Il piano di sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale

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Sappiamo che entro il 2050 la produzione elettrica deve piĆ¹ che raddoppiare rispetto a quella attuale. Parlando di dati concreti, le stime inserite nella strategia nazionale di lungo periodo sulla riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra ci dicono che in 25 anni dovremo collocarci a 600-700 TWh, con una quota coperta da rinnovabili compresa tra il 95% e il 100%.Ā 

Sappiamo anche che la domanda di energia elettrica in Italia nel 2022 ĆØ stata pari a 315 TWh e ha registrato una diminuzione dellā€™1,5% rispetto allā€™anno precedente. Significa quindi di fatto raddoppiare da qui al 2050 la nostra capacitĆ  energetica.

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Raddoppiare la produzione di energia elettrica ĆØ un risultato necessario ma ambizioso che ha due chiare necessitĆ : lā€™adeguamento della rete elettrica e lo sviluppo di sistemi di accumulo centralizzati e distribuiti.

Per quanto riguarda lā€™adeguamento dellā€™energia elettrica, cā€™ĆØ una strada chiara, o meglio un vero e proprio Piano di Sviluppo della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale.Ā Il documento nasce dal decreto legislativo del 1 giugno 2011, il numero 93 e prevede che Terna predisponga ogni 2 anni un Piano decennale di Sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, coerente con gli obiettivi in materia di fonti rinnovabili, di decarbonizzazione e di adeguatezza e sicurezza del sistema energetico stabiliti nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC). Insomma, di fatto questo ĆØ lo strumento per la pianificazione a medio e lungo termine dello sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale.Ā 

Per quanto riguarda il 2023, il Piano di sviluppo ha tre diversi punti cardine: abilitare il conseguimento degli obiettivi europei del pacchetto ā€œFit-for-55ā€ (che prevede una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 al 2030 rispetto ai livelli del 1990), favorire lā€™integrazione delle fonti rinnovabili, sviluppare le interconnessioni con lā€™estero e aumentare il livello di sicurezza e resilienza del sistema elettrico e investire sulla digitalizzazione della rete.Ā 

Tutto ciĆ² con un investimento superiore ai 21 miliardi di euro nei prossimi 10 anni.

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Andando nel concreto del documento, vediamo come questo si articoli in cinque fascicoli principali e quattro allegati tecnici. I fascicoli sono: Overview, pianificazione della rete elettrica, stato del sistema elettrico, lā€™analisi robustezza rete e il progetto Hypergrid. Il primo documento identifica il contesto su cui Terna deve agire, dallā€™import energetico al prezzo stesso dellā€™energia, dagli obiettivi UE sulla decarbonizzazione fino alla vulnerabilitĆ  della rete e lo studio dei possibili fenomeni estremi.

Il secondo documento descrive i driver di Piano e le principali linee di azione della pianificazione. Il terzo descrive le consistenze della rete attuale, gli impatti della transizione energetica sul sistema elettrico, le principali criticitĆ , e gli scenari energetici selezionati per il Piano di Sviluppo mentre il quarto descrive i principali benefici di sistema apportati dalla realizzazione degli interventi di sviluppo e introduce per la prima volta il tema della Robustezza della Rete del futuro (System Strength). Il quinto documento, cioĆØ il progetto Hypergrid ĆØ quello piĆ¹ innovativo.Ā 

La rete Hypergrid di fatto ĆØ la pianificazione di cinque nuove dorsali elettriche. Si tratta di unā€™imponente operazione di ammodernamento di elettrodotti giĆ  esistenti sulle dorsali Tirrenica e Adriatica della penisola e verso le isole, che prevede nuovi collegamenti sottomarini a 500 kV. Con Hypergrid dovrebbe essere possibile raddoppiare la capacitĆ  di scambio tra zone di mercato, passando dagli attuali 16 GW a oltre 30 GW. In aggiunta, dichiara Terna, ā€œlo sviluppo delle dorsali in corrente continua consentirĆ  di minimizzare il consumo di suolo e lā€™impatto sul territorioā€. Lā€™investimento stimato, solo per lā€™Hypergrid, ĆØ di 11 milioni di euro.

La cinque dorsali

Le cinque dorsali su cui si concentrerĆ  la rete Hypergrid coinvolgeranno la maggior parte delle regioni italiane. La prima ĆØ lā€™HVDC Milano-Montalto: un elettrodotto collegherĆ  il Lazio alla Lombardia tramite una dorsale di oltre 400 km, e comprenderĆ  un tratto marino da Montalto (Viterbo) ad Avenza (Massa Carrara), lā€™ammodernamento e la riconversione a 500 kV in corrente continua di linee aeree esistenti dalla zona di Avenza verso il sud della Lombardia. PerĀ  questā€™opera ĆØ previsto un investimento complessivo di circa 2,7 miliardi di euro.

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La seconda ĆØ il Central Link, cioĆØ la ricostruzione sul medesimo tracciato degli elettrodotti a 220 kV tra Umbria e Toscana, e collegherĆ  le stazioni elettriche di Villavalle (Terni) e Santa Barbara (Arezzo) per un investimento complessivo di circa 300 milioni di euro. La Dorsale Sarda si compone di due opere: la prima, il Pe.I.2, consiste in un nuovo collegamento sottomarino in corrente continua e 1000 MW di potenza tra le stazioni elettriche di Fiumesanto (Sassari) e di Montalto (Viterbo); la seconda, chiamata Sardinian Link, prevede la ricostruzione della rete sarda a 220 kV da Codrongianos (Sassari) a Sulcis (Sud Sardegna) e Selargius (Cagliari), e, tramite una dorsale di oltre 500 km, permetterĆ  di raggiungere una potenza di scambio di 1000 MW tra il sud e il nord dellā€™isola e, inoltre, consentirĆ  lā€™integrazione dellā€™energia rinnovabile, compresa quella generata dalla tecnologia eolica off-shore. Lā€™investimento complessivo per entrambe le infrastrutture ĆØ stimato in circa 1,4 miliardi di euro.

La Dorsale Ionica-Tirrenica collegherĆ  la Sicilia ionica al Lazio e si comporrĆ  di due tratte: lā€™HVDC Ionian Link, da Priolo (Siracusa) a Rossano (Cosenza) e l’HVDC Rossano ā€“ Montecorvino (Salerno) ā€“ Latina, attraverso un collegamento complessivo di oltre 800 km. L’HVDC Ionian Link consiste in un nuovo collegamento di 1000 MW di potenza per favorire la trasmissione dell’energia rinnovabile tra Sicilia e Calabria. Il tratto sottomarino tra Montecorvino e Latina servirĆ  invece per trasportare l’energia rinnovabile dal Sud verso le aree del Centro. Complessivamente, lā€™investimento previsto per la dorsale Ionica-Tirrenica ĆØ di circa 4,1 miliardi di euro.

Infine la Dorsale Adriatica, HVDC Foggia-Villanova-Fano-ForlƬ collegherĆ  la parte settentrionale della Puglia fino allā€™Emilia Romagna, passando per lā€™Abruzzo e le Marche, con un collegamento complessivo di oltre 500 km. Lā€™opera permetterĆ  di ridurre le congestioni di rete in regioni caratterizzate da unā€™elevata produzione rinnovabile, come ad esempio la Puglia. Lā€™intervento prevede lo sviluppo in due fasi: la prima consiste in un collegamento HVDC aereo tra Foggia e Villanova (Pescara) e il raddoppio dellā€™Adriatic Link con un nuovo collegamento sottomarino; la seconda, invece, prevede la realizzazione di un collegamento HVDC aereo tra Fano (Pesaro Urbino) e ForlƬ per un investimento complessivo di circa 2,4 miliardi di euro.

Il piano poi prevede anche altri importanti interventi. Lā€™elettrodotto a 380 kV ā€˜Colunga-Calenzanoā€™, che si snoda per 84 km tra le province di Bologna e Firenze, la linea a 380 kV ā€˜Chiaramonte Gulfi-Ciminnaā€™, lunga oltre 170 km attraverso le province di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Palermo e Ragusa, lā€™elettrodotto a 380 kV ā€˜PaternĆ²-Pantano-Prioloā€™,Ā  e il progetto di riqualificazione e riassetto della rete elettrica a 150 kV della penisola Sorrentina consentirĆ  di eliminare quasi 60 km di elettrodotti aerei obsoleti, liberando territorio pregiato in unā€™area ad alta vocazione turistica.

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Ci sono poi alcuni interventi che in questi anni entreranno in funzione. Fanno sempre parte del Piano e sono: il Tyrrhenian Link, cioĆØ il collegamento HVDC sottomarino a 500 kV che unirĆ  la Sicilia alla Campania e alla Sardegna, grazie a un investimento di circa 3,7 miliardi di euro; lā€™Adriatic Link, che ĆØ il collegamento HVDC tra Abruzzo e Marche da 1000 MW di potenza lungo circa 250 km, di cui 210 km sottomarini, con un investimento complessivo di circa 1,3 miliardi di euro; il nuovo collegamento in corrente alternata a 380 kV ā€˜Bolano-Annunziataā€™, tra Sicilia e Calabria, che permetterĆ  di aumentare fino a 2000 MW complessivi lo scambio di energia elettrica tra lā€™isola e il continente.Inoltre nel Piano rientrano anche gli interventi previsti per la nuova rete elettrica dei Giochi olimpici e paralimpici ā€˜Milano-Cortina 2026ā€™, cioĆØ 12 interventi che prevedono la realizzazione di circa 130 km di linee.Ā 

Infine lā€™elettrodotto sottomarino tra lā€™Isola dā€™Elba e la terraferma ĆØ unā€™infrastruttura da circa 140 milioni di euro, lunga 37 km e completamente ā€˜invisibileā€™.

La strada per elettrificare il Paese e renderlo in linea con i tempi sembra essere tracciata, sta a Terna ora mettere in campo tutte queste soluzioni.

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