Ora legale 2025, quando spostare le lancette


Sta per tornare l’ora legale. Come ogni anno, ritorna il momento di spostare le lancette degli orologi e salutare l’ora solare. Stavolta l’appuntamento è per fine marzo, ma in anticipo, seppur di poco, rispetto alla data dello scorso anno. Quando? La notte da segnare sul calendario è quella tra il 29 e il 30 marzo.

Ora legale 2025: quando spostare le lancette

Nel 2024 avevamo cambiato l’orario tra il 30 e il 31 marzo, mentre quest’anno, complice anche il calendario, il cambio di orario avverrà 24 ore prima, nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo. Un anticipo che, ricordiamo, è soltanto “sulla carta”, visto che il passaggio avviene sempre nell’ultima domenica di marzo. A fine mese quindi, le lancette dei nostri orologi verranno spostate un’ora avanti, facendo sembrare più lunghe le nostre giornate. Come al solito, alle 2 di notte le lancette andranno spostate di un’ora in avanti e si passerà direttamente alle 3. Si può dire che così “perderemo un’ora di sonno”, ma è il prezzo da pagare per avere la luce per più tempo, anche di sera. Un appuntamento che va sempre ricordato, anche se ormai da anni la tecnologia ci aiuta in maniera automatica. Smartphone, tablet, computer e gli altri dispositivi elettronici connessi a internet si aggiornano da soli. Restano da spostare gli orologi da polso e quelli appesi in casa, oltre a quelli di alcuni elettrodomestici e delle automobili. Con un’ora di luce in più di sera, si consuma meno corrente elettrica

Gli effetti sul corpo umano

Come sempre, il passaggio dall’ora solare a quella legale può avere alcuni effetti sul corpo umano. Il fisico di alcune persone impiega alcuni giorni ad adattarsi al cambio d’orario, a causa dell’orologio biologico, legato ai ritmi circadiani. È possibile avvertire stanchezza, irritabilità, perdita di concentrazione e produttività sul lavoro, nausea e inappetenza, tutti sintomi comuni che non richiedono quasi mai l’assunzione di farmaci. Le giornate saranno più lunghe e ci sarà un’ora in più di luce la sera, ma dall’altro lato ce ne sarà una in meno all’inizio della giornata, un “problema” che patiranno soprattutto i più mattinieri. A soffrire di più del cambio dell’ora da solare a legale ogni primavera sono soprattutto i cosiddetti “gufi”, ovvero chi in base al proprio orologio biologico interno geneticamente determinato, è abituato a coricarsi e alzarsi tardi, perché deve faticare ancora di più per svegliarsi un’ora prima. Ci sono difficoltà ai cambiamenti d’orario anche per gli anziani e i bambini, categorie abituate ad avere orari fissi che scandiscono la giornata, come quelli per mangiare e per riposare. E anche gli animali domestici, o almeno quelli abituati a rispettare orari precisi. 

La storia dell’ora legale

L’idea di spostare le lancette avanti in primavera per sfruttare le ore di luce estive viene spesso attribuita a Benjamin Franklin per un articolo satirico pubblicato sul ‘Journal de Paris’ nel 1784 riguardante il risparmio energetico. La maggioranza degli storici ritiene prò che il primo ad aver teorizzato l’ora legale sia stato il biologo George Vernon Hudson che nel 1895, alla Royal Society della Nuova Zelanda, propose di spostare le lancette dell’orologio in avanti durante l’estate per usufruire di ore di luce in più. Solo nel 1907 però il costruttore inglese William Willet la ipotizzò come soluzione alla crisi energetica europea durante la Prima guerra mondiale. Dal 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera, molti Paesi fecero lo stesso a seguire. Nel 1920 a Torino l’adozione dell’ora legale fu anche occasione di contrasto in ambito lavorativo che portò a scioperi diffusi e si arrivò all’applicazione di due orari diversi in città.

Dal 2001 in tutti i Paesi Ue l’ora legale inizia l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre. In Italia l’ora legale è in vigore dal 1966. In precedenza era stata usata per la prima volta nel 1916. Dopo essere stata abolita e riconfermata diverse volte, è stata definitivamente adottata dal nostro Paese con una legge del 1965, in un periodo in cui il fabbisogno energetico era un problema enorme. Da anni ormai si parla di una possibile abolizione dell’alternanza tra ora legale e solare, ma una soluzione definitiva in merito non è ancora stata presa.

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