Quando Callie Riemann e suo marito, entrambi poco più che 30enni, hanno deciso di trasferirsi in Italia per motivi di lavoro, l’idea delle case da 1 euro li ha subito incuriositi. Questo programma, lanciato da alcune municipalità italiane per rivitalizzare paesini in declino, che spesso soffrono proprio la mancanza di giovani, offre abitazioni a prezzi simbolici, ma con stringenti condizioni. «Eravamo giovani, perfetti per il programma, ma più ci informavamo, più ci sembrava un rischio», racconta Callie a Business Insider.
Le testimonianze raccolte su forum online e reportage di media internazionali – come i servizi della BBC – li hanno scoraggiati: strutture fatiscenti, investimenti per le ristrutturazioni che potevano sfiorare centinaia di migliaia di euro e clausole contrattuali complicate. «Inoltre, scavando più a fondo – racconta l’autrice – abbiamo scoperto che ogni comune aveva le proprie clausole per l’acquisto di una di queste case. Tra queste, l’obbligo di avviare un’attività commerciale, di terminare i lavori di ristrutturazione entro due-sei anni o di vivere in quella stessa casa per almeno sei mesi all’anno». Insomma, un po’ più complicato rispetto al semplice annuncio di una casa a 1 euro.
In più, i due, non parlavano italiano e «non volevamo ritrovarci intrappolati in un incubo burocratico», spiega Callie.
La soluzione
Ecco allora una soluzione diversa e, per loro, meno rischiosa ma ugualmente speciale. La coppia ha acquistato un casale di 290 mq a Sant’Elia a Pianisi, un borgo montano situato in Molise, per 29.000 euro. «La nostra casa era praticamente pronta per essere abitata, con un ettaro di terreno. Così abbiamo evitato i costi e lo stress delle ristrutturazioni obbligatorie».
Sant’Elia, con appena mille abitanti, ha sorpreso positivamente la coppia. Il borgo, vivace e accogliente, ospita festival, offre servizi essenziali e durante l’estate si anima con il ritorno di molti ex residenti. «I nostri vicini ci hanno accolti con regali di formaggi fatti in casa, melograni e zucche del loro orto. Non potevamo chiedere di meglio», racconta Callie, che consiglia a chiunque voglia comprare casa in Italia di assumere un avvocato immobiliarista esperto in vendite internazionali. «Abbiamo speso 6.500 euro per il nostro, ma ha reso il processo estremamente fluido, traducendo documenti e riducendo i rischi». Per la coppia, quindi, nessun rimpiano: «Le case da 1 euro possono funzionare per chi è disposto a investire tempo e denaro. Noi abbiamo trovato una soluzione diversa, ma altrettanto gratificante», chiosa la donna.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Dicembre 2024, 21:34
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