Allerta arancione e apprensione per le piene dei fiumi in tutta la regione. Disagi alla rete stradale, si raccomanda prudenza. In 24 ore oltre 350 interventi dei vigili del fuoco
Dopo un’Immacolata di precipitazioni e abbondanti nevicate su tutto l’Appennino, continua a piovere su buona parte dell’Emilia-Romagna, in particolare nella zona centro orientale, e per tutta la giornata di oggi, 9 dicembre, sarà in vigore l’allerta arancione per criticità idrogeologica, idraulica e temporali in diversi quadranti della pianura reggiana, modenese e in tutta la Romagna. Tanto che già alcune amministrazioni hanno raccomandato massima prudenza alla cittadinanza e stanno predisponendo, in alcuni casi, nuove ordinanze.
In 24 ore sono stati circa 350 gli interventi svolti dai vigili del fuoco per
allagamenti, danni d’acqua, alberi e pali pericolanti in Emilia-Romagna, colpita da pioggia, neve e forti venti. Maggiormente colpite le province di Bologna, Reggio Emilia (foto) e Modena. Da ieri maltempo anche in Veneto, specialmente tra i territori di Venezia, Padova e Treviso: 300 interventi fatti dalle squadre per danni d’acqua, alberi caduti e piccoli dissesti. In entrambe le regioni la situazione è tornata alla normalità nella notte.
Nelle prossime ore, così come indicato dal monitoraggio di stamattina di Arpae, le precipitazioni dovrebbero esaurirsi sul settore occidentale ma, al contrario, potrebbero intensificarsi sul settore orientale. Precipitazioni che potrebbero alimentare ulteriormente le piene già in atto sui bacini romagnoli. Sotto sorveglianza ci sono già il Samoggia, l’Idice, il Reno, il Crostolo, il Secchia, il Panaro, il Senio e il Lamone. Non a caso nel Bolognese sono già partite da ieri sera le prime evacuazioni precauzionali di abitazioni lungo i corsi d’acqua e garage, che hanno fatto tornare la preoccupazione di quanto già vissuto a ottobre e, ancora, a settembre e a maggio 2023.
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A causa del superamento della soglia tre del livello idrometrico dell’Idice e del torrente Zena, l’amministrazione comunale di San Lazzaro di Savena ha disposto, a partire da ieri sera, 8 dicembre, «con effetto immediato e in via precauzionale l’evacuazione dei piani interrati e dei piani terra (con l’obbligo quindi di recarsi ai piani alti) di tutte quelle abitazioni che si trovano a ridosso dei corsi d’acqua interessati dall’ondata di maltempo che sta attraversando il territorio della provincia di Bologna». Tra le zone interessate, tutto il Farneto, già duramente colpito a ottobre e con tante famiglie ancora in ginocchio. E poi, ancora, tutte le vie di Pizzocalvo e alcune di Mura San Carlo e Idice. Lo stesso per il Comune di Pianoro: le evacuazioni hanno interessato parimenti porzioni di territorio già colpite dalle precedenti alluvioni come la «Fondovalle Zena, dal confine con il Comune di San Lazzaro di Savena e fino alla frazione di Zena, compreso l’abitato della frazione di Botteghino di Zocca», ha fatto sapere l’amministrazione comunale, dove a ottobre ha perso la vita Simone Farinelli.
Diverse, sia nel Bolognese sia in altre città lungo la via Emilia, gli allagamenti, come a Ozzano dell’Emilia e nella pianura del Parmense, del Reggiano e del Modenese. Anche Ferrara, da ieri, sta facendo i conti con alcune zone allagate. A causa delle abbondanti nevicate, inoltre, alcuni Comuni hanno disposto la chiusura delle scuole: è il caso, per esempio, di Serramazzoni e di Zocca nel Modenese, dove già da ieri si sono verificati alcuni blackout.
Disagi anche alla rete stradale: prima di mettersi in viaggio è bene consultare bollettini e avvisi. Nuove precipitazioni, infatti, sono previste anche nelle prossime ore. Sono state chiuse le tangenziali di Parma e Reggio Emilia, in entrambe le direzioni. A Modena, sono chiusi la maggior parte dei sottopassi, mentre i ponti sono, al momento ancora aperti. Massima attenzione alle piene dei fiumi che hanno raggiunto livelli importanti, ma sono ovunque sotto controllo. Sull’Appennino, intanto, ha nevicato tutta la notte e si sono accumulati alcune decine di centimetri di neve
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