Dopo anni difficili e soprattutto molto “costosi”, chi ha sulle spalle oggi un mutuo a tasso variabile, può tirare un piccolo sospiro di sollievo. La BCE, la Banca Centrale Europea ha deciso di tagliare i tassi di interesse di 25 punti percentuali. Una mossa, la quarta da giugno, che è senz’altro una buona notizia, ma che porta a chiedersi che cosa significhi concretamente per le famiglie italiane che ogni mese devono fare i conti con la rata del proprio finanziamento. Quanto risparmieranno davvero?
Taglio dei tassi Bce, rata del mutuo più bassa
Per capire meglio e farsi due conti, sono molto utili le analisi di alcuni dei principali esperti del settore. Secondo Facile.it, per esempio, chi ha un mutuo variabile vedrà la propria rata diminuire di circa 18 euro al mese. Se oggi quindi si paga una rata di 682 euro, nei prossimi mesi questa scenderà a circa 664 euro. Un risparmio modesto che diventa, però, significativo nel corso dell’anno.
Qualche esempio
Anche il Codacons ha fatto alcuni calcoli dettagliati per diversi tipi di mutuo: per esempio, per un finanziamento da 100-200.000 euro a 20 anni, il risparmio sarà tra i 13 ei 27 euro al mese (156-324 euro all’anno). Se il mutuo è a 30 anni, si risparmieranno tra i 15 ei 30 euro mensili (180-360 euro all’anno). Ancora, con un mutuo da 125.000 euro a 25 anni, il risparmio sarà di circa 17 euro al mese (204 euro all’anno).
I tassi scenderanno ancora?
La FABI, la Federazione Autonoma Bancari Italiani, offre uno sguardo più ampio, stimando che i tassi sui mutui potrebbero scendere sotto il 3% nei prossimi mesi, rispetto ai picchi superiori al 5% visti nel 2023. Secondo l’Organizzazione, quindi, questo potrebbe tradursi in un risparmio ancora più significativo: per un mutuo da 200.000 euro a 25 anni, si potrebbe risparmiare fino a 80.000 euro rispetto al 2023 sull’intera durata del prestito.
Il vantaggio per il mutuo variabile e per i nuovi mutui con il tasso fisso
È importante sottolineare, come ricorda la Fabi, che questi cambiamenti riguardano solo chi ha un mutuo a tasso variabile, che rappresenta circa un terzo del totale dei mutui in Italia. Chi ha scelto in passato la rata fissa, infatti, ha pagato senz’altro di più in precedenza, ma ha risparmiato molto quando i tassi si sono alzati in maniera davvero eccessiva. I vantaggi ci saranno per chi dovrà accendere un nuovo mutuo nel prossimo futuro, sia fisso che variabile. A chi cerca un nuovo prestito le banche offriranno condizioni progressivamente più vantaggiose.
Al momento Facile.it fa notare che, nonostante il taglio di queste ore, le rate restano comunque più alte rispetto a inizio 2022, quando la stessa rata che oggi è di 682 euro (e che scenderà a 664) era di soli 456 euro.
Guardando avanti
La buona notizia è che questo potrebbe essere solo l’inizio di una serie di riduzioni. La BCE, infatti, non parla più di mantenere tassi “restrittivi”, lasciando intendere che potrebbero esserci ulteriori tagli nei prossimi mesi. Una prospettiva che potrebbe migliorare ulteriormente la situazione per le famiglie italiane alle prese con un finanziamento diventato insostenibile.
iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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