Crotone – Ricostruire lo sviluppo è questo il tema scelto per il Consiglio territorio della Uil che ieri si è svolta nei locali del Convivio di Hera, e ricominciare a parlare di sviluppo partendo dal modello di gestione della vertenza Abramo, risolta con successo e con la trasformazione di una crisi istituzionali il in una opportunità di sviluppo che ha riguardato più di mille posti di lavoro.
E’ lo stesso segretario provinciale della Uil, Fabio Tomaino, ad approfondire il tema nella sua relazione. «Costruiamo lo sviluppo del territorio così come abbiamo fatto nella vertenza Abramo. Dopo anni e anni di indifferenza e disinteresse istituzionale, in pochi mesi si è costruito un fronte comune, lavoratori e istituzioni, si è riusciti a stare tutti insieme, governo, istituzioni, sindacati e imprese e a trasformare una vertenza in una opportunità».
«Trasferire questo modello virtuoso su tutte le altre criticità. Se questo territorio vuole diventare più attrattivo deve ripartire dai servizi essenziali. Affrontare le criticità con l’obiettivo di trasformarle in opportunità a cominciare dalla bonifica su cui serve un approccio completamente diverso. Va bene la tutela della salute, quella dell’ambiente, va bene che ogni grammo di rifiuto pericoloso venga tolto dal territorio, ma manca una cosa che tutti gli altri hanno. Tutti i siti bonificati diventano grandi investimenti da parte della multinazionale. Crotone deve portare a casa un risultato in questo senso, con un valore sociale che si merita. Siamo un po’ sfilacciati, manca una regia istituzionale, ma l’errore più grosso è schivare totalmente il ragionamento su Eni».
«Le imprese vanno dove hanno trasporti agevoli e a Crotone in 15 km ci sono porto, aeroporto e ferrovia, quasi un caso unico di intermodalità che va messa a servizio di imprese e investimenti, altrimenti non investe nessuno nemmeno lo stato.
Dobbiamo creare un progetto di sviluppo basato sul triangolo formazione, istituzione, imprese a cui agganciare tutti gli elementi di un ragionamento, tramite una collaborazione diretta basata sulla concertazione. Dobbiamo smetterla di essere individualisti, negli ultimi mesi abbiamo dato prova di riuscirci creando anche occupazione e sviluppo. Esportiamo questo modello su tutte le altre questioni».
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