Nonostante il 2025 porti diverse restrizioni, sarà possibile sfruttare il Superbonus per diversi interventi.
Il Superbonus è stato, senza dubbio, uno degli strumenti più discussi e utilizzati negli ultimi anni per incentivare la ristrutturazione edilizia e l’efficienza energetica degli immobili. Introdotto nel 2020 con una percentuale di detrazione del 110%, ha subito diverse modifiche negli anni, con l’intento di rendere più sostenibile e mirato il suo utilizzo.
La Legge di Bilancio 2025 porta con sé nuove importanti novità, che potrebbero cambiare il panorama degli incentivi fiscali. Ma attenzione, se da una parte si parla di restrizioni, dall’altra ci sono anche aspetti positivi che meritano di essere sottolineati.
Superbonus: cosa cambia nel 2025
Dal 2025, il Superbonus non sarà più lo stesso. La detrazione fiscale scenderà al 65% per chi non ha iniziato i lavori e inviato la documentazione necessaria entro ottobre 2024. Nonostante questo, in nuovo anno può portare con sé importanti opportunità.
In primo luogo, è bene sapere che il Superbonus può essere cumulato con altre detrazioni fiscali previste per gli interventi di ristrutturazione edilizia, efficienza energetica e riduzione del rischio sismico, a condizione che non si superino i limiti di spesa stabiliti per ciascuna tipologia di intervento.
Questo significa che, nonostante sia ridotto il Superbonus, è possibile sfruttare anche altri benefici fiscali, come l’Ecobonus o il Bonus Ristrutturazioni, per combinare più agevolazioni e massimizzare il risparmio.
Cosa comprende il Bonus Ristrutturazioni, Ecobonus e Superbonus
Per il 2025, il Bonus Ristrutturazioni è confermato al 50%, con un tetto massimo di spesa di 96.000 euro. Chi effettua lavori di ristrutturazione sull’abitazione principale continuerà a beneficiare di questa detrazione. Tuttavia, nel 2026 e 2027, l’aliquota scenderà al 36%, pur mantenendo invariato il tetto di spesa.
Le misure sono applicabili esclusivamente alle abitazioni principali. Per gli altri immobili, la detrazione sarà ridotta: nel 2025 l’aliquota sarà del 36%, e nel 2026 e 2027 scenderà ulteriormente al 30%, sempre con il limite di 96.000 euro.
Anche l’Ecobonus subirà una riduzione. Nel 2025, l’aliquota resterà al 50% per le abitazioni principali e scenderà al 36% per gli altri immobili. Dal 2026 al 2027, l’aliquota per le abitazioni principali scenderà al 36%, mentre per quelle diverse dalla principale si applicherà una detrazione del 30%, sempre su un tetto massimo di 96.000 euro.
Gli interventi che rientrano nell’Ecobonus includono l’installazione di impianti fotovoltaici, la sostituzione degli infissi, l’isolamento termico delle pareti e dei tetti, e l’installazione di caldaie a condensazione ad alta efficienza. Questi lavori contribuiscono a ridurre i consumi energetici e l’impatto ambientale degli edifici, continuando a favorire un’efficienza energetica più elevata.
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