Pugni e insulti alla moglie davanti ai figli, 47enne condannato: non accettava la separazione #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

PORDENONE – Un marito violento, che non esitava a picchiare la moglie davanti ai figli. A tormentarla quando lei ha deciso di interrompere la relazione, minacciarla e insultarla. L’uomo, 47 anni, nazionalità albanese, è stato processato per lesioni aggravate dal fatto che la vittima era la coniuge e che l’ha picchiata davanti ai figli minorenni, per stalking o, in alternativa, maltrattamenti in famiglia e per non aver provveduto versare gli alimenti. Difeso all’avvocato Guido Galletti, è stato processato con rito abbreviato accendendo allo sconto di pena di un terzo. Ieri la sentenza. Il giudice monocratico Eugenio Pergola gli ha inflitto 2 anni e 8 mesi di reclusione ritenendo più grave il reato di maltrattamenti in famiglia (che ha prevalso sull’ipotesi di atti persecutori). Dovrà anche mantenersi in carcere, dove si trova in misura cautelare per non aver rispettato l’ordine del Tribunale che gli vietava di avvicinarsi alla moglie. A moglie e figli, costituiti parte civile con l’avvocato Antonella Dimastromatteo, sono stati stabili complessivamente 4.500 euro in relazione alle lesioni; Ulteriori 15mila euro per i maltrattamenti e ulteriori 6.300 euro per i mancati alimenti. È stato anche condannato a rifondere gli onorari dell’avvocato di parte civile prima che la moglie fosse ammessa al gratuito patrocinio (1.500 euro), a cui si aggiungono ulteriori 3.500.