LIVORNO. «Entro l’estate firmeremo il contratto con l’Inail per il nuovo ospedale. Sono stato la settimana scorsa a Roma per incontrare il direttore e il presidente dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro». Ad annunciarlo è il presidente della Regione, Eugenio Giani, proprio da Livorno, dove ieri il governatore toscano, insieme a esponenti dell’amministrazione locale e dell’Asl Toscana nord ovest, ha partecipato al convegno “Nuovo ospedale. La cittadella della salute. Un’occasione di rigenerazione urbana”, al Palazzo del Portuale. Organizzato dall’associazione “Cambiamenti”, e presentato dal presidente dell’associazione culturale Marino Veronesi, il dibattito è stato moderato dalla giornalista del Tirreno Martina Trivigno.
Nel corso del suo intervento, Giani ha spiegato alla platea la scelta di ricorrere al finanziamento dell’Inail per la costruzione del nuovo ospedale. «La Regione pagherà all’Inail ogni anno 12 milioni di canone, che faranno parte del Fondo sanitario regionale. Dopo 40 anni, poi, avremo il diritto di riscatto», dice il presidente. Che nel suo intervento si difende anche da chi critica la scelta di rivolgersi all’ente nazionale. «Rivolgersi all’Inail è la forma più sicura e garantita di finanziamento – spiega-. Avremo i conti esatti quando firmeremo l’atto di convenzione di affitto». Poi, l’auspicio. «Ho parlato stamattina (ieri per chi legge, ndc) con l’architetto Rossi Prodi (titolare dello studio che ha vinto il bando per progettare il nuovo ospedale, ndc), e mi ha assicurato che nell’arco di un mese e mezzo lo studio di progettazione arriverà a chiudere il progetto definitivo – evidenzia il governatore Giani -. Poi il progetto dovrà essere approvato dagli enti preposti, e all’indomani dell’approvazione scatterà la fase del progetto esecutivo. Ci terremmo a vedere partire i lavori entro un anno, al massimo nella primavera del 2026. Voglio che i tempi siano certi».
E fuori dal totale dei 315 milioni di finanziamento dell’ospedale, rimangono ancora delle coperture finanziarie. Ancora una volta, è lo stesso Giani a farlo presente. «Mancano delle coperture per il parcheggio e per l’integrazione degli spazi verdi nel parco – precisa – . Ma su questo interverremo con risorse regionali se ce ne sarà bisogno. Nel 2031 l’opera potrà essere realizzata».
«Il nuovo ospedale era uno dei capisaldi del ragionamento politico-amministrativo che ha portato il sottoscritto a iniziare il percorso da sindaco – le parole del primo cittadino Luca Salvetti-. Oggi non dobbiamo chiederci se l’ospedale si farà o meno. Il riferimento è “facciamolo bene quest’ospedale”. Siamo consapevoli che la città di Livorno ha la necessità di crescere attraverso la proposta sanitaria, per non essere più la Cenerentola della Toscana in questo campo».
Per la direttrice generale dell’Asl Toscana nord ovest, Maria Letizia Casani, negli ultimi cinque anni è stato fatto tanto per il nuovo ospedale. «Oggi come Asl siamo proprietari di un terreno dove dobbiamo costruire il nuovo ospedale – dice-. Quella dell’Inail è una grande occasione, che ci consentirà di avere meno problemi dal punto di vista burocratico. Livorno non può non avere un ospedale congruo al resto degli altri ospedali della rete Asl nord ovest». Per Casani, infatti, nei 13 ospedali della rete, «Livorno è quello principale, perché ci sono specialità che da altre parti non ci sono».
E in attesa della costruzione del presidio ospedaliero, i cittadini possono continuare a vedersi garantito il diritto alla salute nell’ospedale di viale Alfieri, quello attuale. «Faremo degli aggiustamenti necessari nell’attuale ospedale – spiega la dg-. Abbiamo elaborato un masterplan di 13 milioni di euro per dare le sistemazioni indispensabili all’attuale struttura. Tre milioni sono già stati spesi nel 2024, e altri tre sono stati stanziati per il 2025. Negli altri anni ci saranno importi simili».
«Con il nuovo ospedale si rafforza la sanità pubblica – conclude il consigliere regionale dem Francesco Gazzetti. – Per la Regione è una grande scelta strategica di mandato».
Poi gli interventi degli assessori Andrea Raspanti, Silvia Viviani e Giovanna Cepparello, e il direttore sanitario dell’Asl nord ovest Giacomo Corsini. In conclusione spazio agli interventi del pubblico, senza contestazioni.
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