Alla sua prima panchina alla Segafredo Arena Dusko Ivanovic concede un turno di riposo a Toko Shengelia, mentre capitan Belinelli marca di nuovo visita per un acciacco muscolare. In un primo quarto dalle percentuali piuttosto scadenti la Virtus si costruisce un massimo vantaggio di 8 punti grazie a Will Clyburn e a Isaia Cordinier, mentre due triple dell’ex di turno Michele Ruzzier contribuiscono ad avvicinare Trieste e si va alla sosta breve sul 17-14. Nel secondo periodo i biancorossi giuliani mettono la freccia con altri due tiri pesanti di Denzel Valentine, reduce da una breve e deludente esperienza a Milano e fuori dopo neanche 14 minuti per due falli tecnici ravvicinati. Ciò nonostante gli ospiti continuano a infilare palle a spicchi nella retina, soprattutto dall’arco dei 6.75 con un ottimo 7/14 che permette al quintetto di coach Jamion Christian di salire fino a +9 prima dell’intervallo sul 32-40. Dopo 20 minuti nel tabellino dei padroni di casa c’è un misero 1/7 da 3. Al rientro sotto canestro le mani dei bianconeri sono più calde, in particolare quelle di Zizic, e un break di 16-7 permette alla Segafredo di rimettere il naso avanti. E quando resta un quarto da giocare il tabellone recita 55-54. L’ultimo periodo si apre con una tripla da 8 metri di Pajola, ma prosegue con un parziale di 0-9 confezionato soprattutto da Jeff Brooks. Poi ci mette del suo anche Colbey Ross con tre tiri da 3 consecutivi alla Steph Curry che ammutoliscono il pubblico virtussino. Finisce 70-78 con 19 punti di Ross, 12 a testa per Brooks e Uthoff e 10 di Ruzzier. Tra le Vu nere il migliore è Ante Zizic con 16 punti, 8 rimbalzi e 24 di valutazione. In doppia cifra anche Cordinier con 14 punti e Clyburn, che chiude a quota 11 ma si spegne alla distanza. Tre minuti in campo e nessun punto per Tucker, sempre più un fantasma. Alle vittorie esterne su Milano e Baskonia segue dunque un’altrettanto sorprendente sconfitta interna con Trieste, che non permette alla Virtus di sfruttare le cadute della capolista Trento e di Milano facendola anzi scivolare al quarto posto in compagnia di Reggio Emilia, vittoriosa a Sassari
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