Primo ok in commissione a bilancio Regione Emilia-Romagna: le cifre


Oggi in Commissione Bilancio dell’Assemblea legislativa della regione Emilia-Romagna è arrivato il primo ok alla manovra di bilancio regionale. Paolo Calvano e Alice Parma, capogruppo e vice capogruppo del PD, rispondono alle critiche delle destre: “Questa manovra di bilancio risponde al sottofinanziamento del Governo Meloni ai costi del sistema sanitario che sono aumentati ulteriormente con la pandemia, la crisi energetica e una maggiore spesa per farmaci innovativi e servizi per le persone non autosufficienti – dichiarano Calvano e Parma – Noi ci battiamo e ci batteremo sempre per salvare la sanità pubblica e con questa manovra ci impegniamo anche a migliorarla, senza cadere ai ricatti delle destre che strizzano l’occhio ai modelli sanitari dove il privato aumenta e prende sempre più potere nelle scelte organizzative. Il nostro impegno continua nell’investire in servizi pubblici perché chi è in difficoltà possa avere gli stessi diritti e la stessa qualità dei servizi, dalla sanità, al welfare fino ai trasporti”.

Sostegno alle imprese e all’agricoltura, investimenti sul tema energia, 10 milioni di euro per il rifinanziamento della “legge talenti”, 24,5 milioni di euro per il completamento del Tecnopolo di Bologna, 10 milioni di euro nel biennio 2025-2026 per il GP di Imola a cui si affiancano altri 2 milioni di euro per l’autodromo di Imola. Queste alcune delle principali voci del Bilancio 2025 della Regione Emilia-Romagna riguardanti il settore delle politiche economiche discusse oggi dalla Commissione Politiche economiche presieduta da Luca Quintavalla.

Altre voci rilevanti sono: 26 milioni per la digitalizzazione delle imprese, 10 milioni per le energie rinnovabili, 9,5 milioni per il rinnovo degli impianti sciistici, 50 milioni di euro per altre attività legate al turismo (di cui 200mila euro per le Pro Loco e 500mila euro per le iniziative legate alle rievocazioni storiche), 38 milioni per il finanziamento della nuova legge regionale sul commercio (di cui 200mila euro per il commercio equosolidale e 400mila euro per la Rete dei Centri commerciali), 20 milioni per la transizione ecologica, 26 milioni per la digitalizzazione delle imprese, 10 milioni per le energie rinnovabili, 9,5 milioni per il turismo, 38 milioni per il commercio, 20 milioni per la transizione ecologica, 2,15 milioni per la pulizia dei porti e 280mila euro per la legge a sostegno dell’editoria.

Di grande rilievo il cofinanziamento dei programmi regionali dei fondi europei 2021-2027: quasi 200 milioni di euro di risorse regionali che insieme ai 77 milioni del Fondo sviluppo e coesione permettono di utilizzare appieno le risorse europee (Fse plus, Fesr e Sviluppo rurale) e finanziare progetti per la buona occupazione e le competenze delle persone e l’inclusione sociale, la transizione ecologica e digitale delle imprese, la ricerca e innovazione.

Nel suo insieme il Bilancio 2025 della Regione è una manovra da 14,3 miliardi di euro che prevede nuove entrate (aumento di Irpef, Irap, bollo auto e ticket sanitari) pari a 400 milioni di euro e aumento di investimenti in settori come il Fondo per la non Autosufficienza (+85 milioni già nel 2025, altri 25 milioni in più nel 2026 e nel 2027), la messa in sicurezza del territorio (+25 milioni di euro), il trasporto pubblico locale (+15 milioni di euro), il fondo per l’affitto (9 milioni di euro complessivi fin dal bilancio iniziale), la riqualificazione del patrimonio residenziale pubblico (+30 milioni nel prossimo triennio).

“Come difendiamo la sanità pubblica e il welfare, così siamo impegnati a sostenere il sistema economico per coniugare sviluppo economico e coesione sociale”, spiega il relatore di maggioranza Fabrizio Castellari (Pd) che ricorda come “la nostra manovra avviene in un quadro nazionale dove il sistema delle autonomie deve fornire risorse allo Stato centrale per fare fronte alla tenuta della finanza pubblica nazionale”.

Per il relatore di minoranza Francesco Sassone (FdI), invece, si tratta di una manovra che “prevede un’imposizione fiscale troppo elevata, peraltro maturata senza sufficiente confronto. La Regione non ha minimamente preso in considerazione ipotesi alternative come la razionalizzazione della spesa, in primo luogo nelle aziende partecipate. Da parte della giunta e della maggioranza c’è troppa tifoseria nel criticare il governo, quando invece si deve lavorare nell’interesse dei cittadini e delle imprese. Vogliamo collaborare con la maggioranza per migliorare il più possibile questo bilancio”.

Per quanto riguarda il Defr, invece, il relatore di maggioranza Lodovico Albasi (Pd) ricorda: “Siamo preoccupati per la scelta Trump di introdurre dazi, che danneggeranno una regione come la nostra dal forte export. La Regione ha dovuto ricorrere alla leva fiscale per compensare i mancati trasferimenti nazionali”.

Il relatore di minoranza Priamo Bocchi (FdI) sottolinea come “la nostra Regione cresce meno che altrove, è troppo alto il numero di aziende che chiudono e troppo alto il numero delle ore di cassa integrazione. In questi ultimi mesi è aumentata l’occupazione, ma è anche aumentato il divario di genere e negli ultimi 10 anni hanno chiuso 4 mila imprese commerciali. Il Bilancio prevede un forte aumento di tasse, compresa l’Irap che riguarda le imprese”.

Netto Alessandro Aragona (FdI), relatore di minoranza della parte del Bilancio che riguarda aspetti di natura fiscale: “Sì tratta di una manovra depressiva che farà contrarre i consumi. C’è un forte impatto sulla pressione fiscale sia per il mondo della lavoro sia per le imprese e di questo siamo molto preoccupati. Lavoriamo per cambiare la manovra in modo da non mettere le mani in tasca ai cittadini. Se oggi si fa un aumento fiscale da 400 milioni di euro è perché ereditiamo un deficit in sanità da 200 milioni di euro. Bisogna fare una riflessione sulla spesa pubblica regionale. Sì sono aumentate le tasse regionali ma senza mettere sotto controllo la spesa pubblica, a partire da quella sanitaria e del trasporto pubblico locale. L’Emilia-Romagna si muove in controtendenza, il quadro nazionale è molto diverso e i dati sulla finanza pubblica statale sono buoni. Ci saremmo attesi anche qui una manovra meno energica nei confronti del sistema produttivo e in generale dei cittadini”.

“È molto difficile lavorare senza avere tutti i dati, è difficile dare pareri al buio”, spiega Elena Ugolini (Rete civica) che critica la decisione della Regione di ricorrere alla leva fiscale: “Si mettono le mani in tasca ai cittadini prima di aver verificato se la Regione ha una corretta gestione della spesa. Ora serve snellire la burocrazia per le imprese”.

Incentrato sul tema turismo l’intervento di Alice Parma (Pd) che sottolinea l’importanza delle proposte avanzate dall’assessore regionale sul turismo Lgbt+. “È bene anche sostenere il settore agricolo e questo bilancio lo fa”, spiega Parma.

“I numeri non sono tutto, ma sono importanti: nella presentazione di una manovra di bilancio è fondamentale affrontare non solo gli scenari ma entrare nel dettaglio di numeri e misure concrete. Parliamo di turismo? Vorrei sapere come pensate di rilanciare il turismo termale. Parliamo di commercio? Vorrei sapere come volete sostenerlo nel concreto, con quali scelte. Potrei fare la stessa domanda su più temi. Vogliamo sapere quando e come la Regione vuole fare queste cose. Avere queste risposte aiuterebbe molto non solo il nostro confronto, ma ci permetterebbe anche di essere propositivi e concreti come ci piace essere”, spiega Marta Evangelisti (FdI).

“Questo bilancio deve fare i conti con la scelta del governo di chiedere a Regioni e Enti locali di compartecipare al contenimento della spesa pubblica: in questo contesto la Regione ha fatto scelte come la difesa della sanità pubblica, del Welfare e la compartecipazione ai fondi europei”, sottolinea Luca Sabattini (Pd).

Sulla proposta di Marta Evangelisti la commissione Economia ha deciso di rinviare alla prossima seduta della commissione stessa, ovvero al 18 marzo, il voto sul pacchetto bilancio poiché il parere dei revisori dei conti sulla manovra è pervenuto ai consiglieri regionali a commissione Politiche economiche in corso.

 



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