Relicta ha creato una bioplastica ecologica e sostenibile usando le lische e la pelle del pesce che si dissolve in acqua in 20 giorni
Una startup innovativa di Sassari sta rivoluzionando il mondo delle plastiche, creando un materiale ecologico e sostenibile utilizzando gli scarti del pesce. La società Relicta ha ideato una bioplastica che non solo è facilmente smaltibile, ma che si dissolve completamente in acqua, risolvendo uno dei principali problemi legati ai rifiuti di plastica.
Questo materiale è stato sviluppato a partire da lische e pelle di pesce, come il salmone, ma il team sta già studiando altre tipologie di pesce. La bioplastica di Relicta ha la capacità di comportarsi come una plastica tradizionale, ma senza gli impatti ambientali dannosi che caratterizzano le plastiche convenzionali.
La grande innovazione sta nel fatto che il materiale, una volta inutilizzato, si scioglie nell’acqua: impiega circa 20 giorni a dissolversi in mare o a temperatura ambiente, mentre in acqua bollente il processo è quasi immediato.
Questo materiale può essere consumato dai pesci
Inoltre, sebbene si sciolga in acqua, questo materiale non ha alcun effetto negativo sull’ambiente, in quanto non è nocivo per la fauna marina e può addirittura essere consumato dai pesci. La bioplastica non ha odore e possiede un aspetto trasparente, rendendola idonea a molteplici usi, come la plastica tradizionale, sebbene non sia adatta per prodotti come bottiglie d’acqua.
L’idea di questa bioplastica è nata nel 2017 grazie al ricercatore Davide Sanna che ha sviluppato il materiale con il supporto di un team di giovani ricercatori provenienti da diverse discipline. La startup ha ricevuto un forte sostegno, tra cui finanziamenti da importanti investitori e aziende, e ha partecipato a numerosi bandi, conquistando l’attenzione di grandi realtà internazionali.
Tra le prime a interessarsi alla bioplastica di Relicta sono state le imprese dell’industria del pesce, poiché il materiale è altamente in linea con i principi dell’economia circolare, utilizzando scarti che normalmente vengono scartati.
Il percorso della startup, che ha sede a Sassari, è stato caratterizzato da un successo crescente. Nonostante le difficoltà iniziali nel mercato locale, Relicta ha trovato riscontri positivi soprattutto fuori dalla Sardegna, ma ora la politica e l’innovazione isolane stanno iniziando a prestare attenzione al progetto. La startup è in attesa della firma di un contratto che potrebbe portarla alla notorietà internazionale, un passo che potrebbe segnare una vera e propria svolta nel settore delle bioplastiche.
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Fonte: Relicta
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