GENERAL CONTRACTOR80PAPERDI CASERTA69
GENERAL CONTRACTOR : Ponziani 6, Malatesta ne, Carnevale ne, Bruno 15, Di Emidio 6, Nisi ne, Berra 6, Valentini 10, Marulli ne, Cena 13, Petrucci 15, Zucca 9. All. Marcello Ghizzinardi.
PAPERDI CASERTA: Kumer ne, Romano 10, Mastroianni 4, Azzaro, Marchiaro, Laganà ne, D’Argenzio 21, Ricci 5, Giorgi 16, Diouf, Heinonen 14, Pisapia,. All. Damiano Cagnazzo.
Arbitri: Di Gennaro (Rm), Tommasi (Fr).
Parziali: 19-20, 37-33, 63-52.
Troppa General Contractor per una Paperdi che regge solo per un tempo i ritmi della squadra di casa prima di alzare bandiera bianca e del -21 a metà ultimo quarto. Gara con poca storia, equilibrio solo nel primo quarto chiuso con mezzo canestro di vantaggio dei campani, massimo vantaggio ospite al 12’ (22-26). Il tempo per riordinare le idee e puntuale ecco la risposta General con Zucca e Valentini dall’arco per il primo parziale interno (15-5), non ancora letale e senza effetti concreti sugli equilibri della contesa. Dopo il tè la partita prendeva la direzione voluta e auspicata dai padroni di casa, una serie di perse sanguinose sulla pressione della difesa di casa, un paio di triple allo scoccare dell’ultimo secondo (Zucca e Valentini) fiero colpo alle velleità bianconere. Parzialmente arginata la prima minifuga dal 44-36 al 46-44 con le due squadre per ultima volta a strettissimo contatto e col solo D’Argenzio in grado di tenere botta, Jesi trovava l’accelerazione che avrebbe ucciso la gara con largo anticipo sul gong finale. Guidata dal solito implacabile Santiago Bruno (15 punti miglior marcatore di serata 50% da 2, 50% dall’arco), la General si presentava alla volata finale forte di un incoraggiante +11 (63-52) all’ultimo intervallo.
Vantaggio in un batter d’occhio dilatato fino al maramaldeggiante +21 (78-57) del 35’ e prima di tirare i remi in barca e guardare all’ultimo impegno dell’anno domenica prossima a San Severo. Sfiduciata e a corto di energie fisiche e mentali, la Papardi approfittava della tregua e dei 5’ di garbage time per rendere meno severo il divario e provare a limitare i danni in caso (non si sa mai) di arrivo in parità di classifica a fine campionato.
Gianni Angelucci
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