Con l’inizio del nuovo anno stop agli incentivi per le caldaie a combustibili fossili. Rimane dunque una sola settimana per approfittare del cosiddetto bonus caldaia. Le detrazioni fiscali per l’acquisto di sistemi di riscaldamento tradizionali scadranno infatti il 31 dicembre e non saranno rinnovate nel nuovo anno. Questa modifica ministeriale è stata introdotta per conformarsi alla direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici, conosciuta in Italia come “direttiva case green”, per evitare l’avvio di procedure di infrazione. Dunque, rimane una settimana con sconti tra il 50 e il 65% a seconda del tipo di intervento e di chi ne beneficia: le agevolazioni seguono il cosiddetto “principio di cassa” e dunque ciò che conta è la data di pagamento tramite bonifico parlante, un metodo di pagamento specifico per ottenere sconti e incentivi fiscali, e non quella di completamento dei lavori. Entro 90 giorni è necessario inviare una comunicazione all’ENEA, l’ente responsabile della certificazione energetica di elettrodomestici e impianti.
Attenzione perché dal 1° gennaio 2025, gli incentivi saranno disponibili solo per l’acquisto di sistemi di riscaldamento alternativi ai combustibili fossili. Ne fanno parte la pompa di calore elettrica che rappresenta la tecnologia più diffusa e sostenibile, con un’efficienza superiore e un impatto ambientale ridotto rispetto alle caldaie a gas. Il problema è il costo delle pompe di calore che rimane elevato e le detrazioni previste per il 2025 copriranno solo il 50% della spesa per le abitazioni principali e il 36% per le seconde case. Le caldaie a gas continueranno a essere in commercio, ma senza più alcun tipo di incentivo o agevolazione fiscale.
(foto di repertorio)
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