Fermare la “Salva Milano”. È l’obiettivo della petizione lanciata su Change.org da alcuni comitati civici e ambientalisti milanesi e indirizzata ai senatori che in questi giorni stanno seminando la proposta di legge, che nelle scorse settimane ha superato il test della camera. In soli tre giorni la petizione ha raccolto oltre 2.500 firme di singoli cittadini, comitati, associazioni.
La petizione è stata lanciata da “Facciamo l’appello – Stop consumo di suolo”, raggruppamento milanese di una cinquantina di comitati e associazioni che hanno come mission l’azzeramento del consumo di suolo a Milano e in Lombardia.
Cosa prevede la legge
Il testo in esame, in sostanza, vorrebbe dare un’interpretazione “allargata” alle norme urbanistiche per consentire, tra l’altro, di regolarizzare quanto messo in pratica dal settore urbanistica di Milano nel corso degli ultimi anni: accettare una Scia (Segnalazione certificata d’inizio attività) al posto del permesso di costruire come titolo edilizio. Una scelta che, secondo la procura di Milano, è fuorilegge, di qui numerose inchieste aperte (quasi “fotocopia”) su altrettanti cantieri in città.
Il futuro della Salva Milano
Per il momento non è ancora chiaro quale sarà il futuro della “Salva Milano”. Nelle scorse settimane la minoranza della Camera si era spaccata sul testo e adesso qualche crepa si sta aprendo anche tra le fila della maggioranza al Senato.
Non solo, il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Pierfrancesco Majorino, intervistato da Radio Popolare nelle scorse ore, ha aperto a una possibile modifica del testo di legge: “Dobbiamo far sì però che questo intervento non divenga una sorta di definizione di tutte le scelte future in materia urbanistica”.
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