I lavori ripartono dall’esame degli emendamenti al Progetto di legge “Interventi straordinari per emergenza casa” presentato dalla Segreteria di Stato per il Territorio
In particolare – recita il report di Askanews -, si prosegue la discussione degli emendamenti all’articolo 3. La mattinata vede al centro esclusivamente proposte dell’opposizione che vengono tutte respinte eccetto una, quella di Rete per rendere annuali e non più triennali le verifiche dei requisiti da parte degli uffici preposti.
Di seguito un estratto dei lavori.
Emendamento di Domani Motus Liberi aggiuntivo (Copertura finanziaria garanzia dello Stato).
Michela Pelliccioni (D-ML): “Questo è un articolo collegato ad una norma precedente che non c’è quindi lo ritiro”. Vengono anche ritirati gli emendamenti di DML presentati in subordine.
Si passa alla discussione dell’emendamento aggiuntivo indicato come articolo 4 septies che prevede la copertura economica nel bilancio previsionale.
Segretario di Stato Matteo Ciacci: “Come governo abbiamo pensato di mettere uno stanziamento di bilancio di 5 milioni di euro per i prossimi 6 mesi che di volta in volta verranno reintrodotti. È una cifra particolarmente importante. Quindi la copertura finanziaria c’è ed è già insità nel nostro emendamento approvato ieri sera”.
L’emendamento aggiuntivo di DML è respinto con 9 voti contrari e 1 favorevole.
Emendamento aggiuntivo RETE (modifica dell’art.4 della Legge n.44/2015 – copertura finanziaria e definizione del tasso di interesse)
Emanuele Santi (Rete): “Con questo emendamento andiamo a cambiare il calcolo del tasso di interesse sui finanziamenti. Oggi si fa attraverso il decreto annuale, con ABS e consumatori che si mettono al tavolo e definiscono uno spread massimo che purtroppo arriva anche vicino al 9%. Qui andiamo a modificare la legge 44 del 2015, l’articolo 4, quindi sono i mutui senza garanzia dello Stato, ma con il tasso di interesse agevolato. Noi andiamo a fissare uno spread massimo di solidarietà al 2%. Invito la maggioranza e al governo, sulla base di quello fatto ieri sera, di ragionare anche sui mutui prima casa in essere”.
Segretario di Stato Matteo Ciacci: “Noi per la prima volta in questi ultimi anni abbiamo chiesto uno sforzo importante alle banche che per me non è mai sufficiente, ma per legge abbiamo previsto lo spread massimo, mai successo, per quanto riguarda i contributi in conto interessi. Credo che sarà impegno del Congresso di Stato nell’ambito del convenzionamento prevedere supporto da parte degli istituti di credito alla luce di quello che è stato dato in questi ultimi anni alle banche. Terremo in considerazione la proposta di Rete nell’ambito del convenzionamento che, ribadisco, sarà cruciale per far sì che i tassi non schizzino in alto esageratamente”.
Matteo Casali (RF): “Credo che l’emendamento sia condivisibile perché nel momento in cui quota parte degli interessi sono pagati dallo Stato, è ovvio che l’istituto di credito si dispone ad un rischio che è minore rispetto al non avere garanzie. A maggior ragione dopo quanto abbiamo discusso ieri”.
Michela Pelliccioni (D-ML): “Questo emendamento va incontro a quello di Domani Motus Liberi. La proposta che ritenevamo equa per quanto riguardava il mutuo con garanzia dello Stato era quello di inserire un tetto massimo oltre il quale il tasso definitivo non può salire. È utopistico pensare che in via definitiva si possa sostenere uno spread troppo basso, ma dobbiamo pensare che il caso che abbiamo disciplinato per legge è molto limitato anche in considerazione del reddito massimo col quale i soggetti hanno accesso a questa tipologia di mutui”.
L’emendamento aggiuntivo di Rete è respinto con 10 voti contrari e 3 favorevoli.
Viene ritirato l’Emendamento DML aggiuntivo di un articolo indicato come articolo 4 octies (prestiti assistiti dal contributo statale).
Emendamento DML aggiuntivo di un articolo indicato come articolo 4 nonies (durata e determinazione del contributo statale)
Michela Pelliccioni (D-ML): “Con questo articolo prevediamo che siano le banche annualmente a comunicare il tasso effettivo applicato a ogni singolo debitore e sulla base di quello calcolare il rimborso. Tra l’altro potrebbe essere anche fatto in soluzione più semplice, come avviene già per l’edilizia sociale, attraverso la comunicazione del totale degli interessi. Poi abbiamo fatto questa proposta di graduare il rimborso degli interessi aumentandolo nel caso vi sia un aumento di due classi energetiche con un 5% in più di riconoscimento. A noi sembra una proposta in linea con quanto vuole anche il governo. Se questo viene fatto per il già costruito non vedo perché non debba essere anche pensato sul nuovo”.
Con il parere contrario del governo si va alla votazione.
L’emendamento aggiuntivo di DML è respinto con 10 voti contrari e 2 favorevoli.
Emendamento DML aggiuntivo di un articolo indicato come articolo 4 decies (modifica dei casi di sospensione del contributo)
Michela Pelliccioni (D-ML): “Abbiamo inserito alcune specifiche per la decadenza. Ad esempio abbiamo introdotto delle condizioni per alcune casistiche particolari di eredità con un’iscrizione di un gravame. In ultimo c’è il discorso di monitorare che il beneficiario del muto debba risiedere per tutta la durata del contributo nell’abitazione. Quindi abbiamo cercato di potenziare i controlli”.
Con il parere contrario del governo si va alla votazione.
L’emendamento aggiuntivo di DML è respinto con 10 voti contrari e 3 favorevoli.
Emendamento DML aggiuntivo di un articolo indicato come articolo 4 undecies (documentazione per l’accesso ai benefici – art.9, comma 4, L.44/2015)
Michela Pelliccioni (D-ML): “L’articolo introduce il concetto che se il soggetto beneficiario commette regolarità debba restituire quanto percepito”.
Emanuele Santi (Rete): “Oggi la legge prevede che il soggetto che decade dal contributo non debba restituire nulla. Io penso che sia assurdo. Non parliamo di quelli retroattivi ma dell’anno in corso. Questo è un elemento distorsivo che ci è stato anche segnalato da altre parti”.
Matteo Casali (Rf): “Mantenere un disposto che dice che questi contributi non vadano restituiti è quantomeno anacronistico. Quindi io ritengo che questo e l’articolo seguente siano articoli di buon senso. Auspicherei un confronto per arrivare a recepire queste indicazioni”.
Segretario di Stato Matteo Ciacci: “Noi ci siamo confrontati a livello tecnico. Rimane in vigore l’articolo 9 della legge che prevede che in caso di decadenza il beneficiario è tenuta a restituire all’Eccellentissima Camera l’importo del contributo fino a quella data e poi ci sono delle cause specifiche. Tecnicamente abbiamo valutato di non andare a modificare al fine di evitare distorsioni che si potevano ingenerare”.
Michela Pelliccioni (D-ML): “Noi aumentiamo in maniera esponenziale i contributi che lo Stato erogerà, ma al contempo non andiamo a rafforzare i controlli. A me pare folle. A ragione di logica occorre prevedere il fatto che quello che è stato erogato non possa essere tenuto. Mi dispiace perché una convocazione fiume come quella che è stata effettuata oggi doveva essere finalizzata a trovare un confronto per il miglioramento dei testi. Così non è e mi dispiace”.
L’emendamento aggiuntivo di DML è respinto con 10 voti contrari e 3 favorevoli”.
Emendamento aggiuntivo RETE (modifica dell’art.9 della Legge n.44/2015 – decadenza del contributo)
Emanuele Santi (Rete): “Noi proponiamo che in caso di decadenza il beneficiario sia tenuto a restituire all’Eccelentissima Camera entro 60 giorni dalla deliberazione dell’Ufficio del Lavoro metà del contributo erogatogli fino a quella data. E il contributo decade. Invece così come è scritto se il soggetto non rimuove entro un anno le cause di sospensione del mutuo non deve ridare indietro niente”.
Michela Pelliccioni (D-ML): “Io sono pienamente d’accordo con Santi. A me pare che in generale sia proprio la prospettiva sbagliata. Dove si va a modificare e ad allargare la maglia dei contributi occorre che ci sia l’attenzione alla modifica delle verifiche in ragione di contributi molto più sostanziosi dello Stato. Se una legge è organica deve essere rivista in maniera organica. Non c’è questa possibilità? Bene, però sugli aspetti che vengono evidenziati come critici almeno una riflessione si deve e si può fare”.
Matteo Casali (Rf): “Evidentemente questo articolo prima delle della proposta di emendamento aveva delle criticità. Secondo me, i margini per capire se se si può fare meglio ci sono e da questo punto di vista la polemica non è tale”.
Segretario di Stato Matteo Ciacci: “Quando le cose hanno un senso e sono ragionevoli, le abbiamo accolte. Se ci sono delle riflessioni da fare le facciamo, altrimenti ribadisco sono stupide polemiche, questo è il mio punto di vista. A noi risulta che ogni ogni anno l’ufficio faccia il controllo per la revisione e la valutazione del rimborso e, se decadono i requisiti, il contributo viene sospeso. Alla base delle nostre riflessioni ci sono valutazioni tecniche che abbiamo fatto con anche gli organismi competenti. Possiamo fare un’ulteriore verifica alla luce della sollecitazione da parte del dell’opposizione”.
L’emendamento aggiuntivo di Rete è respinto con 10 voti contrari e 3 favorevoli.
Emendamento aggiuntivo RF (estensione della domanda di contributo)
Matteo Casali (Rf): “Pensiamo che il nostro emendamento possa ricomprendere diverse delle fattispecie alle quali si voleva dare soluzione. A nostro avviso, dare la possibilità all’estensione temporale della domanda di contributo anche entro un anno dalla mutata composizione del nucleo familiare, ad esempio per la nascita di un figlio, può prendere dentro diverse fattispecie di situazioni.”
Segretario di Stato Matteo Ciacci: “Il tema è certamente corretto e io lo condivido. Chiederei di fare una verifica tecnica perché mi parrebbe pleonastico, visto che c’è una mutuata composizione del nucleo familiare”.
Michela Pelliccioni (D-ML): “Io non vedo a qual è il problema di inserire questa specifica. Diamo questa possibilità. Se siete convinti che sia pleonastico, facciamo i pleonastici e aggiungiamola così mettiamo d’accordo tutti”.
L’emendamento aggiuntivo di RF è respinto con 10 voti contrari e 3 favorevoli.
Emendamento aggiuntivo di DML (documentazione per l’accesso ai benefici – art.11, comma 2, L.44/2015)
Michela Pelliccioni (D-ML): “Questa modifica è frutto di una segnalazione pervenuta dai notai. C’è il dubbio, anche se la legge inizialmente lo indica, che la possibilità di accedere al muto prima casa sia prevista sia per quanto riguarda l’acquisto della casa tramite mutuo, sia per quanto riguarda l’acquisto in locazione finanziaria. Prima non era indicata espressamente se l’accesso ai benefici si può fare anche attraverso la locazione finanziaria immobiliare ed è così perché oggi la legge prevede questo. Altrimenti sarebbe iniquo”.
Segretario di Stato Matteo Ciacci: “La legge è chiara. Si parla specificatamente di contratto di mutuo stipulato con l’Istituto di credo di diritto sammarinese. L’aggiungere anche il leasing mi sembrerebbe andare in deroga alla norma. Facciamo una verifica perché se fosse stato già previsto avrebbero applicato in maniera un po’ troppo estensiva la norma. Se invece non è previsto rimarrei con la dicitura indicata dalla legge attualmente in vigore”.
Emanuele Santi (Rete): “Qui il problema è se si sono fatti contratti di leasing sul mutuo prima casa. Sarebbe abbastanza grave. Io penso che andare ad estendere l’accesso ai benefici anche ai contratti di leasing possa dare delle problematiche”.
Segretario di Stato Matteo Ciacci: “Abbiamo fatto delle verifiche e vi sono due casi che sono stati portati con contratto di locazione finanziaria immobiliare, applicando estensivamente la norma alla luce di un parere dell’avvocatura che è stato richiesto e che ha sostanzialmente recepito questo indirizzo. Quindi di fatto è così. Valutiamo se da un punto di vista normativo introdurre questo assunto. Mi rimetto alle riflessioni dell’aula”.
L’emendamento aggiuntivo di DML è respinto con 5 voti contrari, 2 favorevoli non votanti 1. Sarà possibile ripresentare l’emendamento in Consiglio Grande e Generale.
Emendamento aggiuntivo RETE (modifica dell’art.12 della Legge n.44/2015 – istruttoria e modalità di erogazione)
Emanuele Santi (Rete): “Questo è un articolo molto semplice legato al sistema dei controlli sulla veridicità e la consistenza reale di chi richiede questi benefici anche attraverso i mezzi informatici e soggetti esteri. Siamo di fronte ad autocertificazioni e coloro che lavorano sul campo spiegano che non ci sono gli strumenti necessari per cercare di accertare”.
Segretario di Stato Matteo Ciacci: “L’autorizzazione ad effettuare accessi presso le banche dati esteri al fine di consentire la verifica dei requisiti dei soggetti richienti benefici scritta così mi pare un po’ eccessivamente turbolenta. Sul tema dei controlli siamo sicuramente aperti e introdurre un concetto così forte senza un ragionamento ponderato mi parerebbe un po’ troppo dirompente”.
Guerrino Zanotti (Libera): “Sui controlli sono assolutamente sensibile. Quando lo Stato eroga dei benefici io credo che ci debba essere la massima serietà e la massima responsabilità. Però, che si possa autorizzare un ufficio della nostra pubblica amministrazione ad accedere a banche dati estere detenuti da altri purtroppo lascia il tempo che trova. Sul fatto che siano necessari i controlli sono completamente d’accordo”.
Michela Pelliccioni (D-ML): Anch’io condivido pienamente lo spirito dell’emendamento. Dobbiamo rafforzare tutti i sistemi e soprattutto mettere in condizioni gli uffici preposti di poter svolgere al meglio il loro lavoro. Però è chiaro che la declinazione della norma non deve incontrare profili di illegittimità”.
Marinella Chiaruzzi (PDCS): “L’accesso alle banche dati esterne alla Repubblica di San Marino è una problematica e una questione piuttosto complessa. L’Ufficio di Stato civile non ha la possibilità di accesso alla banca dati del registro anagrafico italiano, ad esempio, per cui la persona fisicamente deve portare documenti cartacei. Io posso anche condividere concettualmente la questione però non è semplice la realizzazione. Forse il dibattito può servire anche a spronare gli uffici a fare delle verifiche”
Paolo Crescentini (PSD): “Sui controlli siamo tutti d’accordo, però anche da parte mia ci sono dubbi sulla fattibilità di accedere alle banche dati estere. Chiedo al proponente dell’emendamento cosa intende per accessi a pagamento. Il costo a carico dello Stato di quale entità sarà?”
L’emendamento aggiuntivo di Rete è respinto con 10 voti contrari e 2 favorevoli.
Emendamento aggiuntivo RETE (modifica dell’art.13 della Legge n.44/2015 – portabilità del mutuo)
Emanuele Santi (Rete): “Abbiamo aggiunto che i beneficiari del contributo statale che decidono di estendere la durata del contratto di mutuo, anche mediante trasferimento d’altro istituto surrogante, si applica una riduzione del 15%. Se un richiedente il mutuo decide di cambiare banca oggi la nuova banca gli concede il nuovo mutuo per la restante durata del mutuo originario. Quindi di fatto vengono parificate le condizioni, magari viene diminuito il tasso, però la durata rimane uguale. Cerchiamo di prevedere che per legge uno può allungare il mutuo. In questo momento cosa succede? Magari uno ha un motuo a 25 anni con una rata altissima, può decidere di cambiare banca. A quel punto noi diciamo che lo Stato ti riconosce una percentuale dell’interesse in meno perché comunque tu per più anni puoi avere il beneficio. Ci rimettiamo alle riflessioni dell’aula”.
Vladimiro Selva (Libera): “Quando un cittadino ristruttura un mutuo normalmente lo fa perché evidentemente è in difficoltà. Quindi tutto quello che si può fare benvenga. Adesso vediamo se si trova la quadra. Dobbiamo anche stare attenti a non fare in modo che ci poi siano delle situazioni distorsive”.
Matteo Casali (Rf): “L’intento è certamente condivisibile. Tuttavia faccio mie le perplessità testè dichiarate dal commissario Seva perché obiettivamente un allungamento dei tempi di mutuo poi va a incidere indirettamente sulla percentuale di quota parte interessi che è riconosciuta dallo Stato. Quindi questa fisarmonica potrebbe dare adito a distorsioni”.
Michela Pelliccioni (D-ML): “Condivido il principio che si voleva perseguire con questa proposta di emendamento perché è sicuramente a favore del debitore. Ci sono degli aspetti più tecnici che politici”.
I lavori vengono sospesi per cercare convergenze tra le forze politiche che non vengono trovate.
L’emendamento aggiuntivo di Rete è respinto con 10 voti contrari e 1 favorevoli.
Emendamento aggiuntivo RETE (modifica dell’art.15 della Legge n.44/2015 – revocatoria) Emanuele Santi (Rete): “Abbiamo introdotto che il pagamento dell’ultima rata da diritto all’estinzione del mutuo e dell’ipoteca senza ulteriori altri oneri. Oggi chi finisce di pagare il mutuo ipotecario non estingue automaticamente l’ipoteca iscritta. Occorre andare agli uffici e pagare per cancellarla. Si parla di 3/500 euro. Questi soldi potrebbero essere accollati alla banca”.
Michela Pelliccioni (D-ML): “Difficile intervenire per legge sui rapporti tra privati e banche. Si parla poi si spese notarili. Dovremmo avere un quadro maggiormente chiaro sulle condizioni oggi applicate”.
L’emendamento aggiuntivo di Rete è respinto con 10 voti contrari e 1 favorevoli.
Emendamento aggiuntivo RETE (modifica dell’art.16 della Legge n.44/2015 – revisione del prestito)
Emanuele Santi (Rete): “Andiamo a modificare che la verifica sulla permanenza delle condizioni richieste per l’erogazione sia fatta con cadenza annuale e non più triennale”.
L’emendamento aggiuntivo di Rete è approvato all’unanimità con 12 voti favorevoli.
Miriam Farinelli (RF): “
Andrea Ugolini (PDCS): “
Vladimiro Selva (Libera): “
Michela Pelliccioni (D-ML): “
Guerrino Zanotti (Libera): “
Matteo Casali (Rf): “
Marinella Chiaruzzi (PDCS): “
Aida Maria Adele Selva (PDCS): “
Paolo Crescentini (PSD): “
Emanuele Santi (Rete): “
Segretario di Stato Matteo Ciacci: “
L’articolo 5 è respinto con 8 voti contrari, 1 astenuto e 1 favorevole.
I lavori vengono quindi terminati. Riprenderanno domattina alle 9.00 con la discussione degli altri emendamenti all’articolo 3.
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