Due momenti accesi hanno caratterizzato il Consiglio comunale straordinario di giovedì, con unico punto all’ordine del giorno l’analisi dettagliata dell’attuale condizione del patrimonio vallivo e del comparto ex Azienda speciale Valli di Comacchio, con ospiti il direttore dell’Ente Parco Massimiliano Costa e dal presidente della cooperativa Work and Belong Alessandro Menegatti. Dopo le loro relazioni, è intervenuta la consigliera de La Città Futura-M5S Sandra Carli Ballola che, in avvio di intervento, ha evidenziato “l’inconsistenza della introduzione dell’assessore Cardi che ancora una volta non indicava alcun progetto dell’amministrazione comunale riguardante le valli di Comacchio e il Parco, così come succede ormai da 4 anni a questa parte”. Un ‘incipit’ su cui è intervenuto Cardi che ha criticato la consigliera per l’attacco alla giunta.
È nato, dunque, un battibecco tra Cardi e Carli Ballola: il presidente del Consiglio comunale Pier Paolo Carli ha redarguito per l’assessore che, volontariamente, ha abbandonato l’aula e richiamato all’ordine anche persone del pubblico intervenute in difesa della consigliera che, dopo l’uscita di Cardi, ha completato il proprio intervento. La lista civica La città futura e il Movimento 5 Stelle hanno espresso “la condanna più netta dell’atteggiamento maschilista, autoritario e antidemocratico dell’assessore all’ambiente Antonio Cardi” e “la solidarietà più sincera” a Carli Ballola. Solidarietà giunta anche dal Pd di Comacchio, dal Movimento 5 Stelle provinciale e da Udi Spazio Donna Comacchio. L’assessore Antonio Cardi non ci sta, e replica: “Sandra Carli Ballola è una consigliera d’opposizione che fa il suo mestiere, ma in consiglio ha solo dimostrato di voler attaccare l’Amministrazione e di non voler approfondire nulla con il Direttore del Parco.
Qualche settimana fa ha presentato un’interrogazione dove ha sollevato critiche alla gestione delle valli da parte del Parco, poi ha sottoscritto una richiesta di Consiglio Comunale Straordinario con audizione del Direttore del Parco e inizia l’intervento da solito “disco rotto” sulle incapacità di quest’Amministrazione a gestire le valli, disinteressandosi del tutto delle risposte del Direttore. Questa è opposizione politica, non è volontà di approfondire alcunché. L’Amministrazione comunale conferma la piena fiducia nel ravennate Massimiliano Costa e invita il Pd di Comacchio a liberarsi delle frustrazioni dovute alla mancata nomina di un assessore regionale ferrarese in modo più costruttivo”. È stato invece espulso dall’aula, anche con l’intervento dei carabinieri, il consigliere di Fratelli d’Italia Bruno Calderoni. Mentre il direttore Costa stava rispondendo ai suoi quesiti, Calderoni è intervenuto per interloquire senza che gli fosse stata data parola. Il presidente Carli, a man di regolamento, ha più volte richiamato il consigliere “che – riporta Carli – ha rivolto anche espressioni offensive e ingiuriose verso l’amministrazione”. Un “atteggiamento inaccettabile” secondo Carli, seguito dal provvedimento di espulsione e la ripresa dei lavori consiliari.
“Se sbaglio, sono il primo a scusarmi – afferma Bruno Calderoni –. Il Consiglio comunale è stato creato ad arte dall’amministrazione comunale che sperava in un clima “ovattato” per il direttore dell’Ente Parco. Poi, il regolamento va rispettato, ma non se usato con arroganza. E la mia reazione è stata legata al “non siamo al bar” proferito dalla vice sindaco Tomasi, quando la stessa si scambiava risolini con il sindaco durante l’intervento di Carli Ballola. E aggiungo che sono stato io stesso a chiamare i carabinieri. È evidente che giunta e presidente del Consiglio comunale sono un po’ nervosetti, perché non trovano nemmeno una lista pronti a sostenerli alle prossime elezioni. E qualora questa polemica e atteggiamenti nei miei confronti dovessero protrarsi, non escludo vie legali”.
Valerio Franzoni
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