Roma, rischio incidenti sul lavoro a Villa Ada: operaio senza casco e imbracatura sul tetto del casale della Finanziera

Un uomo solo contro il cielo, un operaio edile in bilico su un tetto molto inclinato. Ben più alto dei ponteggi, senza casco di protezione, senza imbracatura né cordini di allaccio al sistema di sicura in caso di scivolata. È la scena che nel primo pomeriggio del 7 gennaio ha fatto venire i brividi ai frequentatori di Villa Ada e allarmato gli esperti che hanno visto le immagini: «Se è vero che i ponteggi possono evitare una caduta sino a terra – ragiona Benedetto Truppa, segretario generale della Fillea Cgil di Roma e Lazio – è anche vero che, stando alle immagini, appare predisposta una linea vita prevista per i lavori in quota. Ciò fa pensare che fosse obbligatoria per la sicurezza. Allora perché l’operatore non vi è agganciato?». 

Cantiere finanziato da Roma Capitale

Violazioni – l’assenza di dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto – che appaiono ancora più gravi considerato che si tratta di un cantiere sotto la committenza di Roma Capitale: ovvero quello per la riqualificazione dell’antico casale della Finanziera, all’interno del parco sulla via Salaria, destinato ad ospitare una ludoteca per bambini. Un intervento predisposto dal Dipartimento Tutela Ambientale, finanziato dal Campidoglio con 1,2 milioni di euro e avviato nel febbraio del 2024 con fine dei lavori prevista a settembre di quest’anno.

Il Comune: «Avviati gli accertamenti, valueremo sanzioni» 

Nella serata di giovedì, il dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale è intervenuto con una nota sul caso rilanciato dal Corriere: «La nostra direzione ha avviato tutti gli accertamenti, anche per valutare eventuali sanzioni nel caso di mancato rispetto delle regole».    

Mattarella: «Lo sdegno non basta»

Dopo la pausa per le festività, martedì è ripresa l’attività nel cantiere apparentemente con personale ridotto e scarsa attenzione alle norme di sicurezza. Eppure, dopo i 1.481 morti sul lavoro registrati in Italia nel 2024 dall’Osservatorio di Bologna, è fresco il monito lanciato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il suo discorso di fine anno: «Non possono più bastare parole di sdegno: occorre agire, con responsabilità e severità. Gli incidenti mortali – tutti – si possono e si devono prevenire».

Gualtieri: «La sicurezza priorità assoluta»

Il sindaco Roberto Gualtieri, in occasione di una delle tragedie avvenute lo scorso anno, aveva ribadito che «la sicurezza sul lavoro deve essere la priorità assoluta: c’è una vera emergenza nel nostro Paese che va affrontata a tutti i livelli e superata al più presto. Non si può continuare a morire». «La sicurezza è un diritto non negoziabile e nessuno deve lavorare rischiando la sua incolumità», aveva aggiunto Gualtieri lo scorso giugno alla presentazione di un progetto di formazione curato dall’Istituto Piepoli.
A settembre, dopo l’incidente al cavalcavia sull’A1 a Tor Vergata, il Campidoglio aveva rafforzato anche il protocollo firmato con i sindacati e le imprese per la sicurezza nei cantieri del Giubileo, considerato uno tra i più avanzati d’Italia. Così l’Anno Santo – come hanno appena sottolineato i sindacati – «si è aperto con un numero fondamentale, il più importante di tutti: zero. Ovvero zero morti sul lavoro per le opere del Giubileo». Ma ora spunta la brutta “distrazione” nel cantiere di Villa Ada.

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