L’Università come luogo dove si curano i rapporti va a braccetto con il secondo evento di ieri all’Università per Stranieri: insieme all’aula spirituale è stata inaugurata la caffetteria, “il primo bar all’interno di Unistrasi” sottolinea il rettore Tomaso Montanari.
“Un piccolo locale anche questo, ma un grande inizio – ancora il rettore -. E’ stato realizzato grazie al Dsu Toscana. Ed è uno spazio fondamentale per la comunità studentesca: un luogo di incontro, di condivisione, di conoscenza. Il prossimo passo di cui vorremmo parlare con il Dsu è la realizzazione di una piccola mensa da questa parte della città”.
Al taglio del nastro della caffetteria, realizzata in un locale proprio all’ingresso della sede di piazzale Rosselli, ha partecipato anche il Dsu Toscana, con il presidente Marco Del Medico. E inevitabilmente il discorso è andato a ‘parare’ sulla vicenda della mensa Bandini e sulle prospettive.
Una vicenda che coinvolge i due atenei senesi, il Dsu e anche il Comune di Siena, che ha negato l’autorizzazione all’intervento di messa in sicurezza e ampliamento dell’immobile in via Bandini acquistato anni fa dal Dsu stesso per farvi la mensa centrale universitaria. Ricordiamo che mesi fa è stato lo stesso governatore della Toscana Eugenio Giani a promettere la seconda mensa a Siena.
“Il percorso è avviato – dice il presidente Del Medico –: grazie al Comune di Siena metteremo all’asta l’immobile di via Bandini, dopodiché reinvestiremo le risorse nei locali individuati a ridosso di Porta Romana. A che punto siamo? La messa in vendita della Bandini è già passata in giunta, ora è al vaglio dei revisori dei conti, poi andrà in avvocatura. Per quanto riguarda il nuovo immobile è stato individuato dal Comune e piace ai due atenei, oltre che al Dsu. E’ di proprietà delle Pie Disposizioni che non intendono venderlo. Noi l’avremmo acquistato e adattato alle nuove esigenze con i soldi della vendita della Bandini e con le risorse già disponibili. La strada da percorrere, su cui si sta lavorando, è dunque quella dell’affitto. Nel frattempo continuiamo a lavorare e investire sulle residenze, che ad oggi sono tutte certificate”.
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