di Angela Baldi
AREZZO
Partono ufficialmente sabato 4 gennaio i saldi invernali 2025 e le svendite di stagione promettono di smuovere un giro d’affari di oltre 38milioni di euro in tutta la provincia. O almeno è quello che si augura Confcommercio che ha realizzato una previsione di spesa. E se le vendite di Natale sono andate abbastanza bene, spinte anche dal grande freddo, presto sarà già tempo di liquidazioni. Il budget medio di spesa per i saldi invernali 2024? Si aggirava intorno ai 142 euro a persona, per il 2025 si potrebbe ipotizzare anche qualcosa di più secondo Federmoda.
“Quest’anno i saldi inizieranno proprio a ridosso delle festività natalizie e la presenza di turisti fino all’Epifania sia ad Arezzo nelle principali città d’arte toscane, potrebbe influire molto positivamente sugli incassi delle prime giornate, che sono sempre le più brillanti, quelle in cui assortimento, tagli e colori sono garantite – spiega Paolo Mantovani, presidente di Federmoda Confcommercio Toscana – Per il resto, l’assalto ai negozi con file lunghissime fuori dalle vetrine sono ormai un ricordo del passato, perché negli ultimi anni le occasioni di fare acquisti a prezzi scontati si sono spalmate un po’ su tutto l’arco dell’anno, quindi manca quell’euforia che una volta contrassegnava l’apertura dei saldi. Anche se c’è ancora una parte dei consumatori che in maniera quasi scientifica concentra le proprie spese di calzature e abbigliamento proprio in questo periodo. Il budget medio di spesa dei toscani per i saldi invernali 2024 si aggirava intorno ai 142 euro a persona, per il 2025 si potrebbe ipotizzare anche qualcosa di più”.
Ma come sono andate le vendite di Natale? Intanto c’è da dire che nei negozi questi sono più che altro giorni di cambi dei regali trovati sotto l’albero e di sopralluoghi per mettere gli occhi sui capi che saranno presto messi in saldo.
Per l’acquisto dei regali di Natale Confommercio aveva ipotizzato una spesa media di circa 213 euro a persona per un giro d’affari di 58milioni di euro in tutta la provincia. In cima alla lista dei desideri gastronomia, cura della persona e abbigliamento, senza dimenticare tecnologia e giochi per bambini.
Ma è andata davvero così? “Per adesso le vendite del Natale tengono bene, merito anche del freddo che si fa sentire e spinge a rinnovare l’armadio, e questo ci fa ben sperare – continua Paolo Mantovani – Ma per noi commercianti, lo ricordo sempre, le vendite di fine stagione sono solo uno strumento per liberare il magazzino e fare spazio ai nuovi arrivi delle collezioni primavera-estate. I margini di guadagno sono sempre molto ridotti, di certo non possiamo basare sui saldi la tenuta dei bilanci e dell’occupazione nelle nostre aziende”.
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