L’anticiclone sull’Italia avrà vita breve. Perché già da giovedì cederà sotto la spinta di una perturbazione nord atlantica che raggiungerà le regioni settentrionali, per poi portarsi al Sud. I primi segnali di un cambiamento, spiega 3B Meteo, si avvertiranno già nel corso di mercoledì, quando su Mar Ligure e alto Tirreno rinforzeranno correnti di Libeccio che precederanno la discesa del fronte dall’Europa nordoccidentale. Le prime deboli piogge faranno la loro comparsa tra Toscana centro-settentrionale e Liguria di Levante, esposte al flusso umido da sudovest, mentre sul resto d’Italia le condizioni rimarranno ancora stabili. La situazione peggiorerà ancora di più nei giorni prima del Natale: le feste saranno al gelo.
Il fronte freddo dal 23 dicembre
Un veloce fronte freddo, secondo le ultime indicazioni, dovrebbe attraversare rapidamente la nostra Penisola tra il 23 e il 25 dicembre da nord a sud, scivolando lungo il bordo orientale dell’anticiclone che avrà i suoi massimi sull’Europa occidentale. Questo fronte andrebbe poi a scavare una circolazione di bassa pressione sullo Ionio, alimentata da masse di aria fredda di origine artica.
Quali saranno le regioni più colpite
Con questa evoluzione, sarebbero le regioni adriatiche e quelle meridionali ad essere maggiormente coinvolte dalla fase invernale, con piogge e nevicate. Sul resto della Penisola, invece, le condizioni meteo risulterebbero più asciutte e soleggiate, per via della maggiore protezione offerta dall’anticiclone. Le temperature si manterrebbero al di sotto della media tipica del periodo.
Le incertezze
Questa previsione sebbene supportata dai principali modelli numerici, presenta alcune incertezze:
- Formazione e posizione del minimo sullo Ionio. Piccoli spostamenti del centro di bassa pressione potrebbero influenzare sensibilmente l’estensione e l’intensità dei fenomeni.
- Velocità del fronte. La rapida evoluzione potrebbe portare a variazioni nella tempistica e localizzazione delle precipitazioni.
- Intensità dell’afflusso freddo. La quantità di aria artica coinvolta determinerà l’effettiva quota delle nevicate.
La tendenza verso Capodanno
Nel periodo successivo, l’anticiclone proverebbe ad avanzare verso levante, spinto dalle correnti tese occidentali legate al rinforzo del vortice polare, portando un miglioramento delle condizioni meteorologiche.
Nella fase iniziale, tuttavia, potrebbero persistere condizioni di residua instabilità sulle regioni meridionali. Il clima risulterebbe freddo, ma con temperature in graduale ripresa
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