Contributi INPS artigiani e commercianti 2025: gli importi


  • L’INPS ha comunicato nella circolare 38 del 7 febbraio 2025 la variazione delle aliquote e del calcolo dei contributi INPS per artigiani e commercianti.
  • Le novità coinvolgono tutti coloro che hanno una partita IVA con la gestione INPS artigiani e commercianti.
  • Chi aderisce al regime forfettario e rientra nella cassa artigiani e commercianti INPS può chiedere la riduzione dei contributi secondo le ultime agevolazioni introdotte.

Per il 2025 cambiano alcune aliquote e il calcolo per il versamento dei contributi da parte di coloro che sono iscritti alla cassa per artigiani e commercianti INPS. Si tratta di tutti coloro che hanno aperto una partita IVA in particolari settori e che devono provvedere a versare specifiche somme all’ente previdenziale annualmente.

Queste categorie di lavoratori autonomi versano ogni anno una quota fissa, calcolata su una specifica soglia di ricavo annuo, più una quota variabile, valutata in base ad alcuni parametri specifici, che vedremo tra poco.

Con la circolare n.38 del 7 febbraio 20251, l’INPS ha aggiornato il calcolo e le aliquote da applicare per queste categorie di lavoratori, tenendo presente che le soglie quest’anno sono le stesse anche sotto i 21 anni di età.

Per i professionisti che vi aderiscono è importante anche verificare l’iscrizione all’associazione sindacale ed eventualmente revocarne l’adesione. Vediamo nell’articolo tutte le variazioni.

Contributi INPS artigiani e commercianti 2025: le novità

Ogni anno l’ente previdenziale aggiorna il calcolo e le aliquote per determinare quanti contributi dovranno essere versati da parte di chi ha una partita IVA come artigiano o commerciante. Le variazioni sono determinate dagli ultimi dati ISTAT, che tengono presenti diversi fattori.

La rivalutazione tiene conto dell’andamento economico e dell’inflazione registrata negli ultimi anni. Viene per il 2025 modificata la soglia del reddito minimo per calcolare l’applicazione dei contributi, che passa a 18.555,00 euro. Rimangono invariati i metodi per il versamento dei contributi, tramite modello F24, secondo specifiche scadenze trimestrali.

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Una novità sostanziale, che si aggiunge allo sconto del 35% sui contributi per questi lavoratori, è quella della nuova riduzione contributiva del 50% per chi nel 2025 si iscrive alla cassa artigiani e commercianti INPS per la prima volta. Infine, le soglie contributive da versare rimangono le stesse anche per chi ha meno di 21 anni di età.

Contributi IVS artigiani e commercianti 2025, gli importi

Vediamo nel dettaglio come dovranno essere versati dal 2025 i contributi INPS da parte di autonomi artigiani e commercianti. Il reddito minimo su cui applicare i contributi viene calcolato secondo la soglia aggiornata di 18.555 euro, per il calcolo del versamento dei contributi IVS (invalidità, vecchiaia e superstiti).

Le nuove aliquote 2025 sono quindi le seguenti:

Soggetti interessati Artigiani Commercianti
Reddito fino a fino a € 55.448,00 24% 24,48%
Reddito superiore a € 55.448,00 25% 25,48%

Di fatto quindi il versamento dei contributi minimi annuale è determinato dalle nuove aliquote, che comportano il pagamento delle seguenti somme, per il minimale di reddito, che deve includere la totalità dei redditi di impresa.

Soggetti interessati Artigiani Commercianti
Artigiani e coadiuvanti  4.460,64 € 4.549,70 €

In queste somme sono inclusi i contributi IVS, quelli per maternità e nel caso dei commercianti la quota destinata all’indennizzo per cessazione dell’attività.

Contributi INPS 2025 e regime fiscale forfettario

Anche per artigiani e commercianti iscritti a questa gestione INPS, è possibile accedere al regime fiscale forfettario, con tassazione agevolata. La soglia di reddito massimo è per quest’anno fissata a 85.000 euro e la scelta di aderire a tale regime fiscale agevolato è facoltativa.

In questi casi è quindi possibile applicare lo sconto del 35% sui contributi. Chi ha quindi già avuto accesso allo sconto, potrà beneficiarne anche successivamente, mentre per le nuove partite IVA è necessario presentare una apposita richiesta di accesso alla decontribuzione, tuttavia la scadenza era entro il 28 febbraio 2025.

Quest’anno è presente lo sconto del 50% per chi si iscrive per la prima volta a questa cassa previdenziale, accessibile anche per chi aderisce al regime fiscale forfettario, come conferma l’INPS.

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Come versare i contributi INPS per artigiani e commercianti

Per ciò che riguarda il versamento dei contributi INPS da parte di artigiani e commercianti, si procede sempre allo stesso modo, ovvero tramite modello F24, secondo le seguenti scadenze:

  • 16 maggio 2025;
  • 20 agosto 2025;
  • 17 novembre 2025;
  • 16 febbraio 2026.

I contributi devono essere versati entro le scadenze previste per il versamento delle tasse sui redditi delle persone fisiche, ad esempio sulla quota di reddito eccedente il minimale, come saldo dell’anno precedente, primo acconto e secondo acconto dell’anno in corso.

Adesione all’associazione sindacale e revoca

Artigiani e commercianti hanno la possibilità di iscriversi ad una associazione sindacale o di revocare questa scelta. La circolare n. 129 del 2021 INPS2 è intervenuta a chiarire alcuni aspetti sulla riscossione dei contributi associativi. Nello specifico, l’associazione sindacale acquisisce dall’iscritto una delega alla riscossione della quota associativa.

In questo caso le parti riconoscono che il rapporto associativo intercorre esclusivamente tra l’associato e l’Associazione sindacale. Di conseguenza, ogni eventuale comunicazione dell’associato inerente a questo rapporto deve essere inoltrata all’Associazione stessa.

Nel caso in cui l’iscritto optasse per una revoca, la comunicazione all’Istituto può essere effettuata dall’associato, sia direttamente sia attraverso l’Associazione sindacale.

L’associato può quindi comunicare direttamente all’INPS la sua volontà di revocare la delega per la riscossione della quota associativa, indicando l’Associazione sindacale revocata e allegando copia di un documento di identità in corso di validità.

L’Istituto provvede all’elaborazione della richiesta e alla relativa comunicazione all’Associazione sindacale competente, tramite procedura informatica. L’Associazione sindacale che acquisisce una revoca deve trasmettere in formato digitale, oltre alla delega, la revoca acquisita e deve conservare entrambi i documenti originali firmati, con una copia del documento d’identità.

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La revoca della delega alla riscossione della quota associativa ha effetto a partire dalla prima tariffazione utile (ovvero l’esercizio annuale successivo) dalla data di definizione della richiesta da parte dell’Istituto.

Contributi INPS artigiani e commercianti 2025 – Domande frequenti

Quanto costano i contributi INPS artigiani e commercianti 2025?

Gli artigiani pagano una quota fissa di 4.460,64 euro e i commercianti di 4.549,70 euro. Superato il reddito annuo di 18.555,00 euro si applica anche la percentuale della quota variabile, al 24% per gli artigiani e al 24,48% per i commercianti. Le aliquote salgono di un punto oltre 55.448,00 euro di reddito annuo.

Quando si pagano i contributi INPS artigiani e commercianti 2025?

Si pagano in concomitanza con il versamento delle somme destinate alle imposte, e secondo i parametri già presenti, a partire dal 16 maggio 2025.

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Come accedere allo sconto dei contributi INPS artigiani e commercianti del 35%?

Per accedervi è necessario presentare una apposita domanda entro il 28 febbraio di ogni anno.



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