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governo pone fiducia, le novità su pensioni, bonus e tasse nella legge di bilancio #finsubito prestito immediato


La Manovra 2025 arriva oggi alla Camera, in diretta l’esame del testo della prossima legge di bilancio a Montecitorio con la discussione generale. L’esame proseguirà anche domani, venerdì 20 dicembre con le dichiarazioni di voto e le votazioni per appello nominale alle 11:00: il voto finale è atteso nella serata di domani, o al più tardi sabato mattina. Tutte le novità nella prossima manovra finanziaria su pensioni, irpef e taglio del cuneo fiscale, nuovi bonus e tasse.

Tensioni questa mattina all’apertura dei lavori, per via dell’assenza dei membri del governo. I parlamentari dell’opposizione hanno chiesto e ottenuto la sospensione dell’Aula. Poi, circa un’ora dopo, sono giunti in Aula i ministri Giorgetti e Ciriani. Assente invece la premier Meloni.

Negli ultimi giorni, prima dell’approdo in Aula, si sono registrate alcune polemiche, in particolare sull’emendamento dei relatori che proponeva di innalzare lo stipendio dei ministri non eletti per portarlo a livello dell’indennità dei ministri nominati da parlamentari. Dopo gli attacchi delle opposizioni, il governo ha deciso di modificare il testo dell’emendamento, prevedendo solo un rimborso per le spese di trasferta solo da e per il domicilio/residenza, per i ministri non parlamentari e non residenti a Roma. Altra questione quella dei pedaggi autostradali: è saltata alla dine la proposta del governo, che avrebbe comportato un incremento delle tariffe autostradali dell’1,8% nel 2025. Tra le ultime novità nella manovra anche il bonus elettrodomestici.

L’esame della Manovra in diretta dalla Camera:

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Il governo pone la questione di fiducia alla Camera

Il governo, con il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha posto in Aula alla Camera la questione di fiducia sulla legge di Bilancio.

In Aula la discussione generale sulla manovra, a breve il governo metterà la fiducia

È slittata di un paio di ore la tabella di marcia della manovra, rispetto a quanto inizialmente previsto in capigruppo alla Camera. Il governo dovrebbe mettere la fiducia sul testo intorno alle 13, quindi alla stessa ora di domani inizierà la chiama per il voto. La maggioranza punta a chiudere in ogni caso entro domani sera, intorno alle 23, dopo l’ok del Consiglio dei ministri alla nota di variazione. Il provvedimento passerà poi al Senato, dove la commissione Bilancio inizierà l’esame lunedì 23 dicembre.

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Grimaldi (Avs): “Non avevano visto 100 mln nel testo, ma si può fare una manovra così?”

“È un Governo che va avanti per espedienti. Non avevano visto 100 milioni, cosa che gli permette di evitare il ritorno in commissione della Manovra ma questa è anche la conferma che il maxi emendamento senza relazioni tecniche di fatto non aveva coperture ponderate: ma si può fare una Manovra così? È l’ ennesima prova di quanto gli importi poco del Paese. Dunque o soldi c’erano: potevano essere messi sul fondo per morosità incolpevole, ad esempio, o in altri capitoli: noi dell’opposizione abbiamo investito 10 milioni l’anno per stabilizzare 300 precari della ricerca. Ne avremmo potuto stabilizzare 3000“, attacca Marco Grimaldi, vicepresidente di AVS alla Camera, dopo aver preso atto che non ci sarà il ritorno in commissione della Manovra come era previsto.

Il testo della manovra non ritorna in commissione Bilancio: copertura in eccesso

Scongiurato il ritorno in commissione del testo della legge di Bilancio: la Ragioneria non ha rilevato necessità di intervenire sul testo. Al contrario avrebbe individuato  una sovracopertura di circa 100 milioni l’anno per i prossimi due anni per la manovra approdata questa mattina in Aula a Montecitorio e sulla quale è in corso la discussione generale

Il calendario della Manovra: domani l’ok finale alla Camera

Resta confermato l’obiettivo di arrivare al via libera  della Camera alla manovra entro la serata di domani, venerdì 20 dicembre. La fiducia è attesa per le 13, mentre domani le dichiarazioni di voto dovrebbero iniziare alle 12, per poi proseguire con la chiama e intorno alle 14.20 gli ordini del giorno. Il voto finale dell’Aula dovrebbe arrivare intorno alle 23. In questo modo la manovra non dovrebbe slittare a sabato mattina. La seconda lettura invece partirà invece lunedì 23 in commissione, mentre l’ok del Senato è previsto tra Natale e Capodanno.

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Con la manovra 2025 aumentano i fondi per il Ponte sullo Stretto di Messina

La legge di bilancio per il 2025 contiene anche uno stanziamento aggiuntivo per il Ponte sullo Stretto: con una rimodulazione dei fondi all’interno dei vari capitoli di spesa dello Stato arrivano 1,5 miliardi di risorse in più che portano il totale della spesa per ora prevista a 13,5 miliardi.

Giorgetti: “Opposizione protesta? Legittimo è nata per questo”

“È legittimo, l’opposizione è nata per protestare. Anch’io quando ero all’opposizione protestavo”. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, commenta così la reazione delle opposizioni nell’Aula della Camera all’assenza dei rappresentanti del Governo all’inizio della discussione generale sul Ddl bilancio. Il ministro dell’Economia è stato interpellato dai cronisti nel Transatlantico a Montecitorio.

Per le 11 l’esecutivo dovrebbe porre la questione di fiducia sulla Manovra (il relativo voto e il via libera in prima lettura sono programmati per domani), ma non è esclusa l’ipotesi che il ddl possa tornare nella commissione Bilancio per correzioni di carattere tecnico.

Ires premiale nella finanziaria 2025: come funziona la misura per le imprese

Una delle novità più rilevanti del testo della legge di Bilancio riguarda l’introduzione dell’Ires premiale, una misura pensata per incentivare le imprese che reinvestono gli utili aziendali. In particolare, alle aziende che destinano l’80% dei propri utili a riserva e investono almeno il 30% di questi fondi in beni strumentali, verrà applicato un taglio dell’Ires dal 24% al 20%. Inoltre, per beneficiare di questa agevolazione, le imprese dovranno anche aumentare l’occupazione, assumendo personale a tempo indeterminato e non ricorrendo alla cassa integrazione. Anche il settore bancario è coinvolto dalla manovra, con un contributo pari a 400 milioni, destinato a coprire gli sgravi fiscali previsti per le imprese.

I nuovi bonus della legge di Bilancio: le novità

Nella manovra 2025 è stato inserito un bonus per le attività extra-scolastiche dei giovani da 6 a 14 anni in nuclei con reddito Isee fino a 15mila euro: sarà il fondo ‘dote famiglia’, con 30 milioni per il 2025, ad erogare il contributo ad associazioni, società sportive dilettantistiche ed enti del terzo settore.

Arriva poi un fondo per il sostegno alle attività educative formali e non formali, ovvero sia quelle che avvengono all’interno delle istituzioni scolastiche sia quelle che si svolgono al di fuori. Un emendamento approvato dalla commissione Bilancio della Camera prevede l’istituzione del Fondo con 10,5 milioni in tre anni per finanziare “iniziative dei comuni, da realizzare anche in collaborazione con enti pubblici e privati ovvero con le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione”. L’obiettivo della norma è quello di “incentivare e sostenere in tutto il territorio nazionale le attività educative e ricreative, anche non formali, che coinvolgono i bambini e gli adolescenti, di contrastare la povertà educativa e l’esclusione sociale, di favorire il protagonismo delle nuove generazioni”, in coerenza con le linee guida per la partecipazione di bambine e bambini e ragazze e ragazzi adottate con decreto del Ministro per le pari opportunità e la famiglia il 12 luglio 2022. Le iniziative possono essere svolte, anche attraverso accordi con i comuni limitrofi, presso le scuole, i centri estivi, i servizi socioeducativi territoriali, i centri con funzione educativa e ricreativa per i minori, gli enti religiosi o con altre modalità definite nella co-progettazione.

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Tra le misure anche un Bonus bebè: per incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno, per ogni figlio nato o adottato dal 1 gennaio 2025 è riconosciuto un importo una tantum pari a 1.000 euro, erogato nel mese successivo al mese di nascita o adozione. Il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente deve avere un Isee non superiore a 40.000 euro annui. Sempre sul fronte famiglie, il congedo parentale a sostegno di maternità e paternità fino al sesto anno di vita del bambino viene esteso dal 60% all’80% della retribuzione da due a tre mesi. Nella determinazione dell’Isee non incidono le erogazioni relative all’assegno unico e universale.

M5s ironizza: “Assenza ministri è protesta per il mancato aumento degli stipendi in manovra?”

“Assistiamo all’ennesima assoluta mancanza di rispetto nei confronti di questo parlamento e chiediamo l’intervento di Fontana. In queste settimane abbiamo assistito a una gestione pessima dei lavori sulla Legge di Bilancio, una confusione totale, con emendamenti che arrivavano all’ultimo minuto. Quasi certamente dovremo tornare in Commissione e l’assenza del governo di stamani è la ciliegina sulla torta. Questo è il fantastico mondo di Giorgia. Nella vita reale, se un operaio arriva in ritardo rischia il licenziamento, mentre voi vi permettete il lusso di non presentarvi neanche. Mi sorge un dubbio: non è che gli esponenti di Governo non parlamentari e residenti a Roma stanno scioperando per non avere avuto l’aumento di stipendio come i non residenti? Compratevi una sveglia, siete senza vergogna. Maggioranza, governo: recuperate un minimo di dignità altrimenti andate a casa”, ha detto in Aula il deputato del Movimento 5 Stelle, Leonardo Donno.

Nell’Aula della Camera dopo le polemiche arrivano Giorgetti e Ciriani per la discussione generale

Nell’Aula della Camera, impegnata nella discussione generale sulla manovra, sono arrivati i ministri ai Rapporti col Parlamento, Luca Ciriani, e all’Economia Giancarlo Giorgetti.

Irpef e taglio del cuneo: cosa c’è nella manovra 2025

Nella manovra da oltre 30 miliardi, più della metà dei fondi sono impegnati dalla conferma del taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 40mila euro e dalla norma che conferma le tre aliquote (23%, 35% e 43%) e i relativi scaglioni di reddito in vigore nel 2024  Niente da fare invece per la riduzione dal 35 al 33% della seconda aliquota Irpef: per finanziarla sarebbero serviti 2,5 miliardi di euro da raccogliere tramite il concordato preventivo biennale, che però ha mancato il target necessario. Se ne riparlerà con un decreto ad hoc nei tra febbraio e marzo.

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Pensioni, come cambiano con la manovra del governo

La legge di Bilancio non contiene una riforma organica del sistema pensionistico: si confermano Quota 103, Opzione Donna e Ape Social. Ma ci sono aumenti previsti per le pensioni minime: passeranno da 614,77 a 616,67 euro. Inoltre chi è nel sistema contributivo potrà cumulare la previdenza obbligatoria e quella complementare per raggiungere un assegno pensionistico pari a tre volte il minimo, per anticipare la pensione a 64 anni.

Rampelli rassicura l’Aula: “A breve arriverà un ministro”

“Il testo della legge di bilancio è ovviamente depositato, reperibile e consultabile. Questo per fugare ogni dubbio” e “ho notizie della presenza di qui a breve di un ministro”, ha detto il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, durante la seduta dell’Aula, rivolgendosi alle opposizioni che hanno protestato per l’assenza del governo in apertura di seduta sulla Manovra.

Cosa prevede la Manovra finanziaria 2025: tutte le misure nel testo

La manovra 2025 vale oltre 30 miliardi. Più della metà delle risorse sono state impiegate per la riduzione del cuneo fiscale per i redditi fino a 40mila euro e il passaggio a tre aliquote Irpef.

Tra le ultime novità, ci sono la possibilità di anticipare la pensione a 64 anni, cumulando previdenza obbligatoria e quella complementare, l’Ires premiale, la norma che prevede un taglio dell’imposta di 4 punti, dal 24% al 20% per le imprese che investono e assumono. L’aliquota ridotta si applica in presenza di precise condizioni: una quota non inferiore all’80% degli utili dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2024 va accantonata ad apposita riserva e che un ammontare non inferiore al 30% degli utili accantonati nel 2024 e non inferiore al 24% nel 2023 vada a investimenti che non devono, in ogni caso, essere inferiori a 20.000 euro. Le aziende dovranno anche aumentare gli occupati a tempo indeterminato di almeno l’1% e non devono aver fatto ricorso alla cassa integrazione nell’esercizio in corso al 31 dicembre 2024 o in quello successivo,

E ancora, il Bonus per l’acquisto di elettrodomestici di elevata efficienza energetica non inferiore alla nuova classe B, prodotti in Europa, con contestuale smaltimento del vecchio. La proposta approvata stanzia una dotazione di 50 mln per la misura, fino ad esaurimento delle risorse. Il contributo dovrà essere non superiore al 30% del costo dell’elettrodomestico e comunque di un massimo di 100 euro, elevato fino a 200 euro per le famiglie con Isee entro 25.000.

È stato inoltre incrementato il Reddito di libertà: che aumenta di un milione di euro dal 2025 il Fondo del reddito di libertà per garantire l’indipendenza economica e l’emancipazione delle donne vittime di violenza.

Approvato poi durante le battute finali in Commissione Bilancio della Camera l’emendamento riformulato dei relatori sul trattamento economico dei ministri e i sottosegretari non parlamentari. L’ultima stesura del testo prevede che i ministri e i sottosegretari non parlamentari e non residenti a Roma abbiano diritto al rimborso delle spese di trasferta “da e per il domicilio o la residenza” per l’espletamento delle proprie funzioni. Per finanziare la misura viene istituito presso la presidenza del Consiglio dei ministri un fondo da 500mila euro dal 2025.

Nel rush finale, stando alla bozza di testo che integra le modifiche apportate, sono state anche inserite una serie di micro-misure: alcune rispondono alle richieste di determinate categorie, altre sono un punto di partenza per interventi che richiederebbero investimenti assai più consistenti. Ad esempio, arriva un fondo per aiutare le famiglie in stato di bisogno a pagare le rette delle mense scolastiche, ma la dotazione iniziale è di appena 500mila euro per il 2025 e il 2026, e di un milione negli anni a seguire.

Nel testo anche alcune novità sul fronte della salute, come i fondi al bonus psicologo e allo psicologo a scuola. È arrivato poi il via libera a un fondo per la stabilizzazione dei ricercatori del Cnr

Boccia (Pd) attacca: “Per la terza volta nella legge di Bilancio non c’è nulla”

“Per la terza volta sotto il vestito non c’è nulla”. A dirlo, intervistato dalla Stampa, è Francesco Boccia, capogruppo del Pd al Senato, in merito alla legge di bilancio. “Credo che siamo arrivati al dunque, la propaganda non basta più e non hanno più scuse da inventarsi” sottolinea. “La prima manovra l’hanno scaricata su Draghi – attacca – dicendo che l’aveva scritta lui. Per la seconda si sono creati l’alibi del Superbonus, negando l’evidenza, cioè che per due anni l’hanno prolungato loro, solo l’anno scorso lo hanno votato per le villette”.

Per Boccia, “se guardiamo alle previsioni di crescita, erano totalmente sbagliate per il 2023 e il 2024 e lo saranno anche nel 2025: Giorgetti ha stimato un +1,2%, Bankitalia e altre fonti autorevoli hanno già detto che non andremo oltre lo 0, 8%. Poi ci sono i dati sull’occupazione”. Quanto a una fiducia sulla manovra dice: “Una bella sfacciataggine, dopo aver battuto tutti i record quanto a richieste di fiducia. La verità è che serve a loro per non dividersi su tanti temi”.

Opposizioni protestano per l’assenza del governo: “Manca di rispetto al Parlamento”

Le opposizioni protestano in Aula per l’assenza del governo in apertura della seduta. Dopo la sospensione dei lavori è giunta la sottosegretaria Lucia Albano. “Il governo non c’era alle 8, è un caso di sciatteria istituzionale. Il ministro Ciriani venga a scusarsi”, ha detto il dem Federico Fornaro. “Ci uniamo alle considerazione del collega: i banchi della maggioranza, di governo e dell’Aula completamente vuoti, in spregio ai colleghi e alla legge di bilancio”, ha detto Valentina Grippo di Azione. “È l’ennesima mancanza di rispetto nei confronti del Parlamento, chiediamo l’intervento di Fontana”, sono state le parole di Leonardo Donno del M5s.

Della Vedova (+Europa) chiede a Fontana di convocare la premier Meloni e il ministro Ciriani

“L’assenza del governo in Aula stamattina è inqualificabile e gravissima. In quanto a rispetto istituzionale, siamo già oltre il limite previsto senza che il governo si dimentichi di mettere la sveglia la mattina in cui in Aula c’è la legge di bilancio. Chiedo che il Presidente Fontana convochi la Presidente del Consiglio Meloni e il ministro Ciriani per comunicare loro che il Parlamento della Repubblica non aspetta i comodi del governo”. Lo ha detto nell’aula di Montecitorio il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova, commentando l’assenza del governo in fase di discussione generale della legge di bilancio.

Guerra (Pd): “Ore 8 convocata aula, il governo non si presenta. Ma da chi siamo governati?”

“Ore 8 convocata aula per tempi ipercompressi della legge di bilancio che sarebbe la legge piu importante dell’anno. Il Governo non si presenta. Adesso lo hanno chiamato. Forse arriva …alle 8.35. Ma da chi siamo governati?”, ha detto la deputata democratica Maria Cecilia Guerra stigmatizzando il modo “caotico e irrrispettoso” con cui il governo sta gestendo lamanovra.

Quando ci sarà il via libera definitivo alla Manovra 2025: le tappe verso l’approvazione

La manovra del governo è approdata oggi in Aula alla Camera ma il suo iter si profila accidentato e quasi certamente sarà necessario un ritorno in commissione. La maggioranza ha aperto ad aggiustamenti tecnici ma le opposizioni temono possano essere interventi più corposi. L’obiettivo della maggioranza è l’approvazione finale della Camera entro la mezzanotte di venerdì ma non è escluso che possa slittare a sabato mattina. Secondo il calendario della capigruppo, dopo la discussione generale, le votazioni non inizieranno prima delle ore 11, con fiducia. Domani, Venerdì 20 dicembre, dalle 11, si svolgeranno le votazioni per appello nominale, con dichiarazioni di voto alle 9.30. Dalle 12.30 alle 20, invece, previste le votazioni dei restanti articoli, delle proposte emendative e degli ordini del giorno. Dalle 20 alle 21 ci sarà l’esame della Nota di variazioni e dalle 21 alle 22.30 le dichiarazioni di voto e voto finale sul provvedimento. Quindi ci sarà il passaggio al Senato, da lunedì. L’ok finale arriverà tra Natale e Capodanno, presumibilmente il 28 dicembre.

Gadda (Iv): “Opposizioni chiedono rispetto alla presidente del Consiglio”

“Mi associo all’intervento dei colleghi, ci ritroviamo a iniziare i lavori 40 minuti dopo” l’inizio concordato, ha detto la deputata di Iv Gadda, prendendo la parola in Aula. “La presidente del Consiglio non dica cose che non sa. Non c’è stato un accordo con le opposizioni di mettere la fiducia, le opposizioni chiedono rispetto. Almeno che ci sia un dibattito, la discussione generale è un momento importante, questa legge di Bilancio ha una serie di errori, probabilmente dovremo tornare in Commissione”.

Cosa succede oggi alla Camera per la fiducia alla legge di bilancio

Il calendario dei lavori di oggi alla Camera prevede, dalle 8, la discussione generale. Quindi il governo metterà la fiducia, non prima delle 11. A quel punto l’iter proseguirà direttamente nella giornata di venerdì: dalle 9.30 inizieranno le dichiarazioni di voto e poi, dalle 11, la chiama dei deputati per il voto di fiducia. Alle 12.30 di venerdì, inizieranno le votazioni sul provvedimento, compresi gli odg. Dalle 21 previste poi le dichiarazioni di voto e il voto finale della manovra, che a quel punto potrà passare al Senato, la prossima settimana.

Governo assente alla discussione generale sulla legge di Bilancio: seduta sospesa

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La seduta di questa mattina si è aperta alle 8:11. Il presidente di turno della Camera Rampelli ha constatato l’assenza del governo in Aula. Il deputato Grimaldi ha preso la parola e ha fatto notare i banchi vuoti: “Mancano i soldi per le sveglie”, ha ironizzato. “Chiediamo la sospensione dei lavori”, ha detto il deputato di Avs. A quel punto la seduta è stata sospesa, e riprenderà alle 8:35.

Dove seguire l’esame della Manovra alla Camera in diretta streaming

I lavori di Montecitorio potranno essere seguiti sulladiretta streaming sul sito della Camera oppure si può seguire la diretta dal canale youtube di Fanpage. Per le dichiarazioni di voto e il voto finale, è stata indicata la finestra 21-22.30 di venerdì. Per questo passaggio, su richiesta dell’opposizione, è stata chiesta e ottenuta la diretta televisiva sulla Rai. Restano però alcune incognite, legate al lavoro di riscrittura del testo, partito subito dopo il voto della commissione Bilancio. Se durante l’esame dovessero emergere delle incongruenze che, anche se minime, queste andrebbero corrette, trattandosi di capitoli di spesa. In questo caso il testo dovrebbe necessariamente tornare in commissione prima di tornare in Aula.

Manovra 2025 alla Camera, al via l’esame della legge di bilancio in diretta

La manovra è appena approdata in Aula, con ritardo rispetto alla tabella di marcia. Ora la maggioranza vuole procedere spedita, per arrivare all’approvazione definitiva a Montecitorio venerdì 20. Nella tarda mattinata di oggi è attesa la questione di fiducia. Quindi i lavori proseguiranno venerdì 20 dicembre, con le votazioni per appello nominale dalle 11 (con dichiarazioni di voto alle 9:30). Il voto finale è atteso nella serata di venerdì, dalle 21 alle 22:30. In caso di intoppi e nuovi ritardi il via libera potrebbe arrivare nella mattinata di sabato.

Se non ci saranno intoppi, lunedì 23 dicembre ci sarà l’apertura della sessione di bilancio al Senato. Se il timing verrà rispettato, la manovra inizierà a essere esaminata lunedì nella commissione Bilancio di Palazzo Madama, per approdare in Assemblea il 27 dicembre ed essere approvata il successivo sabato 28 dicembre.





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