Sono stati assegnati il 1° marzo, nella cornice di Palazzo Foscolo, i premi del PAO – Premio Architettura Città di Oderzo.
Ben 118 le candidature giunte al vaglio della giuria (nel 2022 erano state 79), che all’unanimità ha decretato vincitore lo studio bellunese facchinelli daboit saviane (classe 1989) per il progetto della SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO A PUOS D’ALPAGO (BL), definita “un’architettura scolastica di qualità combinata a uno spazio pubblico multifunzionale”.
Il progetto, nato da un concorso di progettazione vinto nel 2019, si inserisce in lotto confinante con l’ex istituto professionale (oggi edificio polifunzionale), la scuola primaria e con l’area agricola, e si caratterizza per l’uso del cemento prefabbricato che gli conferisce eleganza e una forte identità. La pianta pulita, l’equilibrio delle funzioni e la permeabilità visiva tra i vari ambienti, danno vita a una continuità del paesaggio tra interno ed esterno.
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→ Realizzata la scuola di Alpago nata dal concorso vinto dal giovane studio Fds architettura
foto: © Gustav Willeit
Nel complesso la giuria ha sottolineato l’altissimo livello dei progetti candidati. Come sottolineato dalla presidente Lorenza Baroncelli, “non tutti i concorsi possono vantare una tale qualità, che ha permesso un dialogo e un dibattito davvero proficuo. Nella scelta dei vincitori abbiamo cercato un equilibrio tra le opere destinate alle comunità, quelle per l’imprenditoria, cercando un equilibrio tra province, studi giovani e consolidati e quote femminili, ma più di tutto ha vinto la qualità architettonica e la bellezza. E’ importante evidenziare quanto proprio l’architettura italiana, e lo dimostrano questi lavori, sia di valore e possa affermarsi a livello internazionale”. L’auspicio è quindi che questo Premio possa crescere e affermarsi sempre più cercando connessioni con le principali istituzioni del settore. Con grande soddisfazione ha vinto uno studio under 40 dimostrando che la nuova generazione di architetti regge il passo con i progettisti più esperti”.
Insieme a Lorenza Baroncelli, direttrice del Dipartimento Architettura della Fondazione Maxxi, la giuria era composta da Serena Bertoluccia direttrice di M9 – Museo del ‘900, Mariano Carraro – presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Venezia, Camilla De Camilli – architetta e docente e Isabella Genovese – architetta e designer.
Le tre menzioni della giuria
Menzione “Architettura dei luoghi del lavoro” a Pedevilla Architects per il Beton Eisack HQ di Chiusa (BZ)
La menzione, dedicata a Tiziana Prevedello Stefanel, architetta e imprenditrice di Oderzo prematuramente scomparsa nel 2018, è stata assegnata al Beton Eisack HQ di Chiusa (BZ) degli altoatesini Pedevilla Architects “per aver esaltato la versatilità del calcestruzzo, creando un ambiente di lavoro che coniuga la centralità della luce naturale a un’identità aziendale rafforzata in chiave contemporanea”.
foto: © Gustav Willeit
Menzione “Architetture per la comunità” a Carlana Mezzalira Pentimalli per la Scuola di Musica di Bressanone (BZ)
La menzione, dedicata a Francesca Susanna, architetta responsabile dell’Ufficio Beni Culturali della Provincia di Treviso mancata nel 2019, è stata assegnata alla Scuola di Musica di Bressanone realizzata dallo studio trevigiano Carlana Mezzalira Pentimalli. Per la giuria “un intervento che condensa urbanità e artigianalità e che va oltre la costruzione di un edificio trasformandosi in un vero e proprio brano di città, un punto di relazione e connessione sempre aperto e accessibile”.
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→ Monumentale e «domestica»: conclusa la scuola di musica a Bressanone (Bz) di Carlana Mezzalira Pentimalli
foto: © Armin Linke
Menzione under40 ad AGA Andreas Gruber Architekten per l’OLM Nature Escape a Campo Tures (BZ)
A completare la lista dei premiati, la Menzione U40 – dedicata al ricordo di Marco Gottardi e Gloria Trevisan, deceduti nelle Grenfell Tower di Londra nel 2017 – conferita allo studio di Bolzano AGA Andreas Gruber Architekten per l’OLM Nature Escape a Campo Tures (BZ), Eco Aparthotel “per la capacità di integrare armoniosamente forma, comfort e consapevolezza ecologica, con una forma circolare che richiama elementi naturali creando un linguaggio antico e nuovo”.
foto: © Koni Studios
Menzione speciale a Bricolo Falsarella per il progetto di Corte René
“Un intervento che sottolinea l’importanza del recupero del patrimonio esistente attraverso un uso sapiente dei materiali, riuscendo a preservare le memorie storiche e culturali del luogo”. Così la giuria ha motivato la menzione speciale di quest’anno, conferita allo studio bricolo falsarella associati per l’ex borgo abbandonato CORTE RENÈE A OLIOSI (VR), menzionato anche in occasione del Premio Architetto italiano promosso dal Consiglio Nazionale degli Architetti.
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→ Le menzioni durante la Festa dell’Architetto 2024
foto: © Pietro Savorelli Associati
I quattro progetti meritevoli
Alle menzioni si aggiungono poi quattro progetti meritevoli, segnalati dalla giuria per aver affrontato il tema dell’innovazione in contesti tradizionali. Sono
- Il RIFUGIO PASSO SANTNER (Tires – BZ) dei bolzanini Senoner Tammerle Architekten, “un’opera che rielabora il concetto di rifugio montano, trasformando la tradizionale tenda in una struttura architettonica riflettente, capace di rispondere ai rapidi cambiamenti naturali”
- Il PADIGLIONE TRIANGOLARE ASILO NIDO GIROTONDO (Cavallino Treporti – VE) dei veneziani Enrico Dusi Studio + IBZ Srl che “si distingue per una composizione volumetrica originale, che integra spazi per l’infanzia e una sala civica, trasformando la geometria triangolare in un elemento identitario e funzionale dell’edificio”
- Il progetto del TABIÀ SANTO STEFANO (Santo Stefano di Cadore – BL) dello studio vicentino SBSA, selezionato “per la capacità di unire lo spirito vernacolare delle costruzioni tradizionali con un linguaggio contemporaneo, adattandosi perfettamente al paesaggio dimostrando un rispetto profondo per la memoria storica, reinterpretata in modo poetico e funzionale”
- Il BOUTIQUE HOTEL CONTRAPPUNTO – BADHAUS (Bressanone – BZ) dei progettisti bergmeisterwolf, “per cui è stato affrontato il tema della città storica e dell’innesto contemporaneo, valorizzando gli spazi interstiziali della città, restituendo vuoti urbani alla collettività e rispondendo alla naturale evoluzione del tessuto di appartenenza”.
RIFUGIO PASSO SANTNER | foto: © Lukas Schaller
PADIGLIONE TRIANGOLARE ASILO NIDO GIROTONDO | foto: © Marco Cappelletti
TABIÀ SANTO STEFANO | foto: © Gustav Willeit
BOUTIQUE HOTEL CONTRAPPUNTO – BADHAUS | foto: © Gustav Willeit
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