Chi è la Presidente della Corte di Cassazione Margherita Cassano che ha bacchettato la Premier Meloni 


A far riaccendere lo scontro tra politica e magistratura è la decisione della Corte della Cassazione sul risarcimento per i migranti trattenuti per dieci giorni sulla nave Diciotti, prima di consentire loro di sparare. La Premier Giorgia Meloni, con un post sui social, esplicita il suo disappunto per la decisione della Suprema Corte. La Presidente della Corte di Cassazione Margherita Cassano (vicina a Magistratura indipendente) richiama tutti (anche la Premier) al rispetto dei ruoli. 

È ancora tempo di scontro tra politica e magistratura. Oggi è arrivata la decisione della Cassazione in merito al trattenimento in mare dei migranti a bordo della nave Diciotti della Guardia costiera nell’agosto del 2018. Dieci giorni di esitazione che rischia di costare caro al nostro paese. L’ammontare del risarcimento al gruppo di migranti che hanno presentato ricorso sarà deciso dal giudice di merito, come indicato dalla decisione della Cassazione. “Va certamente escluso che il rifiuto dell’autorizzazione allo sbarco dei migranti soccorsi in mare protratto per dieci giorni possa considerarsi quale atto politico sottratto al controllo giurisdizionale – scrivono i cassazionisti nella sentenza -. Non si è di fronte, cioè, ad un atto che attiene alla direzione suprema generale dello Stato considerato nella sua unità e nelle sue istituzioni fondamentali. Si è in presenza, piuttosto, di un atto che esprime una funzione amministrativa da svolgere, sia pure in attuazione di un indirizzo politico, al fine di contemperare gli interessi in gioco e che proprio per questo si innesta su una regolamentazione che a vari livelli, internazionale e nazionale, ne segna i confini”.

MELONI: “LA CASSAZIONE HA DECISO CHE IL GOVERNO RISARCISCA PERSONE CHE VOLEVANO ENTRARE ILLEGALMENTE IN ITALIA”

La Premier Giorgia Meloni ha riservato un duro attacco ai giudici della Cassazione dopo la decisione di quest’ultimi di sanzionare il nostro paese “a risarcire un gruppo di immigrati illegali trasportati dalla nave Diciotti” perché, come scrive la Premier sui suoi social “il governo di allora, con Ministro dell’Interno Matteo Salvini, non li fece sbarcare immediatamente in Italia. Lo fanno affermando un principio risarcitorio assai opinabile, quello della presunzione del danno, in contrasto con la giurisprudenza consolidata e con le conclusioni del Procuratore Generale”. La Premier, di rientro da Bruxelles e da una visita al Cern di Ginevra, si rivolge direttamente ai cittadini. “In sostanza, per effetto di questa decisione, il Governo dovrà risarcire – con i soldi dei cittadini italiani onesti che pagano le tasse – persone che hanno tentato di entrare in Italia illegalmente, ovvero violando la legge dello Stato italiano. Non credo siano queste le decisioni che avvicinano i cittadini alle istituzioni, e confesso che dover spendere soldi per questo, quando non abbiamo abbastanza risorse per fare tutto quello che sarebbe giusto fare, è molto frustrante”.

LA REPLICA A GIORGIA MELONI DELLA PRESIDENTE DELLA CORTE DI CASSAZIONE MARGHERITA CASSANO

A replicare alle esternazioni della Premier Meloni ci ha pensato la Presidente della Corte di Cassazione Margherita Cassano. “Le decisioni della Corte di Cassazione, al pari di quelle degli altri giudici, possono essere oggetto di critica. Sono, invece, inaccettabili gli insulti che mettono in discussione la divisione dei poteri su cui si fonda lo Stato di diritto”, ha scritto in una nota.

CHI È LA PRESIDENTE DELLA CORTE DI MARGHERITA CASSANO

Se Giorgia Meloni è la prima donna Presidente del Consiglio, Margherita Cassano è la prima donna a essere eletta al vertice della Cassazione, ruolo che riveste dal primo marzo del 2023. Classe 1955, fiorentina di nascita ma con origini lucane, Margherita Cassano è entrata in magistratura nel 1980, a soli 25 anni, iniziando come sostituto procuratore presso la Procura di Firenze. Dal 1981 lavora con il gruppo specializzato sugli stupefacenti e sulla criminalità organizzata, occupandosi anche di omicidi, sequestri di persona, infortuni sul lavoro, reati finanziari e contro la Pubblica amministrazione e reati contro la libertà sessuale. Presso la Procura di Firenze, dal 1991 al 1998, viene stata assegnata alla Direzione distrettuale antimafia dove lavora insieme al procuratore Pier Luigi Vigna. Vicina alla corrente di Magistratura Indipendente (la corrente “conservatrice) nel 1998 viene eletta al Csm dove ha presieduto la Sesta e la Nona Commissione ed è stata membro della Sezione disciplinare. A fine mandato, nel 2003, approda in Cassazione, alla Prima sezione penale, che in seguito presiederà. Dal 2006 ha rivestito il ruolo di Consigliere presso la Prima Sezione penale, è stata componente delle Sezioni Unite penali e vice Direttore del Centro Elettronico di Documentazione della Cassazione (C.E.D).

L’INGRESSO AL CSME POI L’ASCESA IN CASSAZIONE

Nel 2016 è stata nominata dal Plenum del CSM Presidente della Corte d’appello di Firenze, dove ha operato fino al luglio 2020 quando ha assunto l’incarico di Presidente Aggiunto della Corte di Cassazione. In tale veste ha coordinato l’intero settore penale della Corte ed ha assunto la presidenza delle Sezioni Unite penali e ha collaborato con il Primo Presidente della Corte presiedendo tra l’altro i collegi delle Sezioni Unite civili incaricati della trattazione dei ricorsi in materia disciplinare. Nel 2020, diventa presidente aggiunto della Cassazione e in tre anni arriva al vertice della Suprema Corte.

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GLI ALTRI INCARICHI DELLA PRESIDENTE MARGHERITA CASSANO (CHE HA SGRIDATO MELONI)

Tra gli altri incarichi è stata componente del Comitato scientifico del CSM per la formazione dei magistrati, membro della Commissione tecnica per l’accesso alle funzioni di legittimità, componente della struttura decentrata di formazione della Scuola della magistratura presso la Corte di cassazione e ha svolto attività di docenza presso università, scuole di specializzazione universitarie per le professioni legali, seminari organizzati dal CSM e dall’Avvocatura.

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