In Italia, nel 2024, sono stati registrati 78.477 gli immobili all’asta. Si tratta di un dato in diminuzione rispetto all’anno scorso quando il numero superava le 88mila unità. Al primo posto c’è la Lombardia, con la quantità maggiore di abitazioni pignorate: 10.439. Ma se la Regione sale sul podio, per Milano le cose cambiano leggermente. Lo rende noto il Centro studi di AstaSy Analytics di Npls Re Solutions nel ‘Report aste 2024’.
In Lombardia è presente oltre il 13% del totale di case pignorate in Italia. Seguono la Sicilia e il Lazio. I dati a livello provinciale restituiscono un quadro frammentato, con ben 15 provincie che da sole controllano circa il 36% dei lotti a livello nazionale. Nel 2024 Milano si colloca al quinto posto per numero di case all’asta, sotto Roma, Perugia, Cosenza e Catania. Per il 54% dei casi si tratta di unità residenziali.
“Il comparto residenziale in genere costituisce non solo la porzione più consistente del mercato ma anche quella più attiva, avendo a oggetto beni più fruibili e raggiungendo quindi una platea più ampia di potenziali acquirenti – spiega Massimiliano Morana, amministratore delegato di Npls Re Solutions -. Negli ultimi anni, grazie anche al diffondersi di agenzie di consulenza per la compravendita di abitazioni all’asta, sono numerosi i soggetti che optano per l’acquisto di una casa nell’ambito di procedure giudiziarie, intravedendo maggiori opportunità di risparmio. L’aumento delle partecipazioni ha avuto come conseguenza l’accrescere dei prezzi, che in alcune zone, quali per esempio Milano, hanno equiparato quelli del mercato libero, favorendo così i creditori”.
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