Ieri pomeriggio, prima del Consiglio dei Ministri, si è svolto un incontro in “un clima molto collaborativo”. Previsti aggiustamenti su imprese, famiglie e sanità : confermato il nuovo incentivo alle imprese.
L’obiettivo è quello di tagliare le tasse, in favore di maggiore giustizia fiscale e sostegno a chi produce.
Dopo anni di immobilismo, finalmente si assiste a un cambio di paradigma, il Governo Meloni ha dimostrato come la crescita non si ottenga con nuove tasse e vincoli ma liberando le energie di chi fa impresa e lavora e di fatto, genera ricchezza.
Un’inversione di rotta rispetto al passato che rappresenta un passo importante in favore dell’equità fiscale e della tutela dei dipendenti e delle imprese.
Tra le misure più rilevanti, spiccano l’ampliamento della flat tax, che passerà da 30mila a 35mila euro di reddito annuo, un chiaro segnale di attenzione verso le partite IVA, i piccoli imprenditori e i lavoratori autonomi, ossatura produttiva del Paese.
Alla base dell’aumento della soglia della flat tax c’è un principio chiaro, che è il risultato di una visione politica che vuole premiare chi lavora, produce e rischia in proprio.
Un altro obiettivo è quello di tagliare la burocrazia in favore della libertà di iniziativa.
Dopo anni di oppressione fiscale e di eccessiva burocrazia, il Governo restituisce ossigeno a una delle categorie più vessate d’Italia, per ridare dignità e centralità a chi crea ricchezza.
Con questa misura, i lavoratori autonomi che guadagnano fino a 35mila euro annui potranno usufruire di un’aliquota unica e ridotta, liberandosi di una giungla di scaglioni, detrazioni e deduzioni. Semplicità e chiarezza fiscale significano, meno costi amministrativi e meno tempo sprecato in adempimenti.
Previsto anche uno sconto fiscale alle imprese che investono i loro guadagni in azienda e assumono, con un taglio dell’Ires del 4%, che farebbe scendere l’imposta dal 24% a 20%. Le risorse necessarie, pari a 400 milioni di euro, saranno repertite attraverso un contributo preso dalle banche e dalle assicurazioni.
Sostegno a famiglie e imprese
La manovra, discussa in Cdm, prevede poi altre misure, a partire dal taglio del cuneo fiscale per i redditi medio-bassi. L’obiettivo quello di aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti, favorendo consumi e crescita economica. Anche le famiglie vedranno benefici, con nuove risorse per il sostegno alla natalità e il rafforzamento degli assegni familiari.
Non va poi dimenticato l’impegno sul fronte dell’energia, con la proroga dei bonus contro il caro bollette, una scelta strategica per proteggere imprese e famiglie dall’instabilità dei mercati internazionali.
Meno tasse, più incentivi al lavoro, meno assistenzialismo e più merito, questi sono gli obiettivi delle misure messe in campo dall’Esecutivo.
L’ampliamento della flat tax e il taglio del cuneo fiscale segnano un’inversione di rotta rispetto al passato. Chi lavora, chi produce e chi crea ricchezza sarà considerato finalmente come un motore da sostenere.
Decreto milleproroghe e dlgs sulla giustizia
Il Consiglio dei ministri ha poi discusso anche il decreto milleproroghe e il dlgs sulla giustizia, che prevede una stretta alla pubblicazione degli atti giudiziari. Nel milleproroghe si dà più tempo alle imprese turistiche per terminare i lavori per incrementare l’efficienza energetica o effettuare lavori di riqualificazione antisismica, utilizzando il credito d’imposta fino all’80% e il contributo a fondo perduto non superiore al 50% delle spese sostenute.
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