Con l’approssimarsi delle festività natalizie, periodo in cui aumenta la domanda di prodotti ittici, la Direzione Marittima di Catania – Guardia Costiera ha avviato l’operazione “e-FISHING”. L’iniziativa si inserisce nel Piano Operativo Annuale 2024, definito dalla Cabina di Regia istituita al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, ed è coordinata a livello nazionale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.
L’obiettivo è contrastare pratiche illecite nel settore ittico, che oggi si manifestano anche attraverso nuovi canali digitali, garantendo così la qualità dei prodotti destinati ai consumatori, la tutela delle risorse marine e la leale concorrenza tra gli operatori.
LE FASI DELL’OPERAZIONE
L’operazione “e-FISHING”, attiva su scala nazionale e in corso fino a gennaio 2025, si è sviluppata in due fasi principali:
1. Analisi preliminare: Monitoraggio mirato del territorio, con particolare attenzione ai social media e alle piattaforme di e-commerce, per identificare potenziali attività illecite.
2. Intervento operativo: Controlli sul campo, pianificati sulla base dei dati raccolti, per contrastare la pesca illegale e verificare il rispetto delle normative.
GLI OBIETTIVI
L’operazione si concentra sulla tutela del prodotto ittico italiano e sul contrasto a pratiche fraudolente che compromettono la qualità del pescato e la concorrenza leale. Tra le attività monitorate vi sono:
• Importazione e commercio di prodotti ittici da paesi terzi non conformi alle normative.
• Pesca e vendita di specie vietate o prive di tracciabilità.
• Utilizzo di canali non convenzionali, come social network ed e-market, per promuovere e vendere prodotti ittici in modo illecito.
L’obiettivo finale è garantire che sulle tavole italiane arrivino prodotti sicuri e certificati, salvaguardando l’ambiente marino e il mercato ittico nazionale.
LA MACCHINA OPERATIVA
L’operazione complessivamente ha coinvolto finora oltre 350 militari e più di 120 mezzi terrestri e aeronavali della Guardia Costiera, sotto il coordinamento del Centro di Controllo Area Pesca (CCAP) della Sicilia orientale.
Ad oggi, sono stati effettuati circa 1.000 controlli, che hanno portato a:
• 81 violazioni accertate, tra amministrative e penali.
• 15 attrezzi da pesca sequestrati.
• 82.000 euro di sanzioni.
• 3 tonnellate di prodotto ittico sequestrato.
CASI SIGNIFICATIVI
1. Catania: Un motopeschereccio locale è stato fermato per pesca a strascico con attrezzi non conformi. Il pescato è stato sequestrato, insieme agli strumenti, e sono state elevate sanzioni per 4.000 euro. Al comandante e all’armatore sono stati assegnati 9 punti di penalità per infrazioni gravi.
2. Messina: In un deposito di prodotti ittici congelati, sono state rinvenute oltre due tonnellate di pescato privo di tracciabilità, dichiarato non idoneo al consumo e avviato alla distruzione. La sanzione ammonta a 1.500 euro.
3. Siracusa: Controlli presso i mercati rionali della Provincia che hanno portato al sequestro di kg. 60,5 di prodotto ittico vario privo di tracciabilità, dichiarato non idoneo al consumo e avviato alla distruzione. Elevate sanzioni per 6,200 euro.
4. Milazzo e Pozzallo: Controlli su mercati e attività di ristorazione hanno portato al sequestro di prodotti ittici non tracciabili, per un totale di 28.800 euro in sanzioni.
RISULTATI DEL 2024
Nel corso dell’anno, la Guardia Costiera ha svolto oltre 10.125 ispezioni in Sicilia orientale, prevenendo l’immissione sul mercato circa di 52 tonnellate di pescato irregolare e comminando sanzioni per un totale di oltre 702.500 euro.
L’impegno costante della Guardia Costiera mira a garantire una filiera ittica sicura e trasparente, tutelando i consumatori, l’ambiente marino e il lavoro degli operatori onesti.
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