Capire l’importanza per il territorio delle Comunità Energetiche Rinnovabili e indagare possibili sviluppi e benefici. A questi quesiti ha cercato di dare risposta l’incontro svoltosi oggi, lunedì 16 dicembre , nei locali dell’Antica Armeria di Palazzo Ducale a Lucca dedicato proprio alle esperienze delle Cer sul territorio provinciale.
L’incontro – promosso dal Distretto di Economia civile e dalla Provincia di Lucca e coordinato da Emanuele Pasquini – nasceva dall’esigenza di fare il punto sulla situazione dopo due anni di lavoro del Distretto di economia civile sulle comunità energetiche e, al contempo, come occasione di ripartenza per programmare iniziative future su un tema così attuale, nonché per creare le condizioni di sostegno alle reti territoriali del privato sociale.
Una Comunità Energetica Rinnovabile è un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e amministrazioni locali, cooperative, enti di ricerca, enti religiosi e del Terzo settore, che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti nella disponibilità di uno o più soggetti associatisi alla comunità. In una Cer l’energia elettrica rinnovabile può esser condivisa tra i diversi soggetti produttori e consumatori, localizzati all’interno di un medesimo perimetro geografico, grazie all’impiego della rete nazionale di distribuzione di energia elettrica, che rende possibile la condivisione virtuale di tale energia.
“L’obiettivo principale di una CER – ha spiegato Luca Menesini, consigliere provinciale delegato al Distretto di Economia civile e alle politiche energetiche – è quello di fornire benefici ambientali, economici e sociali ai propri componenti e alle aree locali in cui opera, attraverso l’autoconsumo di energia rinnovabile. La Provincia ha un ruolo importante all’interno del Distretto di economia civile che si occupa anche dell’aspetto del cibo e di quello delle comunità educanti. Il nostro intento è di creare un network virtuoso tra queste esperienze e sostenere certi processi, sollecitando la cittadinanza per promuovere sempre più adesioni da parte sia dei produttori di energia, sia dei consumatori creando relazioni con potenziali finanziatori e sollecitando la nascita di ulteriori comunità energetiche alla luce di un sempre crescente fabbisogno di energia elettrica”.
Nel corso dell’incontro hanno portato il loro contributo fattivo Piero Tartagni (Presidente CER Capannori), Aldo Intaschi (Misericordia Lido di Camaiore) e Francesco Pinagli (Unione Comuni Garfagnana) che hanno raccontato alla platea le tre rispettive esperienze.
La prima esperienza è del Comune di Capannori con una Cer operativa che riunisce produttori e consumatori e sta ampliando le adesioni con investimenti mirati sui pannelli fotovoltaici; la seconda della Misericordia di Lido di Camaiore che promuove una Cer legata agli immobili di proprietà del sodalizio e al progetto di Housing sociale; la terza riguarda l’Unione dei Comuni della Garfagnana che sta partendo con una start – up dedicata, un’esperienza pilota di Cer che intende essere anche il motore di sviluppo delle aree interne.
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