La SEC americana lancia una squadra dedicata alle criptovalute e uno dei suoi primi incarichi sarà occuparsi delle cause in corso contro Gemini, Coinbase e Kraken.
Tra la SEC e il mondo delle criptovalute, finora, i rapporti non sono stati certo idilliaci. Al contrario, si è trattato spesso di uno scontro continuo, fatto di cause legali e accuse a raffica. Ripple, Kraken, Coinbase, Gemini… nomi di peso, finiti sotto tiro uno dopo l’altro. Ecco perché l’annuncio della costituzione di una Crypto Task Force ha subito acceso qualche speranza: questa volta, a quanto pare, si cerca davvero di mettere ordine nel settore.
Una delle prime mosse concrete sarà il ritiro delle cause ancora aperte contro i principali exchange, un’azione che potrebbe incidere notevolmente sull’umore del mercato. Ciò non significa che da domani tutto sarà perfetto, ma il fatto che si parli finalmente di regole chiare e di meno battaglie legali rappresenta già un buon punto di partenza. E magari, con un po’ di fortuna, questa maggiore chiarezza aiuterà anche Bitcoin a riprendersi e puntare a nuovi traguardi.
Un team con esperienza nel settore crypto
La Crypto Task Force, presentata da Hester Pierce (che nel settore si è sempre distinta per un approccio piuttosto equilibrato), è composta da quindici persone: quattro dirigenti e dieci consulenti esperti, professionisti con una solida esperienza in materia di regolamentazione e criptovalute.
Pierce ha dichiarato che l’obiettivo è trovare soluzioni pratiche per affrontare le complesse questioni che ruotano attorno al mondo crypto. Non si tratta di un compito facile, certo, ma poter contare su persone competenti e motivate è un passo avanti.
Negli Stati Uniti, si discute di una regolamentazione chiara per le criptovalute fin dai tempi della prima campagna elettorale di Donald Trump e, ora che è tornato alla Casa Bianca, sembra voler spingere anche per la creazione di una riserva di Bitcoin.
Per capire l’origine di questo cambio di rotta della SEC, basta guardare agli ultimi mesi. Fino a gennaio, infatti, la Commissione era guidata da Gary Gensler, un presidente che con le criptovalute non ha mai avuto un buon rapporto. Il suo approccio, rigido e diffidente, non era quello che gli operatori del settore auspicavano per favorire la crescita del mercato.
Poi, con le sue dimissioni, qualcosa ha iniziato a cambiare. Prima il trasferimento di circa cinquanta avvocati specializzati in criptovalute verso altri dipartimenti, poi la sospensione delle cause contro Coinbase e Ripple, e infine la creazione di questa Task Force, pronta a ridisegnare le dinamiche regolatorie. Il nuovo presidente della SEC, Paul Atkins, deve ancora insediarsi ufficialmente, ma nel frattempo Hester Pierce sta portando avanti il lavoro con una visione decisamente più costruttiva rispetto al passato.
Cosa potrebbe succedere al mercato
La domanda che interessa tutti ora è: quale impatto avrà questa svolta sul mercato delle criptovalute? Se davvero si arriverà a una regolamentazione chiara e condivisa, è probabile che la situazione migliori. Non solo perché le aziende del settore potranno operare con meno timore di ritrovarsi coinvolte in cause legali, ma anche perché potrebbe attrarre un numero significativo di investitori istituzionali.
Inoltre, con norme precise, anche le stablecoin potrebbero guadagnare in affidabilità e sicurezza, un aspetto tutt’altro che secondario nel contesto attuale. Certo, servirà pazienza, ma qualcosa si sta già muovendo. Marzo, per esempio, sarà un mese denso di incontri ed eventi dedicati proprio alla regolamentazione delle criptovalute. Il fermento non manca.
Bitcoin intanto si aggira in questi giorni intorno ai 90.000 dollari, con una sostanziale stabilità nelle ultime ventiquattro ore. C’è chi ritiene che, con un supporto normativo adeguato, il mercato possa presto registrare movimenti interessanti. Giusto per citare alcune previsioni, si ipotizza un ritorno verso i 100.000 dollari, con un nuovo massimo storico sopra i 110.000 dollari.
Ovviamente, nessuno può prevedere con certezza l’andamento del mercato crypto, noto per la sua volatilità estrema, ma una SEC più collaborativa e meno ostile potrebbe rappresentare un cambio di scenario significativo. Chissà che proprio questa Crypto Task Force non riesca a dare quella spinta necessaria a rimettere in moto l’intero settore. Dopotutto, le regole possono sembrare noiose, ma quando funzionano, fanno davvero la differenza.
La regolamentazione spinge il settore: opportunità anche per Best Wallet e il suo token $BEST
Mentre il mercato delle criptovalute attende segnali positivi dalla nuova Crypto Task Force della SEC, che promette maggiore stabilità e chiarezza normativa, emergono nuove opportunità per progetti innovativi in grado di combinare sicurezza e crescita.
In questo contesto, Best Wallet si distingue come una soluzione di ultima generazione molto interessante per chi cerca protezione digitale e una piattaforma facile da usare per la gestione dei propri asset digitali.
Il progetto offre tecnologie di sicurezza avanzate per ridurre i rischi legati alle minacce informatiche, garantendo maggiore tranquillità agli utenti. L’interfaccia intuitiva consente un utilizzo agevole sia ai principianti che agli investitori più esperti.
Inoltre, la compatibilità con l’ecosistema Web3 e il supporto a un’ampia gamma di token rendono la piattaforma uno strumento versatile, in grado di adattarsi all’evoluzione del mercato.
Parallelamente, Best Wallet continua la prevendita del suo token nativo $BEST, che ha già attirato un notevole interesse da parte degli investitori, raccogliendo finora oltre 10,7 milioni di dollari, con un prezzo attuale del token pari a 0,024225 dollari.
Considerando che il prezzo del token potrebbe aumentare con l’avanzare delle fasi di prevendita, acquistare ora il token BEST in prevendita potrebbe essere un’opportunità unica per approfittare di un prezzo estremamente competitivo e iniziare a godere dei vantaggi esclusivi riservati alla community di Best Wallet.
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