Il Comune di Settimo Torinese ha appena pubblicato un bando per la concessione di contributi alle piccole imprese commerciali e ai negozi di vicinato.
A Settimo un bando per imprese e negozi
Il bando, del valore complessivo di 30mila euro, finanzia varie tipologie di investimento sulle attività (innovazione, digitalizzazione, risparmio energetico, sostenibilità ambientale, inclusione e altro) delle imprese con sede nel territorio del Distretto Unico del Commercio di Settimo Torinese.
I dettagli
Ogni beneficiario potrà ottenere fino al 70% della spesa sostenuta e fino a un massimo di 1000 euro. Nel caso di attività aperte da poco (da giugno 2024) la soglia sale a 1500 euro, che diventano 2000 nel caso di nuove imprese aperte da under 35.
Dallo scorso 23 dicembre si può già fare domanda seguendo le istruzioni presenti sul sito del Comune a QUESTO LINK.
C’è tempo fino al 31 gennaio per presentare la domanda.
Il commento dell’assessora
«È la prima volta che il Comune finanzia questo progetto – interviene l’assessora al commercio Carmen Vizzari – L’obiettivo è rilanciare e rendere sempre più attrattive le piccole attività di vicinato, che come sappiamo devono fronteggiare la concorrenza dell’e-commerce e della grande distribuzione. Alcune delle misure che finanziamo, penso alla digitalizzazione, contribuiscono a rafforzarle in termini di innovazione».
Questa misura – aggiunge Vizzari – si inserisce in un’azione di medio-lungo termine, che nasce dall’apertura del DUC di Settimo e si integra con altre azioni volte al potenziamento del commercio di vicinato. Penso ad esempio al pacchetto di misure attuate per le feste, con investimenti su addobbi e arredi, il concorso delle vetrine, le agevolazioni sulla soste a pagamento. E alle altre iniziative che abbiano pianificato nel bilancio di previsione appena approvato e che vedremo nei prossimi mesi».
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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