Armando Puddu, ristoratore cagliaritano di 68 anni trasferitosi da qualche anno in Indonesia, non ce l’ha fatta.
Colpito da un ictus durante una vacanza con la moglie, è morto al Bangkok Hospital Samui, in Thailandia, dove era ricoverato in coma a causa di una grave emorragia cerebrale sopraggiunta nel sonno. Nonostante gli sforzi della famiglia e di una grande mobilitazione per raccogliere i fondi necessari a garantirgli le cure, Armando è spirato senza poter tornare a casa.
La tragedia è iniziata a novembre, quando quella che doveva essere una vacanza si è trasformata in un incubo per la famiglia Puddu. Dopo l’ictus, l’uomo è stato subito sottoposto a due interventi chirurgici d’urgenza, ma le spese mediche si sono rivelate insostenibili. La famiglia, con l’aiuto dell’ambasciata, era riuscita a ridurre al minimo i costi ospedalieri, ma la situazione si è complicata ulteriormente quando si è scoperto che l’assicurazione indonesiana non copriva le spese all’estero. Il costo della degenza in terapia intensiva ammontava a circa 3.000 euro al giorno, a cui si aggiungevano le spese mediche. Per completare il percorso di cure necessario, si sarebbero dovuti trovare in tempi brevissimi circa 60.000 euro.
Di fronte a questa emergenza, la moglie Giusy e i figli Edoardo e Federica, che vivono anch’essi in Indonesia, avevano lanciato un appello disperato per raccogliere fondi. Edoardo aveva spiegato la drammaticità della situazione: «Nostro padre non può essere trasferito per ragioni di vita o di morte, e abbiamo esaurito tutte le nostre risorse economiche per le prime operazioni. Questo ospedale è l’unico a possedere la tecnologia necessaria per curare l’emorragia cerebrale e papà deve rimanere qui in terapia intensiva. Chiediamo al popolo sardo e a chiunque possa aiutarci di contribuire alla nostra raccolta fondi: anche un piccolo aiuto può fare la differenza per raggiungere la cifra necessaria a riportarlo in Indonesia, dove l’assicurazione coprirebbe l’intero periodo di riabilitazione con medici specialisti che potrebbero seguirlo».
La raccolta fondi era stata lanciata sulla piattaforma GoFundMe con il titolo “Uniti per Armando: aiutiamolo a tornare a casa” e aveva riscosso il sostegno di molte persone, unite dalla speranza di vedere Armando tornare dai suoi cari. Tuttavia, le condizioni del ristoratore non sono mai migliorate. Questa mattina, alle 10:43, è arrivata la notizia che nessuno avrebbe voluto sentire: Armando Puddu è morto. A comunicarlo è stato il figlio Edoardo, lasciando un’intera comunità sgomenta e in lutto per una vita spezzata troppo presto.
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