre che a Roma, in una trentina di città tra cui le toscane Arezzo, Firenze, Pisa. Il gruppo Almaviva, leader in Italia nel settore “information & communication technologies”, ha anch’esso il quartier generale a Roma e 79 sedi con 45mila occupati in tutto il mondo, di cui 6mila in Italia, dove è presente in 10 città tra cui Firenze.



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