ELEZIONI E MAFIA POLITICA IN FIBRILLAZIONE


L’Operazione Mercurio lascerà il segno. Movimenti all’interno dei partiti e passaggi di cordata
e, intanto, si profilano le elezioni per il Consiglio della Città metropolitana

“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto di trasforma”. La legge della conservazione della massa (politica) parla chiaro. Un principio scientifico che presto potrebbe essere applicato al Senato cittadino di Catania dopo che, ai nostri microfoni, il leader della Nuova DC Totò Cuffaro aveva sottolineato come “un ritorno della Democrazia Cristiana a Palazzo degli Elefanti fosse molto provabile visto che stiamo attivando delle interlocuzioni con persone che vogliono avvicinarsi a noi e che hanno a cuore il nostro progetto”. Per ora l’identikit dell’eventuale (o degli eventuali) aderenti al progetto cuffariano restano un mistero, l’unica cosa certa è che bisogna far presto perché la data cerchiata in rosso per i partiti di Maggioranza all’ombra dell’Etna è il 27 aprile quando si svolgeranno le elezioni di secondo livello per scegliere i presidenti e i consiglieri della città metropolitana di Catania.

La normativa stabilisce che “hanno diritto di voto gli organi elettivi comunali in carica alla data delle elezioni degli enti di area vasta”.

Naturalmente i consiglieri comunali catanesi avranno un peso specifico maggiore rispetto ai colleghi degli altri paesi dell’hinterland etneo. Dove pescherà allora la DC per formare il nuovo gruppo che darà sostegno all’assessore Marletta? Forse è ancora troppo presto per dirlo ma, all’interno della Maggioranza che appoggia Trantino, le parole di Cuffaro sono prese tremendamente sul serio.

“Il nostro lavoro politico prosegue in modo deciso – sottolinea il consigliere comunale Andrea Cardello “Lega – Prima L’Italia” – siamo forti e coesi e con il nuovo assessore al commercio Giuseppe Musumeci, figura di alto profilo, stiamo costruendo un progetto che vede la collaborazione di tutti”.

Sulla perdita di alcuni “pezzi” come l’ex assessore alle Attività Produttive Gelsomino, transitato al “gruppo Misto”, e del presidente del I municipio Bassini (i bene informati lo danno vicino all’ex assessore all’Ecologia e attuale Deputato all’Ars Salvo Tomarchio) Cardello spiega che “è facile salire sul carro dei vincitori, più difficile continuare a portare avanti un progetto politico in perfetta coesione.

Accogliere altri consiglieri comunali nella Lega? In questo momento siamo molto attrattivi e stiamo parlando con tanta gente che vuole avvicinarsi a noi e sposare le nostre idee”. Anche Daniele Bottino, capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo degli Elefanti, sottolinea che “il nostro stato di salute è ottimo e lo dimostra il fatto che siamo il gruppo più numeroso: con undici consiglieri comunali rappresentiamo un terzo del Senato cittadino. Contiamo anche su tre assessori oltre, naturalmente, al Sindaco. Credo che stiamo dimostrando una fortissima presenza sul territorio visto che siamo uomini di squadra e il nostro sostegno al Primo Cittadino è totale”.

Sul fronte di Forza Italia è il consigliere Gerri Barbagallo che spiega come “dal malessere vissuto nel mio ex gruppo politico e visto le mie radici centriste mi è venuto facile scegliere Forza Italia, dove ho trovato una classe dirigente preparata e progettualità politica, a loro va il mio sincero ringraziamento per avermi accettato.

Lo stato di salute del partito? – prosegue il consigliere azzurro – direi eccellente, lo dimostrano i vari sondaggi.  Il nostro partito è inclusivo quindi dietro valutazioni della dirigenza non escludo altri inserimenti. Il rapporto con gli altri gruppi di maggioranza è corretto ovviamente noi siamo più centrali come collocazione politica, e riusciamo a dialogare con la quasi la totalità dei partiti. In ogni caso la priorità è far decollare la nostra città con politiche adeguate”.

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Bocche cucite invece all’interno dell’Mpa

nonostante la nascita del partito di Lombardo all’interno del II municipio (composto da Diego Monasteri, Carmelo Bottino, e Rosario Privitera) e l’adesione della consigliera del VI municipio Grazia Spampinato l’operazione “Mercurio” non poteva non lasciare un segno profondo tra i suoi aderenti. Ragion per cui non c’è voglia di parlare all’interno del partito, ancor meno del suo stato di salute.

 



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