“Tassa di soggiorno, un’opportunità senza gravare su cittadini e imprenditori turistici”

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Riceviamo e pubblichiamo di seguito un comunicato stampa dell’Amministrazione comunale di Ostuni relativo ai proventi della tassa di soggiorno, destinati a finanziare interventi nel settore turistico.

Innanzitutto, quale primo passo abbiamo destinato il suo gettito al finanziamento di interventi inerenti il settore  turistico, azione non scontata così come si evince dall’utilizzo della stessa imposta da parte delle amministrazioni che ci hanno preceduto, tra cui il rifacimento del bianco del centro storico, il potenziamento dei servizi info-point, l’incarico di progettazione del piano per il turismo, l’avvio del progetto chiese aperte, l’istituzione del festival dell’olio d’oliva, la riqualificazione del Foro Boario come luogo per grandi eventi, manutenzione segnaletica stradale, ecc.

Nel 2024, al lordo dell’imposta di soggiorno, è stato destinato al turismo oltre un milione di euro, a cui si aggiungono le risorse messe a disposizione dagli altri settori per investimenti e servizi i cui benefici ricadono nel medesimo comparto, così come, tra gli altri, gli interventi di potenziamento del trasporto pubblico locale (aumento del numero di corse), di completamento della pista ciclo-pedonale Ostuni/Villanova e di implementazione dei servizi e attività in materia culturale.

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Sotto altro aspetto, abbiamo utilizzato il gettito dell’imposta per alleviare i disagi che, purtroppo, i cittadini ostunesi si trovano a dover subire a causa del rilevante flusso turistico che prende d’assalto il nostro territorio.

“La tassa di soggiorno è un’opportunità per il nostro territorio che non grava né sulle tasche dei cittadini ostunesi né su quelle degli imprenditori del settore turistico” – afferma il sindaco di Ostuni, Angelo Pomes. “L’aumento, che rimane contenuto rispetto ad altre realtà circostanti, è necessario per adeguarsi agli standard di quei comuni. Va inoltre sottolineato che questo contributo, dalla sua introduzione, non è mai stato aggiornato.”

Le somme raccolte non servono soltanto a potenziare il servizio di igiene pubblica, senza ulteriori aggravi per i cittadini ostunesi come accaduto nella maggior parte degli altri comuni, ma vengono utilizzate anche in altri ambiti. Come abbiamo dimostrato in questi anni di amministrazione, grazie all’imposta di soggiorno possiamo riuscire a migliorare i servizi offerti a chi sceglie la Città Bianca per le proprie vacanze.

Con i proventi della tassa, in maniera strutturale ogni anno tinteggiamo la cinta muraria di Viale Oronzo Quaranta, salvaguardando l’identità per la quale siamo noti in tutto il mondo; finanziamo diversi progetti come il programma “Chiese Aperte”, potenziamo il sistema dei parcheggi e dei trasporti pubblici e realizziamo molti altri interventi. Intendiamo quindi continuare su questa strada, promuovendo ulteriori servizi per rendere il territorio sempre più accogliente, dal centro abitato alle marine e alle contrade.”

“Riteniamo infatti – conclude il Sindaco Pomes – che i visitatori scelgano la propria meta non già sull’importo della tassa di soggiorno bensì sulla quantità e qualità dei servizi garantiti con tali somme, vera sfida da vincere e sulla quale avremo modo di confrontare le nostre proposte con tutti gli operatori di settore. Al contempo di tale miglioramento possono usufruire anche tutti i nostri concittadini nei confronti dei quali possiamo altresì liberare risorse utili a garantire ulteriori sgravi o servizi”.

“Lo scorso anno, infatti – afferma l’assessore al bilancio del comune di Ostuni Antonio Zurlo -, il gettito dell’imposta di soggiorno ha consentito di mantenere inalterata la tassazione TARI rendendo particolarmente virtuoso il Comune di Ostuni nel contesto regionale annoverandolo tra i pochissimi enti locali in grado di tale impresa nonostante il vertiginoso aumento dei costi di smaltimento delle frazioni di rifiuti solidi urbani. Tale importante risultato, va detto, è stato raggiunto sfruttando la novità legislativa prevista dalla legge di bilancio 2024 varata, è il caso di metterlo in evidenza, dal Governo nazionale dello stesso centrodestra.”

“A tal proposito, la legge in questione prende atto dell’impatto che i flussi turistici hanno sulla produzione di rifiuti e sui costi di igiene urbana, avendo consentito al Comune di Ostuni di essere uno dei pochissimi enti a non riversare nelle tasche dei cittadini ostunesi i notevoli aumenti del costo del servizio di raccolta dei rifiuti. Siamo stati, peraltro – conclude l’assessore Zurlo -, in grado di tutelare la cittadinanza senza, altresì, rinunciare ad un solo centesimo di euro di investimento già previsto per il settore turismo”. 

L’attuale imposta di soggiorno, così come modificata nello scorso dicembre, è quindi perfettamente coerente agli obiettivi che ci siamo dati come amministrazione, nonché in linea con quella prevista nei paesi a vocazione turistica come il nostro, restando, comunque, tra le più basse. 

“Non sono state apportate modifiche strutturali – sottolinea il vice sindaco Giuseppe Tanzarella -, quali le esenzioni, le riduzioni per i primi tre mesi dell’anno e il numero massimo di giorni di applicazione. Resta il problema del sommerso, che questa amministrazione anche attraverso la collaborazione con le forze dell’ordine, sta cercando di affrontare. Solo nel dicembre dello scorso anno l’Ufficio Tributi ha inviato oltre 100 inviti alla regolarizzazione a strutture non censite ma presenti sui portali dedicati che ha portato ad altrettanto registrazioni sul portale Turist Tax. Non solo – conclude Giuseppe Tanzarella -, ma il piano industriale in corso di approvazione relativo al nuovo servizio di igiene urbana, che ha adeguato quello a suo tempo commissionato dall’amministrazione di centrodestra, ha adeguato il censimento delle attività non domestiche, di gran lunga sottodimensionate rispetto al dato reale, e come tali in grado di determinare rincari evitabili a danno dei cittadini ostunesi, ciò a dimostrazione di quanto attenta sia l’amministrazione nel garantire servizi quanto più efficaci ed efficienti”.

“Quest’anno è ovvio che, con l’incremento, andrà maggiormente valorizzato l’impiego dell’imposta – afferma l’assessore al turismo Niki Maffei – indicando nella destinazione il supporto per il miglioramento di tutti gli spazi turistici e una migliore utilizzazione del patrimonio culturale, artistico e archeologico. Tra le cose fatte lo scorso anno, ricordo che abbiamo finanziato anche il prolungamento di orario di apertura delle chiese sul territorio, offrendo un sostegno per consentire la fruizione di alcune chiese tradizionalmente chiuse, tra cui la Concattedrale, fino a mezzanotte. Tali iniziative le ripeteremo anche quest’anno, insieme a una riduzione degli aumenti delle tariffe, perché è ovvio che una città con un movimento turistico come il nostro determina sicuramente un aggravio nei costi di smaltimento, che rischierebbero di ricadere sulla comunità. Perciò, l’imposta di soggiorno incassata dai turisti ha l’effetto positivo di consentire di mantenere invariate le tariffe, evitando di aumentarle a discapito di tutta la comunità. È ovvio che sarebbe stato opportuno un passaggio con gli operatori – conclude l’assessore Niki Maffei – ma possiamo sempre farlo nei prossimi giorni così da avere il tempo per introdurre eventuali elementi migliorativi che dovessero emergere dalla discussione”.

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