Alessandro Gilmozzi, “El Molin” di Cavalese

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Lo chef della Locanda Margon Edoardo Fumagalli con il maitre Mototsugu Hayashi

La Guida “Best Gourmet” 2025 of Alpe Adria (Italia, Autria, Slovenia e Croazia) ha premiato come miglior ristorante del Trentino il locale-bomboniera della Val di Fiemme. Gli altri ristoranti superstar del Trentino  Alto Adige.

Da alcuni giorni è nelle librerie l’edizione numero 25 della guida internazionale Best Gourmet of Alpe Adria curata dall’editore Maurizio Potocnik.

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Cinquecento i ristoranti recensiti, 100 i vini selezionti e 100 i prodotti tipici meritevoli di segnalazione.

Un vademecum prezioso di 760 pagine e di facile consultazione che fotografa lo stato di salute in campo enogastronomico di una vasta area denominata Alpe Adria e che comprende regioni confinanti di quattro Nazioni: Italia, Austria, Slovenia, Croazia.
Ampio spazio è riservato al Trentino Alto Adige con la recensione di 37 ristoranti, trattorie, rifugi e pizzerie del Trentino e 29 ristoranti dell’Alto Adige.

Cinquecento i locali visitati: ristoranti stellati, trattorie e pizzerie gourmet

lessandro Gilmozzi è anche il presidente dell’Associazione Ambasciatori del Gusto

Un team affiatato di giornalisti e critici enogastronomici ha visitato centinaia di ristoranti, cantine, aziende agricole e artigiani del gusto che operano in quel vasto territorio di confine dove le diverse culture si sono storicamente intrecciate in un mix unico al mondo di saperi, di sapori, di tradizioni, di scambi commerciali.

La guida ha selezionato 500 ristoranti di tutte le categorie: ristoranti di città, di campagna, di collina, ristoranti che si affacciano sul mare, rifugi di montagna. Insomma, il meglio della ristorazione tradizionale con il suo imperdibile bagaglio socio-culturale, ma con uno sguardo rivolto anche alle nuove tendenze, alla biodiversità in tavolta che consente ai buongustai di vivere nuove esperienze e di sperimentare nuovi gusti.

I ristoratori “eroi” dei nostri tempi che la Guida ha deciso di premiare

Peter Brunel, lo chef stellato del Ristorante PB al Linfano di Arco (Trento)

Cinquecento i locali visitati: le grandi firme dell’alta ristorazione, gli hotel, le trattorie, le osterie con cucina, i rifugi, le locande, i bistrot, le pizzerie gourmet, le konobe, le gostilne, le taverne.

Ad ogni locale è dedicato un racconto su quanto di meglio si può assaggiare con un giudizio di merito sulla cucina, sul servizio, sull’ospitalità e sulla carta dei vini.

 

Lo chef sabino Fortunato con il maître Giuseppe Greco e il patron Marco Masè

Maurizio Potocnik ha definito “eroi” i ristoratori di oggi travolti dalla burocrazia e soprattutto dalla concorrenza sleale di attività pseudo-ristorative: i falsi agritur, le sagre di paese, lo street food, le bruschetterie, le apericene e via elencando.

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” I veri eroi – ha sottolineato in occasione della presentazione della Guida – sono i ristoratori, quelli che ristorano come dice la parola, non importa se con cucina tradizionale o moderna. Sono loro gli eroi del nostro tempo, purtroppo senza medaglie.

Noi li abbiamo cercati, li abbiamo intervistati e testati. Di loro siamo diventati amici e a molti abbiamo assegnato una medaglia per distribuire i giusti valori a chi li merita veramente.”

I fuoriclasse premiati con il punteggio massimo per la cucina e per i vini

Paolo Donei, chef patron del Ristorante Malga Panna (stella Michelin) di Moena

*  Ristorante El Molin di Cavalese (Trento).
*  Le Calandre di Sarmeola di Rubano (Padova).
*  Esplanade di Desenzano del Garda (Brescia).
*  Miramonti l’Altro di Costorio di Concesio (Brescia).
*  Antica Osteria Cera di Campagna Lupia (Venezia).
*  Casa Perbellini 12 Apostoli di Verona.
*  Ristorante Gourmet  Ai Tigli di San Bonifacio (Verona).
*  Pri Lojzetu Villa Zemono, Vipava (Slovenia).
*  Trattoria Da Nando, Mortegliano (Udine), trattoria premiata anche come Miglior Cucina Tradizionale di Alpe Adria.
*  Ristorante Agli Amici di Godia (Udine) ristorante premiato anche come Miglior Cucina Creativa di Alpe Adria.
* Miglior Ristorante d’Hotel in Alpe Adria: la “Granbaita Dolomites” della Famiglia Perathoner, executive chef Andrea Moccia, di Selva di Val Gardena (Bolzano).

Trentino: recensiti 37 ristoranti. Sette i premiati con l’Oscar della cucina d’autore

Barbara Maffei, titolare della Stube Hermitage di Campiglio, con gli chef Antonio Lepore e Simone Tiriticco

Scendendo nel dettaglio, l’edizione numero 25 della Guida “Best Gourmet of alpe Adria” ha recensito 37 locali del Trentino e 29 dell’Alto Adige: ristoranti, trattorie, rifugi, pizzerie.

Sette i ristoranti trentini al top della suoerclassifica premiati con l’Oscar della cucina d’autore.
L’Oscar come miglior ristorante di cucina d’autore del Trentino è stato assegnato al Ristorante “El Molin” di Cavalese, chef patron Alessandro Gilmozzi, presidente dell’Associazione Ambasciatori del Gusto, premiato con il massimo dei punteggi: 5+ per la cucina e 5 per la carta dei vini.
Premiati con il punteggio di 5 punti altri sei ristoranti superstar del Trentino: Peter Brunel (Linfano di Arco), il Gallo Cedrone e la Stube Hermitage (Madonna di Campiglio), Malga Panna (Moena), la Perla del Lago (Molveno) e la Locanda Margon (Ravina di Trento).

Punteggio lusinghiero per altri 24 ristoranti, trattorie e rifugi del Trentino

La Guida 2025 ha assegnato punteggi lusinghieri ad altri 24 ristoranti, trattorie, pizzerie e rifugi del Trentino. Eccoli:
*  Il Ristorante Pizzeria Giardino di Cles.
*  La Pizzeria Don Pedro di Comano Terme.
*  La Filanda Relax & Gourmet di Campodenno.
*  La Casa del Vino di Isera.
*  La Locanda delle Tre Chiavi di Isera.
*  Il Ristorante Boivin di Levico Terme.
*  Il Ristorante Castel Toblino di Calavino-Madruzzo.
*  Il Ristorante Hotel Foresta di Moena.
*  Il Ristorante Innesti di Pergine Valsugana.
*  L’Osteria al Moro di Pergine Valsugana.
*  Il Ristorante Al Volt di Riva del Garda.
*  Il Ristorante Novecento di Rovereto.
*  Il Ristorante Pizzeria Tema di Rovereto.
*  Il Ristorante Da Pino di San Michele all’Adige.
*  Il Ristorante Da Silvio di San Michele all’Adige.
*  L’Hosteria Toblino alle Sarche-Madruzzo.
*  Il Rifugio Fuciade al Passo San Pellegrino-Soraga.
*  La Trattoria Vecchia Sorni di Lavis.
*  La Trattoria al Vo’  – Trento.
*  La Pizzeria da Albert – Trento.
*  L’Antica Trattoria Due Mori – Trento.
*  Lo Scrigno del Duomo – Trento.
*  Il Ristorante Villa Madruzzo – Cognola di Trento.
*  Il Ristorante Hotel Compet di Vetriolo Terme.

Sei i ristoranti premiati per la buona cucina e per la selezone dei vini

Sempre per quanto riguarda il Trentino, la guida “Best Gourmet of Alpe Adria” 2025 ha premiato per la buona cucina accompagnata da una buona selezione di vini altri sei ristoranti, trattorie della città capoluogo e rifugi della provincia.

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Locali frequentati dai buongustai per un tipo di cucina schietta, verace, ruspante. Una cucina stagionale legata al territorio, senza tanti fronzoli o diavolerie esotiche. Eccoli:

*  Ristorante Cà dei Boci dell’Hotel Posta 1899 a Montagnaga di Pinè.
*  Ristorate Albergo Maggiorina a Bezzecca in Val di Ledro.
*  Rifugio Capanna Passo Valles a San Martino di Castrozza.
*  Rifugio Crucolo in Val Campelle, comune di Scurelle Valsugana.
*  Agritur La Polentera a Storo in Valle del Chiese.
*  Trattoria Al Volt di Gianni Tomasi, via Santa Croce, Trento.

 

El Molin: l’arte di trasformare le materie prime del territorio in autentici capolavori

Riportiamo la recensione del Ristorante «El Molin» di Cavalese. Alessandro Gilmozzi, classe 1965, nume tutelare del «Molin» di Cavalese, si conferma uno degli chef stellati più autorevoli nel panorama della ristorazione italiana.

Uomo di montagna, non ama le luci della ribalta e i salotti televisivi, pur vantando una cultura di respiro internazionale acquisita alla corte dei personaggi più blasonati dell’haute cuisine (da Ferran Adrià ad Alain Ducasse).
Ama la discrezione e l’umiltà, doti rare. Niente trucchi, niente inganni. Doti che ritroviamo nelle sue creazioni che sono il frutto di una ricerca certosina.

Da 25 anni sperimenta materie prime inusuali come i licheni, le cortecce, le gemme del cirmolo, la resina degli abeti, il muschio, le bacche di ginepro, le foglie, le erbe, i fiori di montagna. Trasforma le antiche ricette del territorio in autentici capolavori.

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Emozionante la «Miniature Wild»: foglia di betulla candita, burro affumicato, caviale italiano, giglio di San Giovanni, foglia di Monarda al gin, gelato al lievito madre, cumino, fiori di finocchio, burro di cacao.

E coì pure il matrimonio d’amorosi sensi tra l’olio extravergine d’oliva e la montagna. Superba la carta dei vini, da degustare al calice anche al Wine Bar Bistrot.

Ventinove i ristoranti dell’Alto Adige premiati: superstar la Granbaita Dolomites

L’Alto Adige – come abbiamo anticipato citando gli Award assegnati alle diverse categorie – si è aggiudicato l’Oscar 2025 di miglior ristorante d’hotel di Alpe Adria con la Granbaita Dolomites di Selva Gardena.

Lo chef Andrea Moccia – si legge nella recensione – sfodera una sorprendente cucina che raccoglie l’essenza montana e la unisce con quella marina. Servizio preciso ed attento per la soddisfazione, il benessere degli ospiti e l’ospitalità della famiglia Perathoner.

Premiati, come cucine d’autore, con il punteggio di 5 punti, il Ristorante “Zur Rose” di Herbert Hintner ad Appiano, il Ristorante “In Viaggio” di Claudio Melis a Bolzano, il Ristorante 1908 del Parkhotel Holzner di Soprabolzano-Renon, il Ristorante Tilia di Dobbiaco e il Ristorante “Terra” di Heinrich Schneider a Sarentino.

Segnalati per la cucina eccellente: l’Osteria Acquarol di Appiano, il Miramonti di Avelengo, il Ristorante Onkel Taa di Bad Egart a Parcines, il Laurin, Castel Flavon e Lowengrube a Bolzano, l’Oste Scuro a Bressanone, il Ristorante Alpinn a Brunico Plan de Corones, Malga Gostener a Castelrotto, il Rifugio Col Alt a Corvara, Kirchsteiger a Lana, il Resort La Maiena a Marlengo, il Ristorante Sissi, Castel Fragsburg, Castel Kallmünz e il Tasting Room at Eden’s a Merano, il Ristorante Suinsom a Selva di Val Gardena e la Gourmetstube Einhorn a Vipiteno.

In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)

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