le nuove agevolazioni del 2025


Allora, diciamolo subito: comprare casa è un bel sogno, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo un mare di soldi. Perché sì, avere una casa di proprietà è bellissimo, ma quanto costa? E soprattutto, come si fa a permettersela senza finire sepolti dai debiti fino alla pensione? Perché poi, tra stipendi che restano sempre uguali, prezzi che invece non fanno altro che salire, mutui che non tutti riescono ad ottenere e spese che non finiscono mai.

Alla fine sembra quasi più un miraggio che una cosa fattibile. Però, ecco, non tutto è perduto. Qualche aiutino dallo Stato c’è, e nel 2025 ci sono ancora diverse agevolazioni per chi vuole acquistare la prima casa. Non è che siano la bacchetta magica che risolve ogni problema, però possono alleggerire un po’ il carico.

E considerando i costi di oggi, anche un piccolo risparmio può fare una grande differenza. Partiamo dai giovani, che sono quelli che di solito si trovano più in difficoltà. Se hai meno di 36 anni e un ISEE che non supera i 40mila euro, puoi accedere a un mutuo agevolato grazie al Fondo Consap. Ora, cosa significa?

Come funzionano le agevolazioni

In pratica, lo Stato garantisce fino all’80% del finanziamento ipotecario, il che rende più facile ottenere un mutuo dalla banca. Non è che te lo regalano, eh, però senza questa garanzia statale spesso gli istituti di credito manco ti considerano. Ovviamente non è automatico, perché ogni banca fa le sue valutazioni, ma almeno hai qualche possibilità in più di portarti a casa il finanziamento.

Poi c’è la questione delle detrazioni fiscali, che non sono male. Se fai un mutuo per acquistare la prima casa, puoi detrarre il 19% degli interessi passivi dall’Irpef, fino a un massimo di 4.000 euro all’anno. Ok, non ti cambia la vita, ma un po’ di soldi indietro li recuperi, e considerando che ogni euro conta, perché non approfittarne?

Basta inserire tutto nel 730 o nel modello Redditi PF, e via. E le imposte? Ecco un altro punto importante. Se compri la prima casa da un privato o da un’impresa che vende senza IVA, paghi il 2% di imposta di registro invece del 9%, più 50 euro per l’imposta ipotecaria e 50 euro per quella catastale. Se invece la prendi da un’impresa con IVA, l’aliquota è ridotta al 4% invece che al 10%, e le imposte di registro, ipotecaria e catastale sono fisse a 200 euro.

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Alcuni requisiti

In entrambi i casi, significa risparmiare un bel po’ rispetto ai costi normali. Però, attenzione: non è che queste agevolazioni valgono per qualsiasi casa. Ci sono delle condizioni da rispettare. La prima è che l’immobile non deve essere di lusso, quindi niente categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Se stai puntando a una villa con piscina e campo da tennis, scordatelo.

La seconda è che devi trasferire la residenza nel Comune dove si trova la casa entro 18 mesi dall’acquisto. E questa cosa deve essere scritta nero su bianco nell’atto di compravendita, altrimenti le agevolazioni saltano. Ora, una domanda che in tanti si fanno è: ma nel 2025 conviene comprare casa o no? La risposta, ovviamente, è dipende.

Se hai la possibilità di accedere a un mutuo con buone condizioni e senza dover fare troppi sacrifici, allora sì, può essere una scelta intelligente. Anche perché il mattone è sempre stato considerato un investimento sicuro nel lungo periodo. Però, se per comprare devi indebitarti fino al collo e rinunciare a qualsiasi altra spesa, magari è meglio aspettare.

Le spese accessorie

Un’altra cosa a cui spesso non si pensa è che comprare casa non significa solo pagare il prezzo dell’immobile. Ci sono un sacco di altre spese da considerare: il notaio, le tasse, eventuali lavori di ristrutturazione, l’arredamento, le bollette da attivare… Insomma, alla fine il conto può essere molto più salato di quanto si pensava all’inizio.

Per questo è importante fare bene i conti prima di buttarsi. E per chi proprio non riesce a comprare? Beh, c’è sempre l’opzione delle case popolari. Se ti trovi in una situazione economica difficile e hai un ISEE molto basso, puoi provare a fare domanda per un alloggio popolare. Ogni Comune e Regione ha le sue regole, quindi bisogna controllare i bandi locali per vedere se si rientra nei requisiti.

Certo, non è una soluzione immediata, ma per chi è in difficoltà può essere una strada da considerare. E poi c’è il grande dubbio: meglio comprare o restare in affitto? Dipende anche da questo. L’affitto ti dà più libertà, non hai vincoli, non devi pensare alle spese di manutenzione e puoi cambiare casa più facilmente.

Cosa fare prima di comprare

Però è anche vero che, alla lunga, i soldi che spendi per l’affitto non li recuperi mai. Mentre se compri, alla fine qualcosa di tuo te lo porti a casa. Un’altra cosa che potrebbe influenzare la scelta è il mercato immobiliare. I prezzi negli ultimi anni sono saliti, ma non ovunque allo stesso modo. In alcune città i costi delle case sono esplosi, mentre in altre zone sono rimasti più accessibili. Quindi, prima di comprare, è sempre una buona idea informarsi bene, confrontare i prezzi e magari aspettare il momento giusto.

Insomma, il sogno della casa di proprietà è ancora vivo, ma oggi richiede una pianificazione molto più attenta rispetto al passato. Le agevolazioni ci sono e possono dare una mano, ma non fanno miracoli. Quindi, prima di buttarsi in un acquisto, bisogna valutare bene la propria situazione economica, fare i conti con attenzione e capire se è davvero il momento giusto per fare questo passo. Perché sì, comprare casa è una cosa bellissima, ma solo se non diventa un incubo finanziario.

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