Monza – Via Pergolesi, nei pressi dell’ospedale San Gerardo. Davanti all’entrata degli addetti ai lavori, da cui passano ogni giorno medici e infermieri diretti in corsia.
In una posizione strategica anche per le migliaia di pazienti e visitatori che ogni giorno frequentano l’ospedale, c’è il capolinea degli autobus. Ci si fermano una linea urbana di Monza, la 206,quella per intenderci che collega con il quartiere Cederna, e la 227, interurbana, che tocca Muggiò, Cinisello e Sesto San Giovanni.
Eppure, da qualche mese a questa parte, quel capolinea è diventato terra di nessuno. Basta fermarsi qualche minuto per rendersene conto, specialmente in certi orari, con automobili che entrano contromano rischiando un frontale con gli autobus, macchine parcheggiate in divieto di sosta che chiudoso la strada ai mezzi pubblici, auto lasciate impunemente sui marciapiedi.
Il guaio è che la fame di parcheggi da queste parti è feroce: a pochi passi – senza avanzare alcuna accusa s’intende – c’è l’entrata di un campo di calcio molto frequentato e soprattutto ci sono le decine di macchine che ogni giorno cercano un posto senza doversi sottoporre al balzello del vicino maxi parcheggio dell’ospedale. Il problema, già segnalato diversi anni fa da un autista e allora consigliere comunale come Salvatore Russo, aveva portato a un risultato significativo che aveva risolto la situazione: il capolinea era stato protetto con delle sbarre mobili che si alzavano e si abbassavano al passaggio dei pullman, tarate sulle loro dimensioni. Da qualche mese però, quantomeno dalla scorsa estate, questa sbarre sono state divelte, forse da vandali, e messe fuori uso contribuendo a far diventare il capolinea appunto una terra di nessuno. Una situazione che sta esasperando gli autisti, costretti a volte a saltare la fermata per l’impossibilità di raggiungere il capolinea e far salire o scendere i passeggeri in sicurezza.
Tanto che alcuni autisti della Rsu stanno riflettendo sulla possibilità di chiedere uno spostamento del capolinea.
“Una soluzione inaccettabile – sottolinea però Salvatore Russo – Non è giusto darla vinta agli incivili, basterebbe ripristinare le sbarre che io stesso avevo contribuito a far installare e, per quanto riguarda la polizia locale o gli ausiliari della sosta, fare qualche giro di perlustrazione in più armati di blocchetto delle multe”.
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