Guilbert para sulla linea: rosso e rigore di Castellanos. Nella ripresa Morente fa 1-1, poi il montenegrino indovina il destro della vittoria. Ma Kaba e ancora Morente graziano Provedel in pieno recupero
Risposta immediata. Anche se per darla la Lazio ha faticato parecchio. Eppure i biancocelesti vincono 2-1 a Lecce, si rialzano dopo lo 0-6 subito lunedì con l’Inter e si prendono, almeno momentaneamente, il quarto posto in classifica. Con il Lecce ridotto in 10 dal recupero del primo tempo (espulso Guilbert), sono decisivi i gol di Castellanos, su rigore (48′ della prima frazione di gara) e Marusic (all’87’). Il Lecce, pur in inferiorità numerica aveva pareggiato a inizio secondo tempo con Tete Morente, e aveva sfiorato il 2-2 con Kaba (traversa). Nel finale tensione per un sasso lanciato dalla tribuna in direzione di Guendouzi.
LA GARA
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Baroni recupera Romagnoli e lo schiera al centro della difesa. Isaksen, Dia e Zaccagni si muovono invece dietro a Castellanos. Il Lecce risponde con il 4-3-3 con Pierotti, Krstovic e Tete Morente. Sono i padroni di casa a tenere più palla, con la Lazio che però fin dai primi minuti si rende pericolosa in contropiede: al 6′ è Lazzari, dal limite, a mettere in difficoltà Falcone. Il Lecce risponde con Tete Morente che, con una conclusione al volo, impegna Provedel. I biancocelesti sfruttano gli spazi che il Lecce concede e al 25′ sfiorano il vantaggio con Isaksen che, di testa, si fa respingere la conclusione da Coulibaly con Falcone a terra. Pochi minuti dopo è ancora il danese a sfiorare il vantaggio: lanciato da Castellanos, Isaksen mette in seria difficoltà il portiere avversario. Il Lecce spinge e guadagna una serie di calci d’angolo (5-0 a fine primo tempo), ma non riesce a creare occasioni nitide. Dalll’altra parte è Castellanos a impegnare ancora Falcone: l’argentino, spalle alla porta, si alza il pallone e calcia al volo da fuori, trovando però pronto il portiere leccese. Il primo tempo si chiude con l’episodio che indirizza la partita: Rovella recupera palla al limite e imbuca per Castellanos che calcia con forza, Falcone para, il Taty ci riprova e Guilbert respinge di pugno sulla linea di porta. Per l’arbitro Manganiello è rosso e rigore, che proprio Castellanos trasforma portando avanti i suoi.
LA RIPRESA
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Nel secondo tempo la Lazio sembra voler chiudere la partita, con Tavares che cerca Dia in area, ma è bravo Baschirotto ad anticipare l’africano. Il Lecce però non si fa intimidire con Tete Morente che batte Provedel con un tiro potente e preciso dal limite che si infila nell’angolino. La Lazio prende campo e alza il ritmo, i padroni di casa sono però bravi a concedere pochi spazio pur giocando in inferiorità numerica. I biancocelesti trovano anche il gol con Dia, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. La Lazio gioca anche con la linea difensiva molto alta, con il Lecce che, con personalità , cerca più volte l’imbucata costringendo Provedel a intervenire in più occasioni ben oltre la propria area di rigore. La partita è viva, le squadre sono lunghe ed entrambe cercano la vittoria, ma nelle due trequarti campo regna la confusione. E così, all’87’, il gol del 2-1 della Lazio, per quanto cercato e voluto, è anche fortunoso: sugli sviluppi di un calcio d’angolo è Marusic, al volo, a bucare Falcone. Al 95′ Kaba, servito da Rebic, colpisce in pieno la traversa di testa. Sulla respinta è Pierotti a divorarsi il 2-2, calciando fuori da ottima posizione. Finisce così: al Lecce resta solo la buona prestazione, la Lazio si prende i 3 punti e il quarto posto. In attesa della Fiorentina che lunedì sfiderà l’Udinese.
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