Castenedolo. Barlumi di speranza per la Stanadyne di Castenedolo, azienda che, a un passo dal Natale, rischia di mandare a casa oltre 100 dipendenti dopo la messa in liquidazione decisa dalla proprietà, una multinazionale statunitense.
Nel pomeriggio di lunedì, nella sede di Confindustria Brescia, si è tenuto un incontro tra la Fiom-Cgil di Brescia, le Rsu e Angelo Rodolfi, amministratore delegato della Stanadyne, al termine del quale è stato ufficializzato il mandato all’associazione degli industriali per cercare aziende sul territorio interessate a rilevare l’azienda che produce iniettori.
Nel frattempo prosegue la mobilitazione dei lavoratori, in presidio (per 14 ore al giorno) davanti alla ditta da oramai una settimana. Gli addetti si sono organizzati per un’astensione dal lavoro a rotazione.
Giovedì 12 dicembre, in Broletto, il prefetto di Brescia, il prefetto Andrea Polichetti incontrerà dell’Ispettorato del lavoro e i sindaci di Castenedolo e di Lumezzane per analizzare la situazione della Standyne e della Prandelli, altra azienda che ha chiesto al Tribunale il concordato semplificato con vendita degli asset: a rischio di ci sono 52 posti di lavoro.
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