La manifestazione si svolgerà dal 9 al 15 marzo e richiamerà in città e sulle sue montagne più di 1500 atleti e atlete con e senza disabilità intellettive provenienti da 102 paesi
“Il futuro è qui”: è questo lo slogan dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics, che nel 2025 si svolgeranno in Italia e più precisamente a Torino. Dal 9 al 15 marzo, dunque, il capoluogo piemontese e le sue montagne accoglieranno una vera e propria “valanga” formata da 1500 atleti e atlete con e senza disabilità intellettive provenienti da 102 paesi diversi; numeri importanti, arricchiti dalle ancor più cospicue aspettative, con 100mila spettatori, 2mila volontari, 1000 ospiti, 1000 allenatori e 3mila familiari attesi in città.
LE GARE IN PROGRAMMA
Il programma prevede l‘arrivo delle delegazioni per il 7 marzo, cui seguirà il giorno successivo la cerimonia d’apertura in programma all’Inalpi Arena (già sede delle ATP Finals, ndr). Il clou della manifestazione si concentrerà tra il 9 e il 15 marzo, quando gli atleti e le atlete saranno protagonisti e protagoniste delle gare in diverse location del territorio: le discipline saranno in totale 8 e più precisamente sci alpino (Sestriere), sci nordico (Pragelato), danza sportiva (Bardonecchia), pattinaggio artistico su ghiaccio (Torino), floorball (Torino), pattinaggio di velocità su ghiaccio (Torino), snowboard (Bardonecchia) e corsa con le racchette da neve (Sestriere); a queste si aggiungeranno anche iniziative collaterali come il Motor Activities Training Program dedicato a persone con disabilità più impattanti.
RITORNO DOPO L’EMERGENZA COVID
I Giochi di Torino segneranno il ritorno della competizione mondiale invernale dopo ben 8 anni di attesa a causa della pandemia di Covid-19. Attesa in grado di alzare le aspettative di tutti e tutte a livelli altissimi: “Per i nostri atleti – ha dichiarato la CEO di Special Olympics Mary Davis, reduce da un incontro con il Presidente statunitense uscente Joe Biden alla Casa Bianca – è stata molto dura aspettare tutto questo tempo, ma il loro entusiasmo è e sarà in grado di contagiare tutto il mondo: Torino e l’Italia sono le location ideali per ospitare questi Giochi e loro lanceranno un forte messaggio di accettazione, dignità, unità, coraggio, forza, resistenza e determinazione”.
I riflettori, dunque, saranno puntati principalmente sugli atleti e sulle atlete Special Olympics: “Con questo evento – ha sottolineato Lorenzo Mancino, che sarà protagonista sulle piste piemontesi nello sci – costruiremo una società più accogliente e aperta nei confronti delle disabilità. Il claim ‘Future is Here’ esprime una visione su quello che sarà un mondo più rispettoso verso tutti gli esseri umani, un mondo in grado di accettare e apprezzare ogni unicità”.
CONNUBIO SPORT E ARTE
I Giochi Mondiali Invernali Special Olympics, infine, avranno un legame diretto anche con l’arte, rappresentato dalla scelta di nominare come Presidente del Comitato Organizzatore Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, a capo della prestigiosa Fondazione che porta il suo cognome: “Questa – ha commentato – è una meravigliosa occasione per abbattere barriere e pregiudizi, promuovendo le capacità di ciascuno attraverso un linguaggio universale come lo sport. In questo modo valorizzeremo anche la vocazione di Torino come luogo di emancipazione, rappresentato anche dalle numerose collezioni pubbliche di arte irregolare presenti sul suo territorio”.
L’evento è stato presentato giovedì mattina nella Sala della Guardia Svizzera di Palazzo Reale a Torino alla presenza del Ministro dello Sport Andrea Abodi, dalla Ministra al Turismo Daniela Santanchè e di quella alle Disabilità Alessandra Locatelli, del Presidente di Special Olympics Italia Angelo Moratti, del Sindaco Stefano Lo Russo e dell’Assessora allo Sport della Regione Piemonte Marina Chiarelli.
Marco Berton
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