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Fino a 120 rate invece occorre produrre una documentazione
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Un sollievo per i contribuenti che hanno conti in sospeso con il fisco: i debiti con l’erario si possono spalmare fino a 84 rate con una semplice richiesta. Fino a 120 rate invece occorre produrre una documentazione che provi lo stato di difficoltà economica. L’agenzia entrate-Riscossione attiva da oggi il servizio online per inoltrare la richiesta come previsto dal recente decreto legislativo a firma del viceministro all’Economia, Maurizio Leo. Le cartelle si potranno pagare a rate fino a 7 anni (84 rate) con una semplice richiesta online. Con l’entrata in vigore delle nuove regole, quindi, l’Agenzia delle entrate-Riscossione ha reso disponibile sul proprio sito la nuova versione di “Rateizza adesso” per l’invio telematico delle richieste. La legge prevede che, a partire dal 1° gennaio 2025 e per tutto il 2026, si possa procedere su semplice richiesta del contribuente e fino a 120mila euro di debito.
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La rateizzazione può arrivare a 10 anni (120 rate) in presenza di alcuni requisiti che devono essere documentati. E’ già online il simulatore per verificare se sussistono i requisiti e il numero e importo delle rate. Il decreto legislativo stabilisce il progressivo innalzamento a 96 rate per le istanze che verranno presentate negli anni 2027-2028 e a 108 rate a partire dal primo gennaio 2029. Le rateizzazioni con semplice richiesta fino a 84 rate si possono ottenere direttamente presentando la domanda tramite il servizio “Rateizza adesso”, disponibile nell’area riservata del sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it, oppure compilando la nuova modulistica da trasmettere via pec o in alternativa da consegnare agli sportelli.
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Per importi da rateizzare superiori a 120 mila euro (indipendentemente dalla data di presentazione della domanda) o per importi fino a 120 mila euro qualora si intenda ottenere una dilazione per un numero di rate maggiore di quelle concedibili con semplice richiesta (cioè più di 84 rate per le domande presentate nel 2025-2026), il decreto legislativo prevede che il contribuente debba comprovare la propria situazione di temporanea difficoltà economica allegando all’istanza di rateizzazione idonea documentazione (per esempio l’Isee per le persone fisiche). Per queste tipologie di richieste (cosiddette documentate), in presenza dei requisiti per l’accesso alla dilazione, la ripartizione del pagamento può arrivare fino a un massimo di 120 rate mensili (10 anni). Si ricorda infine che per le richieste presentate fino al 31 dicembre 2024 restano valide le modalità previste dalla precedente normativa.
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