Processo di appello da rifare per cinque imputati dell’inchiesta “Up and down” che ipotizzava l’esistenza di una cellula agrigentina di un’organizzazione criminale che trafficava cocaina dal Belgio. La cassazione ha accolto in parte il ricorso della difesa e annullato con rinvio quattro condanne decise in primo grado e confermate in appello.
Traffico di cocaina dal Belgio: 4 condanne ridotte, un’assoluzione e un proscioglimento
I giudici della quarta sezione della Corte di appello di Palermo, lo scorso 5 marzo, hanno riformato in parte il verdetto, emesso dal tribunale di Agrigento il 23 dicembre del 2021, a carico dei sei imputati.
Traffico di cocaina dal Belgio, chieste condanne fino a 24 anni
Il favarese 42enne Gaspare Indelicato, condannato in primo grado a 7 anni e 2 mesi per associazione a delinquere e un’ipotesi singola di spaccio, era stato assolto.
Per gli altri cinque imputati era stato disposto il non doversi procedere per alcune singole ipotesi di spaccio con la conseguenza che il solo Stefano Sacco, 60 anni, di Porto Empedocle, unico imputato al quale non si contestava l’associazione a delinquere ma la detenzione illecita di droga, era stato prosciolto.
Per gli altri la pena era stata ridotta, ovvero: 14 anni e 3 mesi a Carmelo Fallea, 49 anni, di Favara (16 anni in primo grado); 6 anni e 8 mesi per Calogero Presti, 50 anni, di Favara (7 anni e 5 mesi); 7 anni e 2 mesi per Carmelo Vaccaro, 45 anni, di Favara (7 anni e 8 mesi); 6 anni e 8 mesi per Rania El Moussaid, 39 anni, originaria del Marocco e residente ad Agrigento (7 anni e 2 mesi).
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La cassazione, adesso, ha deciso un nuovo processo di appello. I difensori (gli avvocati Giuseppe Barba, Danilo Tipo, Nino Gaziano, Salvatore Virgone e Vincenzo Giambrone) hanno contestato l’esistenza di un’organizzazione a delinquere e sostenuto che le intercettazioni fossero inutilizzabili perché disposte in Belgio in assenza di rogatoria internazionale. La questione, con l’accoglimento parziale del ricorso, sarà al centro di un nuovo processo in Corte di appello.
L’operazione, eseguita dai carabinieri, è scattata nel dicembre del 2016. Fallea, peraltro, compare nella lista dei trenta fermati del blitz di ieri mattina sulle famiglie mafiose di Villaseta e Porto Empedocle con l’accusa di avere fatto parte dell’organizzazione che trafficava droga per finanziare i clan.
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