Torre Pedrera, la colonia Bresciana venduta per meno di 800mila euro #finsubito richiedi mutuo fino 100%

La prima asta per la colonia era avvenuta nel febbraio 2023: si partiva da 2,5 milioni di euro. Asta andata deserta, così come le due successive tentate dal tribunale sempre nel 2023. Dopo un anno la quarta asta, e stavolta è arrivata un’offerta (l’unica). L’ex Bresciana è stata venduta a 788mila euro: praticamente un terzo del valore iniziale.

Ignoto chi l’ha acquistata. Attende che sia passato il tempo per eventuali rilanci. Ha già dichiarato (dovrebbe essere un noto imprenditore riminese) che ha intenzione di trasformarla in un resort turistico. Il complesso occupa una superficie di circa 11mila metri quadrati, con vari edifici. Al suo interno ci sono anche una chiesa, un teatro e una sala giochi. La colonia è immersa in un grande parco, dotato di campi da tennis, basket, calcetto e due piscine.

La colonia è vincolata da PTPR regionale e classificata “di interesse storico-testimoniale di limitato pregio architettonico”

Quella dell’ex colonia Bresciana è una storia che parte da lontano. Si tratta di un vero gioiello addirittura dotato di una spiaggia di proprietà ad appena 500 metri di distanza. Fu fondata da don Salvatore D’Angelo e ancora di recente è stata utilizzata come villaggio vacanze per i giovani. L’immobile era stato messo all’asta per salvare i conti della fondazione ’Villaggio dei ragazzi’ che trova sede a Maddaloni (in provincia di Caserta), ed è proprietaria della struttura.

E’ stato anche il luogo che ha ospitato anche  Giulio Andreotti durante le sue partecipazioni al Meeting di Comunione e Liberazione. Nulla da fare invece con i tentativi di salvare la struttura attrverso un impegno della Regione e soprattutto del Comune.

Da Maddaloni si erano nel corso degli anni avanzate varie ipotesi per il salvataggio dell’ex colonia a partire da una vendita diretta dell’immobile per fermare il crollo del prezzo o la complessa operazione per l’acquisto, da parte del comune, della colonia marina tanto cara al fondatore don Salvatore D’Angelo. Poi l’asta con l’aggiudicazione.