Nei giorni scorsi ha generato grande clamore la decisione della dirigente scolastica Antonella Conio di scrivere al sindaco dell’Aquila per avere delucidazioni riguardo la condizione strutturale della scuola primaria del Torrione, compresa all’interno dell’istituto comprensivo da lei diretto. La decisione della dirigente si è infatti inserita all’interno dell’ampia discussione in corso nel dibattito pubblico cittadino riguardo la sicurezza delle scuole aquilane, tornata in auge in seguito all’operato del Comitato Scuole sicure e all’attivismo degli esponenti del Partito Democratico.
Attorno al movimento civico-politico che ha trovato nuovo vigore negli ultimi mesi vi è principalmente la questione degli indici di vulnerabilità degli edifici scolastici di pertinenza del Comune dell’Aquila, che risultano particolarmente bassi rispetto agli indicatori nazionali.
La preoccupazione generata, tanto nella cittadinanza quanto nel personale scolastico, che ha visto il suo punto più alto proprio nella lettera della dirigente Conio, ha convinto l’amministrazione comunale a convocare una convocare una conferenza dedicata in maniera specifica alla situazione delle scuole, con il preciso scopo di rispondere alla richiesta di chiarimenti avanzata dalla dirigente scolastica.
All’incontro, svoltosi nella mattinata di ieri giovedì 9 gennaio, hanno preso parte il sindaco Pierluigi Biondi, l’assessore alle opere pubbliche Vito Colonna, l’assessore alla ricostruzione privata Roberto Tinari, il consigliere comunale Leonardo Scimia e i dirigenti del comune.
Al termine della riunione il sindaco Biondi ha provveduto ad informare la dottoressa Conio di quanto emerso dall’incontro rassicurandola e confermando l’attenzione dell’amministrazione sul delicato tema della sicurezza delle scuole.
La lettera del sindaco si apre con una decisa confutazione delle informazione diffuse nei giorni scorsi sul tema dell’edilizia scolastica, Biondi infatti precisa, rivolgendosi “le legittime informazioni richieste,
scaturiscono da un allarmismo ingiustificato generato da fonti poco attendibili e parziali e, per
questo fuorvianti, e non corrispondenti alla realtà dei fatti“. Ma veniamo ora alla realtà dei fatti presentata dai vertici del Comune nel corso della riunione.
Nel resoconto della incontro si legge che l’architetto Roberto Evangelisti, capo dipartimento per la Ricostruzione, nel corso della conferenza ha ricordato che ” la situazione dell’edilizia scolastica è oggetto di approfondimento periodico da parte della conferenza dei dirigenti, organismo che si riunisce settimanalmente, su indirizzo del sindaco, e riferisce che per tutte le scuole classificate con esito di agibilità sismica diverso da “E” a seguito del sisma del 2009, sono stati eseguiti, sotto la supervisione tecnico-scientifica di ReLUIS (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria sismica e strutturale), interventi di riparazione e rafforzamento locale delle strutture. A seguito degli interventi realizzati e dopo l’esecuzione di indagini e prove sulle strutture, il provveditore interregionale alle OO. PP. ha emesso, per ogni scuola, il certificato di idoneità statica e agibilità sismica, corredato dai risultati delle indagini eseguite“.
Quello di idoneità statica e di agibilità sismica sono infatti i due certificati necessari a rendere utilizzabile un edificio pubblico, ma, come su scritto, le richieste di chiarimento avanzate da comitati ed esponenti politici ruotano tutte a torno all‘indicatore della vulnerabilità sismica (parametro divenuto ormai familiare alle orecchie degli aquilani). Per far chiarezza “la vulnerabilità sismica di una costruzione può essere definita, in termini generali, come la sua suscettibilità ad essere danneggiata da un terremoto” (fonte INGV).
Tuttavia attorno all’indice di vulnerabilità vi è un complesso dibattito che rende poco chiara la sua attendibilità. Lo stesso Evengelisti nel corso della riunione è intervenuto sul tema affermando che “La definizione dell’indice di vulnerabilità non è contraddistinta da una oggettività assoluta ma è soggetta a margini di discrezionalità soggettiva nella definizione in funzione anche del livello di conoscenza dell’edificio“. L’ingegnere inoltre, offrendo opportuno riferimento normativo (…) ha sostenuto che gli interventi necessari a migliorare l’indice di vulnerabilità non sono considerate obbligatorio ma rientrano all’interno delle decisioni di pianificazione delle singole amministrazioni: “Per le azioni naturali (inclusa quella sismica)” afferma ancora Evangelisti “il quadro normativo vigente (nazionale e regionale) non impone, in generale, che le costruzioni esistenti siano adeguate a resistere nella misura convenzionale prevista per il progetto di nuove costruzioni, né fissa soglie specifiche, ancorché meno restrittive”.
Ciò detto l’amministrazione – pur sottolineando che le norme non impongono interventi aggiuntivi a quelli posti in essere – al fine di assicurare il grado maggiore possibile di tranquillità per la popolazione scolastica ha in programma di approfondire ulteriormente le verifiche strumentali necessarie. A tal proposito sta reperendo risorse necessarie per procedere. Lo stesso Biondi ha concluso la lettera rivolta alla dirigente Conio ricordando che “il Comune dell’Aquila si avvale di un Piano delle Scuole, che ha programmato interventi mirati per il miglioramento e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio scolastico. Questo strumento rientra in una strategia complessiva di prevenzione e tutela che continuiamo a perseguire con impegno, serietà e trasparenza”.
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