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il dibattito
REGGIO CALABRIA “Quanto si è verificato ieri in VI Commissione testimonia l’arroganza di uno governo regionale e del suo presidente Occhiuto rispetto al ruolo e la funzione delle Commissioni e dei consiglieri stessi. I lavori della Commissione che ha dibattuto per sei ore sulla centrale a biomasse del Mercure, con l’unificazione delle due proposte di leggi, una firma della stessa presidente della Commissione e l’altra presentata dal gruppo del Pd, non è stata messa ai voti, nonostante la condivisione di tutti gli auditi, semplicemente perché qualcuno dal decimo piano della Cittadella ne ha impedito la sua approvazione, rimettendo il tutto alla decisione del Consiglio”. A sostenerlo è il gruppo del Pd di palazzo Campanella rappresentato da Giovanni Muraca in Commissione. “Abbiamo audito tutti i soggetti interessati che erano a favore dello spirito della nostra proposta di legge e di quella presentata dal centrodestra ieri in esame abbinato grazie alla nostra richiesta – ha spiegato Muraca –, ma poi non si è arrivati a nulla anche a causa delle divisioni interne alla maggioranza che compie, come spesso capita, un percorso al contrario: prima approvano leggi senza ascoltare i territori e poi si torna in Commissione per abrogare o correggere”. “Il pastrocchio – spiegano i consiglieri dem – deriva dall’ennesimo emendamento dell’ultima ora a un provvedimento omnibus che inserisce dei limiti alla produttività delle centrali a biomasse. Limiti che bloccherebbero la centrale del Mercure, che nessun danno ambientale ha mai prodotto fin qui, e manderebbero in fumo circa mille posti di lavoro. Ma il capolavoro del centrodestra è completo se si pensa che durante i lavori della Commissione è arrivata la comunicazione da Roma secondo cui la norma inserita nell’omnibus sarebbe incostituzionale perché lesiva della competenza esclusiva dello Stato in materia di ambiente. Come gruppo del Pd- conclude la nota – sosterremo la nostra proposta in Consiglio per salvare la centrale in perfetta armonia con l’idea di sviluppo sostenibile che abbiamo della Calabria, con la cura di salvaguardare i livelli occupazionali e nel rispetto della Costituzione”.
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