LAMEZIA TERME Come se non bastassero i dubbi e le incertezze di ordine squisitamente politico, relative ad esempio al potenziale appeal di un nome piuttosto che l’altro, il percorso del centrodestra verso l’indicazione del suo candidato a sindaco a Lamezia Terme si è fatto, se possibile, ulteriormente periglioso. L’arzigogolo è allo stesso tempo giuridico e temporale e riguarda la possibilità o meno del sindaco uscente, Paolo Mascaro, di ricandidarsi.
Mettiamo ordine.
La normativa e i dubbi
Con riferimento a paesi e città con un determinato numero di abitanti nel 1993, dopo il varo dell’elezione diretta del sindaco, fu introdotto un meccanismo di temperamento del sistema, i sindaci sarebbero stati eletti direttamente sì ma non per più di due mandati. Scelta confermata dall’art. 51, comma 2, del Testo Unico sugli enti locali D. Lgs.267 del 2000. Nel caso in cui, nel primo o nel secondo mandato, il percorso del sindaco sia interrotto per una qualche ragione il mandato si intende comunque completo se è trascorso un tempo superiore ai 2 anni, 6 mesi ed 1 giorno. Ed è proprio attorno a questo conteggio temporale che le cose a Lamezia si sono ulteriormente complicate (o semplificate, dipende dai punti di vista) nel centrodestra. Un legale che si è occupato di un ricorso relativo a presunti brogli elettorali dai quali scaturì il commissariamento del Comune di Lamezia sostiene, conti alla mano, che sarebbe stato superato il limite temporale fissato dalla legge e dunque per Paolo Mascaro si sarebbero consumati due mandati pieni. La conseguenza diretta è l’impossibilità a ricandidarsi.
«Quelle che ho letto finora sono sciocchezze»
Al Corriere della Calabria Mascaro smentisce la circostanza, sviluppando allo stesso tempo un diverso ragionamento. «L’ipotesi che ho sentito è, non giuridicamente, ma fattualmente un cumulo di sciocchezze. Intanto mi sono insediato la prima volta non il 19 giugno ma il 16 giugno 2015. Si sostiene poi che la sentenza del Tar Lazio che ha annullato lo scioglimento è del 22 febbraio 2019 ma non si osserva come la notifica della sentenza e l’insediamento risalgono invece al 28 febbraio». Il sindaco uscente di Lamezia Terme riconosce però la sussistenza di un profilo di ordine giuridico ma del tutto diverso. «La situazione dubbia sotto l’aspetto giudiziario è di altro tipo e se, cioè, io il 23 e 24 marzo del 2019 in presenza di inibitoria del Consiglio di Stato, che reimmette al vertice dell’amministrazione chi già c’era e cioè la Commissione presieduta dal dott. Alecci, ero o non ero da considerare sindaco. È un caso su cui in Italia non esiste alcun precedente, sono quei due giorni il vero nodo».
Mascaro rafforza e spiega ancora meglio l’interrogativo. «Se il Consiglio di Stato da una inibitoria, e si reinsedia una Commissione già esistente e non da nominare, il perpetuarsi della guida amministrativa su chi ricade? Se il 24 marzo del 2019 si fosse verificata un’emergenza chi era titolato ad intervenire? Il sindaco Mascaro già destinatario di inibitoria o il Commissario che era si già andato via ma in forza dell’inibitoria (re)insediato?».
«Sono in un momento di forte riflessione»
Il sindaco uscente, al di là degli aspetti propriamente giuridici, non si sottrae però alla valutazione politica delle circostanze: «Sono in un momento di forte riflessione e ragiono sul rischio che farei correre alle liste eventualmente a me collegate nel caso in cui la magistratura dovesse interpretare in senso sfavorevole l’interrogativo sul chi fosse alla guida di Lamezia il 23 e 24 marzo 2019. Questo è l’unico nodo giuridico, e non ci sono precedenti. Sto riflettendo e non voglio far correre un rischio alle liste». Sulla prospettiva poi che vedrebbe Forza Italia orientata a fare il nome dell’imprenditore Emanuele Ionà il sindaco uscente rileva: «Credo che possa essere una soluzione che legittima il ruolo che Forza Italia ha avuto in città. Poi, ovviamente, decide chi è seduto ai tavoli regionali, non decido mica io». Se il conteggio temporale effettuato dal sindaco uscente sembrerebbe avere una logica stringente, ciò che invece non torna ancora sono i conti del (e nel) centrodestra che fatica ancora ad ufficializzare un altro nome. Se Mascaro si sottrae dalla competizione, questo il vero tema, attorno chi si sommano le forze di centrodestra? (redazione@corrierecal.it)
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