Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Omicidio di Ittireddu: ergastolo confermato per Vincenzo Unali #finsubito richiedi mutuo fino 100%


Ittireddu Per la corte d’assise di appello di Cagliari, Vincenzo Unali, allevatore 66enne di Mores, è il colpevole dell’omicidio di Alessio Ara, manovale 36enne freddato con due colpi di fucile a pallettoni, il 15 dicembre 2016 davanti al portone di casa della madre a Ittireddu.

Un delitto legato a una relazione sentimentale clandestina che la vittima aveva intrattenuto con la figlia di Unali, nel frattempo impegnata in un rapporto ufficiale con un socio in affari del padre. Lo ha stabilito ieri il collegio presieduto dal giudice Massimo Poddighe, che ha condannato Unali all’ergastolo, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore generale Michele Incani. Si tratta della stessa pena a cui Vincenzo Unali era stato condannato in primo grado, nel 2020, con sentenza confermata dalla corte d’assise d’appello di Sassari ma annullata a maggio dello scorso anno dalla Cassazione.

A convincere i supremi giudici erano stati i dubbi manifestati dal legale di Unali, l’avvocato Pietro Diaz, in merito alle perizie sul dna che, per la procura, incastravano l’allevatore. La Cassazione aveva ordinato di celebrare nuovamente il processo a Cagliari, svolgendo stavolta tutte le perizie necessarie a chiarire i dubbi manifestati dalla difesa. Saranno le motivazioni dei giudici cagliaritani a far luce una volta per tutte sulla vicenda, anche se non è improbabile un nuovo ricorso in Cassazione.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti e le motivazioni della sentenza di primo grado, Vincenzo Unali intendeva vendicare l’onore della famiglia, leso dal rapporto clandestino tra Alessio Ara e la figlia, ufficialmente impegnata in una relazione con un socio in affari del padre.

L’incontro fra Ara e la figlia di Unali era avvenuto proprio mentre il manovale di Ittireddu lavorava all’interno dell’appartamento in cui la donna e il compagno sarebbero dovuti andare ad abitare. Una ricostruzione smentita in toto dai famigliari di Unali, alcuni dei quali ora a processo per falsa testimonianza. Diverse le ipotesi alternative formulate dalla difesa, a cominciare da quella che ipotizzava una relazione fra la morte di Ara e quella, l’anno precedente, del suo compare Giampietro Argiolas, ammazzato a Noragugume.

Al centro dello scontro fra accusa e difesa, le analisi sul dna rinvenuto sui pantaloni utilizzati per avvolgere il fucile con cui era stato ucciso Ara. Due le tracce sui pantaloni, una riconducibile senza dubbi a Unali e l’altra a una terza persona. Una sola, identificata come appartenente a Unali, quella rinvenuta sul laccio utilizzato per serrare il fagotto. Prove schiaccianti, per la procura. Generiche e insufficienti, secondo la difesa. Ma i dubbi non sono bastati per convincere i giudici di Cagliari. 

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

Carta di credito con fido

Procedura celere

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui