SERIE D – Marco Calatano esce di scena dopo l’ok per il concordato, il ds Paolucci diserta la sala stampa come il calciomercato di dicembre… Bolzan minuti contati, attenzione perchè l’esterno non ha ancora risolto
“Pippo Simoni devi vendereeee, vendereeee, vendereeeee” a Fermo ha preso il posto di “A Natale puoi”. Il coro è rimasto nelle orecchie ed anche nella bocca, se è vero che in tanti hanno continuato a cantarlo pure a partita finita mentre se ne tornavano a casa. A proposito, qualcuno adesso non mangerà il panettone. Si è messo a dieta, ad esempio, Marco Catalano. Lo ha fatto di suo spontanea volontà: ha deciso di dimettersi. Ma qualcuadra non cosa. Il direttore amministrativo lascia proprio adesso che – comunicazione ufficiale di pochi giorni fa – la Fermana ha annunciato di aver raggiunto l’ok definitivo per il concordato di ristrutturazione dei debiti.
I conti, dunque, stavano tornando. E perchè mai, allora, uno che dovrebbe far quadrare i conti dovrebbe dimettersi? “Si sente parlare di società spaccata – ha detto Catalano -. Non voglio alibi. Serve una scossa, ci si può salvare. Confido nel buon operato del dg Ruggeri e del ds Paolucci”. E’ sembrata più una provocazione lanciata in sala stampa. La famiglia Simoni, Pippo con babbo Umberto al seguito, se n’era andata già a fine primo tempo con la Fermana sotto nel punteggio. Il pareggio di Bianchimano non l’hanno neppure visto ma i venti di tempesta che avvolgono i canarini non smettono di soffiare. Ora Ruben Dario Bolzan potrà essere tranquillamente mandato al prato con un esonero che l’altra parte della società caldeggiava da un po’. Ruggeri e Paolucci hanno l’alternativa pronta? Il buon Mosconi, purtroppo, si è accasato…
Povero Bolzan. Farà la fine di Guido e Stè. Tutte bandiere ammainate. Gli ex giocatori che tornano da allenatori per amore (o per disperazione) stanno facendo tutti una finaccia, da Di Fabio a Protti. Ruben Dario non sarà un Demone come Simone Inzaghi, però una lancia va spezzata a suo favore. Dopo Fossombrone aveva chiesto dei rinforzi, non è arrivato nessuno e il mercato di dicembre intanto è chiuso – si può lavorare con le risoluzioni o tra gli svincolati -. Barchi, 2004, è stata una occasione tampone ed ora è un doppione di Casucci, il romeno Dragomir ha zero presenze nella sua vita e l’unico innesto vero – il 2000 D’Agostino, da rivedere… – è arrivato soltanto grazie al benestare del suo procuratore, che è lo stesso di Bolzan. Paolucci era andato sulla stampa a pubblicizzare gente mai arrivata (Palazzolo dove sei?????), finendo per non prendere nulla di ciò che il tecnico gli aveva chiesto.
Attenzione, però! La Fermana ha il colpo in canna. Il nuovo vero colpo di mercato può essere…Daniele Ferretti, il classe ’86 messo alle porte ma che non ha ancora firmato la risoluzione. Verrà reintegrato ora che sarà cacciato Bolzan? Un Bolzan che ha i minuti contati, un po’ come contati erano i suoi giocatori, anche se il tecnico argentino col Castelfidardo è riuscito nell’impresa di sbagliare la formazione pur non avendo alternative. Lasciare in panca Sardo, l’unico che può determinare con una giocata, è stato un autogol. Il mister è colpevole di non essersi mai schierato veramente. Chissà se con i suoi dirigenti ha avuto mai l’ardore di voler chiarire le questioni così come cercava di fare con la stampa. Pensando a Bolzan, rimarranno indelebili le sue uscite. “Non toccate i nostri 2006”. Poi oggi, nella partita della vita, ha dovuto cambiare ruolo a Mavrommatis, proprio perchè di terzini 2006 affidabili non ce n’erano… E ancora: “Non è assolutamente vero che Tomassini mi è stato consigliato da Cornacchini”. Sì, vabbè.
L’addio di Catalano, ennesimo terremoto societario – stavolta, però, almeno non arriveranno smentite in stile addio di Carlo Nori, consulente finanziario presentato nell’estate 2023 e durato 10 giorni… -, avrà per forza di cose dei risvolti. Possibile che lo segua Matteo Rossetti, mentre Paolucci e Ruggeri potranno operare in santa pace. Ora sì che, magari, arriveranno nuovi calciatori. La chiusura è invece dedicata a questa società che è un porto di mare tra nuovi responsabili dei rapporti coi tifosi e nuovi vice presidenti. Cos’è cambiato dai tempi di Andrea Tubaldi? Assolutamente niente. Buon Natale a tutti.
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