ByLudo, giovane e già affermato marchio italiano di gioielli eco-tech, è uno dei finalisti del Green Product Award nella categoria ‘Fashion’ selezionata tra oltre 1500 partecipanti provenienti da 45 paesi che hanno presentato la loro candidatura per la XII edizione del Green Product Award, premio internazionale indirizzato a prodotti e servizi che si distinguono per design, innovazione e sostenibilità. In collaborazione con la Ikea Stiftung, il Green Concept Award valuta i progetti dei giovani designer e ne supporta lo sviluppo.
“Eco-tech bijoux di byLudo sono un ottimo esempio del livello di creatività e passione con cui i nostri finalisti contribuiscono a un futuro più sostenibile”, ha dichiarato Nils Bader, direttore Green Product Awards. “Sono molto onorata di essere stata selezionata per le finali di un premio internazionale e attento ai valori che ritengo fondamentali – ha dichiarato all’Adnkronos Ludovica Cirillo – Quello di divulgare consapevolezza sulla sostenibilità e il consumo consapevole”.
Ogni pezzo è realizzato con rifiuti elettronici, come auricolari, cavi e vecchie tastiere, oggetti ricevono una seconda vita, trasformandosi da strumenti funzionali a opere d’arte che possono essere indossati. Progettati per gli amanti della tecnologia e per chi è attento all’ambiente, uniscono innovazione e sostenibilità, sfidano la cultura dell’usa e getta e promuovono un consumo consapevole. Ogni opera è un promemoria che ricorda come, in un mondo frenetico, nulla è davvero obsoleto. Può essere reinventato, rinato e amato di nuovo.
Le opere di Ludovica Cirillo sono state esposte a Roma, Milano e Tokyo
La votazione pubblica online, che sarà aperta fino al 30 gennaio, deciderà chi tra i finalisti sarà il vincitore. Sarà festeggiato alla cerimonia di premiazione nella primavera del 2025 (https://www.gp-award.com/en/produkte/eco-tech-bijoux)
ByLudo è un marchio di gioielli realizzati con rifiuti tecnologici riciclati, fondato da Ludovica Cirillo a Roma nel 2008. Il suo percorso creativo è iniziato quando aveva solo 15 anni. Davanti a un vecchio cassetto impolverato pieno di pezzi elettronici rotti, si è chiesta cosa farne. Ha iniziato a sperimentare con piccoli componenti tecnologici, fino a creare il suo primo oggetto, una collana realizzata con auricolari.
La designer dopo la sua laurea in architettura, continua, con passione, a studiare modi per riciclare e reinventare tutti i componenti di tastiere e altri rifiuti elettronici. Le sue opere sono state esposte in una serie di mostre a Roma, Milano e Tokyo.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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